Papa Francesco l'aveva immaginata sul modello delle Giornate della Gioventù. Scrive: «Care bambine e cari bambini, da soli non si può essere felici, perché la gioia cresce nella misura in cui la si condivide: nasce con la gratitudine per i doni che abbiamo ricevuto e che a nostra volta partecipiamo agli altri».
Il 6 novembre dell'anno scorso Papa Francesco incontrava in una affollatissima Aula Paolo VI oltre 7.000 bambini, arrivati da 84 Paesi del mondo per l'evento "I bambini incontrano il Papa". Si generò una piacevole confusione, che evidentemente al Vescovo di Roma non è bastata: nacque proprio lì l'idea di organizzare un appuntamento speciale per i bambini, che ricorresse periodicamente ogni 2 anni, sull'esperienza delle Giornate Mondiali della Gioventù.
La prima Giornata Mondiale dei Bambini
In quella giornata d'inizio inverno era presente Piero Damosso, caporedattore al Tg1, che seguiva l'evento per la rubrica Tg1 Dialogo. L'appuntamento che si tiene oggi e domani a Roma venne annunciato dal Vaticano poco dopo, l'8 dicembre 2023, ed è stato organizzato con tempi record.
Come si è arrivati alla Giornata Mondiale dei Bambini
Piero Damosso ricorda: «Fu una giornata straordinaria, abbiamo visto con i nostri occhi cosa significa coinvolgere i bambini nella Chiesa. La cosa che mi colpì di più fu l'allegria gioiosa e coinvolgente che attraversava la sala. Io che ero nelle prime file mi domandavo cosa stesse succedendo in fondo fra tutto quel piacevole vocio; eppure la buona acustica permetteva a tutti i bambini di seguire. I bambini si facevano sentire senza generare confusione, con gioia; erano tutti molto interessati a cogliere il senso di quello che i loro coetanei chiedevano al Papa: vennero poste 10 domande che riguardavano i grandi valori dell'umanità come la pace e la lotta contro la violenza».
L'evento senza precedenti si svolgerà oggi e domani tra lo Stadio Olimpico e Piazza San Pietro, pensato per bambini e alle bambine nella fascia d'età compresa tra i 5 e i 12 anni e di diverse fedi religiose. L'obiettivo delle due giornate è quello di offrire un momento di festa, riflessione e comunione sotto la guida spirituale del Santo Padre, con una partecipazione stimata di circa 70.000 persone.
Il coordinatore, Padre Enzo Fortunato
Dell'organizzazione della prima Giornata Mondiale dei Bambini è stato incaricato Padre Enzo Fortunato, francescano, direttore della comunicazione della Basilica di San Pietro: «Questo è il mio primo impegno a livello mondiale, che ho cercato di portare avanti con umiltà ed entusiasmo. Avevo fatto diverse esperienze nell'organizzazione di eventi importanti ad Assisi, dove ho curato vari momenti significativi a livello pastorale e mediatico come il Manifesto di Assisi e la Carta di Assisi, che hanno avuto una partecipazione molto ampia. Ma coinvolgere migliaia di bambini da tutto il mondo è un'esperienza unica».
Come è stato possibile raggiungere così tanti bambini in tutto il mondo? «In questa giornata sono coinvolte 111 nazioni, grazie al coinvolgimento dei nunzi apostolici, dei vescovi e delle associazioni. Dall'estero molte diocesi si stanno organizzando per vivere in diretta i momenti della Giornata Mondiale dei Bambini con celebrazioni, incontri, momenti di festa e collegamenti video». Alle sue spalle ha lavorato tutta una squadra: «Il lavoro del comitato è stato encomiabile. Tutti i membri hanno lavorato instancabilmente, nonostante i pochissimi mesi a disposizione. Questo evento sarà il frutto del loro lavoro e della grazia di Dio, che ha agito nel cuore degli uomini di buona volontà».
Il programma della Giornata Mondiale dei Bambini
Ai momenti di intrattenimento (leggi il programma) di alterneranno messaggi di pace, speranza e inclusione. L'apertura ufficiale dell'evento è fissata oggi alle ore 15 allo Stadio Olimpico , dove si terrà una partita di calcio simbolica che vedrà in campo bambini e calciatori famosi, tra cui il portiere Gianluigi Buffon. A rendere ancora più speciale il pomeriggio ci saranno le esibizioni musicali di artisti del calibro di Renato Zero, Al Bano, Orietta Berti, Carolina Bencivenga, e altri ancora. Un momento sarà dedicato alle domande poste dai bambini al Papa.
Domani, Domenica 26 maggio, l'appuntamento sarà in Piazza San Pietro per la celebrazione della Santa Messa presieduta dal Santo Padre. L'attore e regista Roberto Benigni terrà un monologo, in programma dopo il Regina Coeli.
Attenzione alla sicurezza
Il comitato organizzatore è composto da vari rappresentanti di diversi enti ecclesiali, guidati dal Dicastero della Cultura e dell'Educazione che sovraintende all'evento, con il coordinamento di padre Enzo Fortunato. Sono rappresentati il Vicariato di Roma, la CEI; ci sono avvocati incaricati di garantire e tutelare i diritti e l'immagine di tutti i minori presenti.
«È stato messo un grande impegno in ogni aspetto, perché si tratta della manifestazione con più bambini che la storia della città abbia mai visto. Il piano di sicurezza è molto articolato e preciso, pensato per prevenire qualsiasi problema e disagio», spiega Piero Damosso.
Fra gli eventi collaterali, nel Tribunale per i Minorenni di Roma si tiene in mattinata l'incontro con 40 bambini delle case famiglia della città.
Quale è il significato dell'evento?
Quanto è significativo questo appuntamento per Papa Francesco e all'interno della vita della Chiesa? Risponde Piero Damosso: «La chiave per capire questa giornata è questa: i bambini sono i primi a saper vivere la buona notizia della sorpresa, che per noi cristiani è l'incontro con Gesù risorto. Io credo che il Papa abbia voluto questo appuntamento per far udire a tutto il mondo l'appello spontaneo dei bambini per la pace e per la fraternità, per smuovere le coscienze. È un aspetto che è condensato nell'enciclica Fratelli Tutti. Del resto "se non tornerete come bambini, non entrerete mai nel Regno dei cieli". Noi cristiani dobbiamo recuperare l'innocenza, la speranza, la capacità di credere nei sogni impossibili»
L'invito ai bambini rivolto dal Santo Padre è stato accompagnato da una lettera, nella quale il potefice sottolinea l'importanza di saper ascoltare, di pregare e di essere protagonisti di un mondo nuovo, più umano, giusto e pacifico. Papa Francesco invita i bambini a pregare il Padre nostro ogni giorno.
Fra i bambini in arrivo
In mattinata si preparano gli zainetti: Monica Maggiolo e Andrea Bordin della Comunità Papa Giovanni XXIII arrivano da Padova, insieme alle due bimbe gravemente disabili che ospitano nella propria famiglia, Sarah e Jia Hui. Con loro una delegazione di circa 20 persone della Comunità di Don Benzi, composta di genitori e figli, sia naturali che accolti. E non è la prima volta che il Papa li incontra: da Rimini e da tutta Italia i figli delle case famiglia e delle realtà di accoglienza dell'associazione erano già stati accolti a Roma il 14 gennaio 2023.
Piero Damosso Don Oreste Benzi lo conosceva bene, avendolo ospitato più volte a Saxa Rubra come ospite di trasmissioni di dibattito e di approfondimento: «Non lo dimenticherò mai, con quelle lunghe camminate che ci siamo fatti fuori dagli studi Rai, discutendo di attualità e di significati profondi».
Giornalisti a tutela dei bambini
E nei giorni scorsi anche una delegazione di giornalisti è stata ricevuta dal Pontefice: durante l'udienza generale di mercoledì 22 maggio il Papa ha posto la sua firma sotto alla Carta di Assisi, riflessione sulla qualità dell'informazione, rivolta agli operatori dei media, stesa nel 2017 e riscritta oggi per essere rivolta ai bambini, in collaborazione con l'Ordine Nazionale dei Giornalisti. Il documento sottolinea l'importanza di una comunicazione responsabile e rispettosa, quando riguarda i minori, questa volta scritto con una semplicità comprensibile a tutti:
Scrivi degli altri quello che vorresti fosse scritto di te. Fai attenzione a ciò che pubblichi online: dalle azioni di ognuno dipende la felicità di tutti • Non temere (o vergognarti) di chiedere scusa quando ti accorgi di avere sbagliato. Chiedere scusa a volte è l’inizio di una grande amicizia.