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1 Gennaio 2025

2025, un anno che ci fa ben sperare

Vivere il Giubileo della Speranza con il sorriso contagioso di don Oreste Benzi è l'augurio di buon anno del responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.
2025, un anno che ci fa ben sperare
La straordinaria coincidenza tra l'Anno Santo e il Centenario di don Benzi rappresenta un'occasione unica per far crescere e radicare una nuova umanità, germogliata da un piccolo seme di speranza che don Oreste ha piantato molti anni fa.

«Se vuoi essere felice, scegli Gesù! Era questo il segreto e la fonte del sorriso di don Oreste, che è - e rimarrà - impresso nella nostra mente e nel nostro cuore. Un sorriso contagioso, che sapeva ridare speranza». Con queste parole monsignor Vincenzo Paglia, a pochi anni dalla morte di don Oreste Benzi, introduceva il prezioso saggio di Paolo Ramonda intitolato Direzione Gesù. Don Oreste Benzi freccia luminosa che orienta a Cristo (Sempre Editore, 2012).

Siamo entrati da poco nell’anno giubilare che Papa Francesco ha voluto si fondasse sulla virtù della speranza: «Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità – leggiamo nella Bolla di indizione –. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza».
 
È una felice coincidenza che nell’anno del Giubileo della speranza si festeggi anche l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di don Oreste Benzi, che certamente è stato ed è testimone gioioso di una speranza basata sulla solida consapevolezza di essere amato infinitamente e dunque di poter amare in abbondanza e gratuitamente.
Camminando al fianco di don Oreste durante questo anno così particolare, abbiamo l’opportunità di conoscere i mondi vitali nuovi, che costituiscono la sua eredità e che la Comunità Papa Giovanni XXIII porta avanti in tutto il mondo. 
 
È un’occasione unica per far crescere e radicare una nuova umanità, germogliata da un piccolo seme di speranza che don Oreste ha piantato molti anni fa.
Lui l’ha definita Società del Gratuito. Come cristiani siamo chiamati a far lievitare tutta la società orientandola al bene comune in ogni su aspetto, secondo un nuovo paradigma che deve sostituire quello corrente.
L’attuale società, dove pochi detengono il potere e le ricchezze e le usano per opprimere i più, ritenuti solamente strumenti di cui ci si serve per massimizzare il profitto per poi dimenticarsene, va sostituita con una nuova società che nasce dal gratuito dono di sé e si fonda sul riconoscere l’altro come persona. È una società che cerca prima il bene per tutti, perché solo così si può raggiungere il massimo bene anche per il singolo.

Caro don Oreste, accompagnaci in questo pellegrinaggio perché, con il cuore ricolmo di speranza, riusciamo a spezzare i meccanismi perversi di questa società diventando un popolo unito, numeroso, seriamente convinto che, se camminiamo e agiamo insieme, questa rivoluzione è alla nostra portata!