Sandra ha testimoniato la gioia che provava nel darsi ai poveri. L'infinita bellezza nel vedere Dio nei loro sguardi. Uno slancio d'amore in cui i giovani possono attingere per scoprire la via da seguire.
«Non sono io che cerco Dio, ma è Dio che cerca me».
Inizia così l’ufficio delle letture del
4 maggio in cui si fa memoria, per la prima volta, della Beata Sandra Sabattini.
Per Sandra Sabattini, la ragazza riminese conosciuta come la “Santa dei giovani”, la “Santa fidanzata”, la “Santa della porta accanto”, nel giorno della beatificazione, avvenuta il 24 ottobre del 2021 a Rimini, è stato stabilito il 4 maggio,
Memoria liturgica della Beata. Giorno in cui ogni anno si sarebbe ricordata la discepola spirituale di Don Oreste Benzi, morta il 2 maggio 1984 a 22 anni.
Fu lo stesso sacerdote leggendo ciò che aveva lasciato scritto la stessa Sandra in alcuni fogli, agende, diari scolastici, raccolti poi ne
Il Diario di Sandra, ed. Sempre a cogliere, poco dopo la sua morte, «l’animo profondo e semplice, contemplativo e razionale, immerso in una
fede profonda», di questa ragazza, che tendeva a Dio.
Il miracolo di Sandra
«Ci vuole un miracolo - dice Papa Francesco - perché è proprio il dito di Dio lì». E Sandra un miracolo lo ha compiuto, per questo è stata proclamata beata. Le preghiere di intercessione che in molti hanno rivolto a lei per la guarigione di Stefano Vitali, malato di tumore maligno, sono state ascoltate. «Chiedete e vi sarà dato» recita un passo del Vangelo. Una guarigione inspiegabile a livello scientifico quella accaduta a Stefano Vitali, che ha sentito il bisogno di raccontare nel suo libro:
Vivo per miracolo, ed. Sempre e che la Chiesa ha dichiarato miracolo per intercessione di Sandra.
Sandra, dunque, viene proclamata beata e
entra così ufficialmente nell'Ufficio delle Letture (
Scarica qui il testo) dal Comune delle sante con testi a lei dedicati per la colletta, l'ufficio delle letture, il responsorio, e l'orazione finale.
Dalla memoria liturgica: «Non sono io che cerco Dio, ma è Dio che cerca me».
Il 4 maggio a Rimini, alle ore 19 nella Basilica Cattedrale dove è avvenuta la beatificazione, ci sarà la
celebrazione in sua memoria, presieduta dal vescovo, mons.
Francesco Lambiasi. Si reciteranno le orazioni liturgiche del proprio dei santi.
«Non sono io che cerco Dio ma è Dio che cerca me. Non c’è bisogno che io cerchi chissà quali argomentazioni per avvicinarmi a Dio: le parole prima o poi finiscono e ti accorgi allora che non rimane che la contemplazione, l’adorazione, l’aspettare che Lui ti faccia capire ciò che vuole da te».
Sandra Sabattini
Sono le parole della Seconda Lettura della memoria facoltativa di Sandra Sabattini, scelte da alcuni passi de
Il Diario di Sandra, ed. Sempre, 2021.
Sandra così piccola, all'apperenza fragile, si delinea in quanto scrive, invece, una ragazza determinata ad impostare la sua vita seguendo le tracce di Cristo, per lei ragione fondamentale di vita. «Il mio modo di esistere lo prendo da Cristo - dice in un altro passo. Un’unità di esistenza quando vedo come lui, penso come lui. Prima o poi ci si deve scontrare con Cristo».
Sandra è piena di impegni. È al IV anno di medicina all’Università di Bologna. È fidanzata con Guido eppure trova il tempo per stare con i poveri, con i ragazzi che hanno problemi di dipendenza, con i disabili. Già da adolescente capisce che è con i poveri che vuole impegnarsi, con l’obiettivo, una volta laureata, di andare in missione per far sentire che credere in Cristo é fonte di felicità. Una passione che intende trasmettere con il suo modo di essere. «Posso solo far conoscere la mia gioia ma saranno poi loro a scegliere, a pensare con la propria mente» - scrive ancora.
Ma ha chiaro che per sostenere quanto ha capito ha bisogno di un elemento essenziale: la preghiera.
In un altro passo scelto per la Lettura dice: «Solo se la mia fede sarà veramente vera riuscirò a portare a termine quello che Tu vuoi da me. Quello a cui Tu mi hai chiamato». «Scelgo i più poveri: ora è troppo facile [...} No, dico: scelgo te e basta».
La lettura termina con Sandra che ringrazia il Signore, come faceva sempre, perché sente che da lui ha ricevuto tanto.
Se non ti avessi conosciuto neanche il solo respirare avrebbe senso. Tre cose ti chiedo ogni giorno: di vederti più chiaro, di amarti più profondamente, di servirti più da vicino
Sandra Sabattini
Cosa significa fare "memoria" di un santo?
Il 4 maggio, dunque, sarà un momento particolare anche per la Comunità Papa Giovanni XXIII di cui Sandra faceva parte. Comunità conosciuta ad appena 12 anni, attraverso l’incontro con don Oreste Benzi, il fondatore, fautore dell’avvio della causa di beatificazione di questa ragazza.
Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Papa Giovanni sulla memoria liturgica della Beata Sandra Sabattini dice:: «Il 4 maggio risuonerà ogni anno come un tam tam di festa per fare memoria di una vita giovane che ha sperimentato, nella sua breve esistenza, la gioia del donarsi. Tutti i giovani potranno scoprire nella sua vita la bellezza della condivisone con gli ultimi, del camminare in fraternità e dell’aprirsi alle necessità della povera gente».
Ma c'è anche chi prende con leggerezza questo momento, conoscendo Sandra come ragazza solare e dal carattere ironico.
Geppi Santamato, del gruppo delle amiche di Sandra che continuano a tenere viva la conoscenza della beata riminese in merito a questo momento: «Era ora che ci fosse una "Sandra" nel calendario!! - è l’esclamazione soddisfatta di un’amica che mi ha simpaticamente confidato di poter finalmente festeggiare il suo onomastico senza doversi appoggiare ai vari Alessandra o Alessandro… Eh già, perché da quest’anno con la Memoria liturgica della Beata Sandra Sabattini abbiamo un nuovo nome nell’elenco!»
Ma come avrebbe reagito Sandra a tanta notorietà, lei che non amava apparire? «Frivolezze a parte - continua Geppi che l'ha conosciuta da vicino - sono più che sicura che se Sandra avesse saputo che sarebbe finita sul calendario sarebbe arrossita fino a sprofondare per la timidezza.
Eppure attraverso tutto questo la figura spirituale di Sandra sta raggiungendo tantissime persone, soprattutto giovani, che per la particolare vicinanza nell’esperienza di vita la invocano facilmente in un dialogo interiore e di preghiera. Comunque mercoledì 4 maggio non scordiamoci di fare gli auguri a tutte le Sandre del mondo!».
Sandra per la pace
Sandra continua a parlare a tutti noi. Il suo testamento spirituale rende visibile che la sua relazione con Dio ha cambiato la sua vita e può cambiare anche la nostra. Il 4 maggio ricordiamola come testimone di pace, chiediamo il suo aiuto per riportare la pace nel mondo. Pace che deve partire dal rimuovere i nostri conflitti.
Signore, vorrei vedere tutto il mondo su uno stesso piano sociale, vorrei placare ogni odio, ogni guerra. Capirci, comprenderci, ecco quello che ci vuole. Comprensione per tutto, per tutti, essere io la prima a perdonare, e non aspettare che lo faccia l’altro; essere tu, uomo, pronto a riconoscere le tue manchevolezze.
Sarebbe così bello se, prendendoci per mano, costruissimo una grande catena che circondi tutto il mondo, salda, unita, indissolubile. Utopie?
Sandra Sabattini