Topic:
17 Aprile 2025
Ultima modifica: 17 Aprile 2025 ore 11:10

5 per mille 2025: chi firma, quando, a chi vanno i fondi

Mentre si compila la dichiarazione dei redditi, basta una firma per sostenere l'accoglienza di chi è solo. Ma anche chi non la presenta può aderire, e non costa nulla.
5 per mille 2025: chi firma, quando, a chi vanno i fondi
Foto di Riccardo Ghinelli
Una indagine Bva-Doxa rivela che una persona su cinque confonde 5, 8 e 2 per mille. Vi spieghiamo la differenza tra questi strumenti, e le opportunità da cogliere per fare una scelta consapevole che può aiutare a sconfiggere povertà ed emarginazione.

Ogni anno, tra ottobre e novembre, Bva-Doxa (la principale società di ricerche di mercato italiana) intervista un campione di 2000 italiani sulle loro abitudini di beneficienza e donazione. Ne emerge che un italiano su due fa delle donazioni, che siano ad associazioni, enti o offerte alla Messa.
Poi, nella ricerca Bva-Doxa, si parla anche della propensione ad utilizzare le altre forme di sostegno possibili, tra cui per esempio il testamento solidale o il 5x1000.
La ricerca sulle abitudini a donare degli italiani dice, ad esempio, che sono ancora tanti (18%) quelli che confondono questo strumento con altri simili come l’8x1000 e il 2x1000, o che ne hanno solo sentito parlare (13%), quindi facciamo chiarezza.

Cos’è il 5 per mille

Il 5x1000 è una quota delle imposte (il 5‰) che può essere destinata dal contribuente ad un ente a sua scelta, per sostenere una causa a cui tiene. Non è una cifra in più da pagare, è una parte delle proprie tasse, che si verserebbero comunque allo Stato, ma che si può scegliere di destinare a enti o realtà che ci stanno a cuore.
La scelta viene fatta nel momento in cui si fa la dichiarazione dei redditi, compilando e firmando l’apposito modulo presente nei vari modelli di dichiarazione. Per chi si rivolge a Caf o Commercialisti, sono loro che spesso pongono la domanda: «A chi vuole destinare il 5x1000?», a cui basta rispondere con il nome dell’ente e il Codice Fiscale.

Chi non presenta la dichiarazione dei redditi può dare il 5 per mille?

Anche chi non deve presentare la dichiarazione dei redditi può destinare il 5x1000, utilizzando l’apposito modulo allegato alla Certificazione Unica (CU) rilasciata dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico e consegnarlo in un qualsiasi ufficio postale, chiudendolo in una busta su cui va scritto “Scelta per la destinazione del 5×1000 dell’IRPEF” e il proprio nome, cognome e codice fiscale. Saranno loro a recapitarla, gratuitamente, all’amministrazione finanziaria.

8, 5 e 2 per mille: a chi vanno i fondi

Per chi, poi, confonde 8x1000, 5x1000 e 2x1000, ecco un chiarimento: non sono alternativi l’uno all’altro, si possono destinare anche tutti e tre, ma a tipologie di enti differenti.

  • L’8x1000 è quello, per esempio, che può essere destinato alla Chiesa Cattolica, oppure a altri enti legati ad altri culti, o infine allo Stato stesso.
  • Il 5x1000 va a beneficio di enti o associazioni, di vario tipo (volontariato o sociale, ricerca scientifica, università, associazioni sportive…).
  • Il 2x1000 è quello destinato ai partiti politici.

Una firma che unisce

Don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, diceva che «il valore del 5×1000 è essenziale per sviluppare in ogni cittadino la consapevolezza che siamo popolo, nella misura in cui il bene operato da ognuno viene supportato da tutti, perché è realmente bene realizzato da tutti».
Quest’anno, in occasione del Centenario dalla sua nascita, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha scelto una immagine d’epoca per accompagnare la richiesta di destinare il 5x1000 alla Comunità. Una foto che ritrae il sacerdote con una bambina accolta in una delle prime Case Famiglia che negli anni Settanta iniziarono a nascere in Romagna.

«Il 5x1000 è un atto semplice che, pur sembrando piccolo, ci unisce in un’unica grande rete di solidarietà, questo ci voleva ricordare don Oreste - spiega Marco Panzetti, responsabile Comunicazione e Raccolta fondi della Comunità - e oggi, che come tutte le realtà che accedono al 5x1000 e sono tenute a farlo sapere, dobbiamo raggiungere più persone possibili, riprendiamo queste sue parole per fare un invito che è anche una promessa: una firma ci unisce».

L’appello: togliamo spazio a povertà ed emarginazione

È una scelta, secondo la Comunità Papa Giovanni XXIII, per contribuire a costruire un mondo dove la povertà e l'emarginazione non trovano più spazio, come non lo trovano nelle sue case e realtà di accoglienza, dove chiunque entra ed è accolto diventa un fratello, un figlio, uno di famiglia.
A questo vengono destinati i fondi che ogni anno l’Agenzia delle Entrate versa alla Comunità Papa Giovanni XXIII sulla base delle firme che ha ricevuto dai contribuenti: «Servono a garantire un pasto caldo, una casa sicura e un'accoglienza che restituisce dignità a chi ne ha bisogno, nelle nostre case famiglia e case di accoglienza - conclude Marco Panzetti - per questo esortiamo soprattutto i tanti che ancora non utilizzano lo strumento del 5x1000, ad approfittare di questa opportunità che a loro non costa nulla, ma si traduce in qualcosa di molto concreto».
 
Per conoscere le storie delle persone che la Comunità accoglie grazie anche ai fondi del 5x1000 o per avere informazioni su come destinarlo vai su www.5x1000.apg23.org