Durante l’Udienza generale del 28 agosto 2024 ha detto con forza che «il mare nostrum, luogo di comunicazione fra popoli e civiltà, è diventato un cimitero. E la tragedia è che molti, la maggior parte di questi morti, potevano essere salvati. Bisogna dirlo con chiarezza: c’è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave».
Respingere i migranti non è una forma di difesa o protezione, ma l'ultimo atto di un'azione di guerra che colpisce sempre i più poveri, le uniche vittime innocenti di questi conflitti. È nostra responsabilità, dunque, non rimanere complici di questa ingiustizia, non limitandoci a riconoscerla, ma cercando attivamente di cambiarla.
Insieme ad altri movimenti e istituzioni, abbiamo già dimostrato che è possibile percorrere la via dei corridoi umanitari. Questa iniziativa rappresenta un'opportunità concreta per affrontare l'emergenza umanitaria che spinge la povera gente a fuggire dal proprio Paese natale.
I corridoi umanitari offrono un'alternativa sicura e legale ai pericolosi viaggi della disperazione, spesso orchestrati da trafficanti senza scrupoli. Incrementare e sostenere questi corridoi è una necessità urgente.
Disarmare la guerra, disarmare le guerre è possibile, anche contrastando chi è interessato a fomentarle perché trae profitto da esse. Non sono solo i fabbricanti e i mercanti di armi a beneficiare delle guerre, ma anche i trafficanti di esseri umani. Istituire percorsi legali di accoglienza per profughi e migranti è fondamentale per combattere la tratta di persone e offrire loro una via di fuga sicura e dignitosa.
Nella nostra esperienza di accoglienza dei migranti nelle nostre famiglie, abbiamo compreso che non stiamo solo garantendo un diritto, ma stiamo costruendo un modo diverso di vivere, fondato sulla speranza.
Papa Francesco, durante l'incontro "Arena di Pace" a Verona, ci ha esortato a essere «seminatori di speranza».
Un popolo che accoglie gli immigrati è un popolo che costruisce un futuro di speranza per se stesso e per le generazioni a venire.