Alla periferia di Tirana, Albania, c'è una fattoria, inaugurata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, che sta cambiando la vita di persone con disagio psicosociale attraverso attività terapeutiche.
Ora Ledi va a cavallo. La prima volta che ha messo piede nella fattoria didattica "Da Sandra", è scappato spaventato. Per lui, affetto da schizofrenia e con un passato di carcere e vita di strada, fidarsi non è mai stato facile.
Eppure, giorno dopo giorno, l'ippoterapia ha iniziato a fare la sua magia. Oggi Ledi ama venire qui, perché trova un rifugio dalla frenesia dei suoi pensieri e momenti di pace che lo rendono felice. I suoi occhi lo raccontano meglio di qualsiasi parola.
La storia di Ledi è solo uno dei tanti piccoli miracoli che stanno avvenendo in questa fattoria,
un luogo dedicato all'inclusione sociale e lavorativa di persone con fragilità mentale e disagio psicosociale che la Comunità Papa Giovanni XXIII e la sua ONG Condivisione fra i Popoli hanno inaugurato lo scorso 14 giugno in mezzo al verde della periferia di Tirana, in Albania.
Il progetto, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, è il coronamento di un sogno che risale a 15 anni fa, quando
Marcello Requirez, missionario della Comunità e oggi responsabile delle attività per i senza fissa dimora, è arrivato in Albania.
«L’impatto è stato devastante» ricorda. «Ho conosciuto subito la solitudine più profonda con la morte di Frederik. Lo avevo incontrato pochi giorni prima durante una delle nostre visite in strada. Era malato, probabilmente schizofrenico, ma aveva rifiutato di andare in ospedale.»
La polizia l’ha trovato senza vita, una mattina all’alba, nell’androne di un palazzo di periferia.
«Quando sono andato all’obitorio per chiedere del funerale» continua Marcello «un medico mi ha detto che nessuno si era fatto avanti e che il Comune si sarebbe occupato della sepoltura. Ho così preso la tutela legale del corpo e dopo un mese e mezzo Frederik ha avuto il suo funerale. C’eravamo solo io e due volontari di Operazione Colomba. Mi si è stretto il cuore, in Albania persino i delinquenti muoiono circondati dalla famiglia».
L’esperienza segna profondamente Marcello, come le immagini dei senzatetto che rovistano nei cassonetti alla ricerca di cibo.
«Di fronte a tanto degrado potevo fare due cose: rassegnarmi o rispondere con la bellezza. Insieme alla Comunità, abbiamo scelto la seconda strada. Negli anni abbiamo sempre cercato di portare il bello e anche grazie alla fattoria stiamo continuando a farlo».
Nonostante sia attiva solo da pochi mesi, la fattoria “Da Sandra”
offre già percorsi personalizzati di riabilitazione, basati su ippoterapia e ortoterapia. Accoglie anche alunni delle scuole e dei centri sociali e famiglie nei fine settimana, promuovendo l'integrazione come valore sociale.
Finora l’hanno già visitata oltre 500 bambini.
«Non ci aspettavamo un’accoglienza così calorosa – ammette Marcello – ma ne siamo davvero felici. Vogliamo essere costruttori di giustizia, proprio come scriveva nel suo diario la
Beata Sandra Sabattini,
a cui abbiamo dedicato questa realtà».
Attualmente la fattoria accoglie 15 ragazzi con fragilità mentali, seguiti da un operatore specializzato in ortoterapia e un educatore che lavora con asini e cavalli.
«Grazie a una borsa lavoro abbiamo inserito anche due giovani in difficoltà – racconta Marcello – uno dei due è proprio Ledi che, grazie alla responsabilità di semplici attività quotidiane con i cavalli, si sta aprendo sempre di più al mondo. Ed è proprio questo il nostro obiettivo. Speriamo di coinvolgere presto altri ragazzi, specialmente nel punto di ristoro per famiglie, così che possano incontrarsi in modo naturale con la realtà che li circonda».
Diventa anche tu volontario alla Fattoria "Da Sandra"!
Le idee sono tante e
la fattoria è in continua crescita, pronta ad affrontare nuovi bisogni della comunità.
Già ora, ogni weekend, 15 donne con situazioni familiari complesse frequentano la struttura per occuparsi dell'orto e a breve partiranno anche incontri mensili per famiglie su temi legati alla genitorialità.
«Le attività saranno molte – conclude Marcello – noi ci mettiamo l’anima, ma siamo pochi. Se ci fossero volontari o membri della Comunità disposti a darci una mano, sarebbe per noi un dono grande. Vi aspettiamo!».
Cliccate sul link di seguito per saperne di più sul progetto "BenEssere Insieme" in cui si inserisce
la fattoria didattica “Da Sandra”