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20 Maggio 2019

Analgesici: istruzioni per l'uso

Un uso non corretto di questi farmaci può essere molto pericoloso
Analgesici: istruzioni per l'uso
Foto di nenetus - stock.adobe.com
La parola “farmaco” deriva dal greco e ha un duplice significato: “rimedio”, ma anche “veleno”: già Ippocrate sapeva che ciò che cura può anche far male. Questo è ancor più vero per i farmaci analgesici il cui uso non corretto può essere molto pericoloso.
Gli analgesici sono i farmaci utilizzati per lenire il dolore, senza però intervenire sulle cause che l’hanno provocato.
I più usati sono il paracetamolo (Tachipirina) e i Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei: Aspirina, Moment, Oki, Voltaren), poi ci sono gli oppiacei (codeina, tramadolo che si trova ad esempio nel Contramal, morfina, ossicodone).
L’OMS ha stabilito una scala di assunzione in base alle caratteristiche e all’intensità del dolore: si parte dal paracetamolo per i dolori più lievi, per poi passare ai Fans e infine si usano gli oppiacei, la codeina e il tramadolo inizialmente e poi la morfina nei casi più gravi.
Il paracetamolo è la prima scelta perché non causa danni allo stomaco, ma se la terapia si protrae a dosaggi alti può causare danni al fegato.
I Fans sono antidolorifici e antinfiammatori, ma devono essere usati per brevi periodi, a dosi controllate e solo se il dolore diventa insopportabile, perché possono essere irritanti per lo stomaco e causare sanguinamenti gravi, inoltre possono causare problemi cardiovascolari (ad eccezione dell’aspirina), con rialzi pressori e aumentato rischio di infarto e ictus.
Gli oppiacei agiscono velocemente e a livello nervoso, periferico e viscerale. Sono adatti anche per il dolore oncologico e se impiegati con attenzione il rischio di eventi avversi e dipendenza è basso. Purtroppo in America i painkiller cioè gli ammazza-dolore, hanno cominciato ad ammazzare anche chi il male lo sente nell’anima, più che nel corpo: è diventata impressionante la catena di decessi e dipendenze provocati da due principi attivi: l’ossicodone, contenuto nell’Oxycontin e nel Depalgos, e l’idrocodone, amato dal Dr. House e da Eminem, presente nel Vicodin che in Italia si compra in rete. Anche il gossip ci elenca i vip morti per abuso di antidolorifici: uno fra i tanti Michael Jackson. Pericolosissima è la moda fra i giovanissimi di sniffare antinfiammatori, per esempio le bustine di Okitask, un Fans il cui principio attivo è in forma granulare quindi semplice da ridurre in polvere finissima e facilmente reperibile in casa o acquistabile in farmacia senza ricetta medica.

Ecco le 3 regole per la terapia contro il dolore

  • Usare la dose minima efficace, commisurandola all’entità del dolore e sempre sotto stretto controllo medico.
  • Seguire la cura per il minor tempo possibile, sospendendola o riducendo la dose quando il dolore diventa sopportabile.
  • Chiedere consiglio al medico o al farmacista se il dolore non passa o in caso di dubbio. Non assumere gli antidolorifici in autoprescrizione né acquistarli in farmacia senza ricetta medica, anche perché il proprio medico curante deve controllare le possibili interferenze con gli altri farmaci che stiamo assumendo o con eventuali patologie delle quali soffriamo.