Maurizio, missionario in Patagonia, lancia un appello a chi volesse fare un'esperienza con i bambini e adolescenti analfabeti.
Puerto Madryn è una cittadina di circa 140.000 abitanti a pochi km dall’oceano Atlantico.
Siamo nella provincia del Chubut in Patagonia argentina, una steppa semidesertica di terra e polvere.
«All’inizio mi sembrava di essere nel Far West – ricorda Maurizio Riba, già missionario in Venezuela e ora in Argentina – poi mi sono ambientato. Ci sono così tanti piemontesi che certi giorni mi sento a Cuneo! La natura è poi di una bellezza straordinaria».
Non rimanerne affascinati è impossibile.
«Vicino casa abbiamo i pinguini e un punto di avvistamento delle balene. È stupendo, anche se purtroppo iniziamo a sentire gli effetti dei cambiamenti climatici con piogge molto più frequenti e intense e temperature più estreme».
Maurizio vive in periferia, nel Barrio Pujol. Qui la Comunità Papa Giovanni XXIII dispone di un terreno di tre ettari con due case che in passato ospitavano una comunità terapeutica.
«Quando la famiglia che seguiva il percorso è rientrata in Italia, la struttura è stata chiusa», spiega Maurizio. «Sono quindi ripartito dalla mappatura dei bisogni per capire come intervenire».
Diverse le collaborazioni sono state avviate con la Caritas e altre realtà locali.
«Ogni mercoledì distribuiamo la merenda ai bambini e alle mamme del quartiere – prosegue –. Il lunedì e il giovedì facciamo
sostegno scolastico in un barrio vicino, mentre il sabato mattina diamo una mano in un
centro di aggregazione per le mamme».
Ad avere bisogno di aiuto sono soprattutto i migranti delle baraccopoli.
«Le opportunità lavorative non mancano – chiarisce Maurizio –, qui c’è la più grande fabbrica di alluminio dell’America latina e prospera il commercio di gamberoni e calamari, ma molte di queste persone sono analfabete e svolgono lavori non qualificati».
Allarmante è la situazione dei giovani, tanto che i vescovi della provincia hanno recentemente emanato una carta sull’emergenza educativa.
«Come Comunità ci stiamo muovendo per rispondere a questo appello – conclude Maurizio –, conosciamo ragazzini di 15 anni che non sanno leggere e in coscienza non possiamo abbandonarli. Perché è giusto che possano aspirare a qualcosa di più di una vita di espedienti e delinquenza». Ma chi è Maurizio, che ora segue il progetto in Argentina? Maurizio Riba nasce a Cuneo nel 1978. Conosce la Comunità Papa Giovanni XXIII a 19 anni, quando svolge il Servizio civile come obiettore nella casa famiglia di Vignolo. Colpito dalla totalità della condivisione, nel 1999 diventa membro dell'associazione fondata da don Benzi. Dopo 10 anni di casa famiglia in Italia e una breve esperienza in Tanzania, nel 2009 parte per il Venezuela dove rimane fino a novembre 2021. Da maggio 2022 vive in Argentina ed è responsabile della zona Caraibi.
Argentina: vuoi venire qui anche tu?
La Chiesa argentina ha adottato un protocollo di prevenzione e gestione delle situazioni di abuso secondo il quale chi è responsabile di realtà o progetti gestiti in collaborazione con la Diocesi non può stare solo con i beneficiari, ma deve essere affiancato da una donna di pari grado. Finora Maurizio è stato aiutato per brevi periodi da due membri di Comunità. Se ci fosse una ragazza disponibile a un’esperienza di medio/lungo corso sarebbe un dono grande! Maurizio sta inoltre raccogliendo donazioni per l’acquisto di libri e materiale didattico per bambini. Grazie per quanto potrete fare!
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