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10 Febbraio 2025

Beato Alojzije Viktor Stepinac

Il 10 febbraio la Chiesa ricorda il vescovo croato che difese ebrei, zingari e serbi perseguitati.
Beato Alojzije Viktor Stepinac
«Tutti, siano zingari o di altra razza, siano negri dell’Africa o progrediti europei, siano odiati ebrei o superbi ariani, hanno diritto di dire: “Padre nostro che sei nei cieli”. E se Dio ha dato questo diritto, quale autorità umana lo può negare?»
Nato l’8 maggio 1898 a Krasic (Croazia), ordinato sacerdote nel 1930, a soli 36 anni fu nominato da Pio XI arcivescovo coadiutore di Zagabria, e ne divenne titolare nel 1937. Sotto il regime ustascia di Ante Pavelic, l’arcivescovo Stepinac prese le difese dei serbi ortodossi, degli ebrei e degli zingari, perseguitati per motivi etnici e religiosi. L’8 maggio 1945 entrarono a Zagabria i partigiani comunisti di Tito, ed iniziò contro l’arcivescovo di Zagabria e contro i cattolici una feroce persecuzione. Fu arrestato il 18 settembre 1946 ed inscenato un processo nel quale furono portate testimonianze false e parziali; fu condannato a 16 anni di carcere con l’accusa di essere stato persecutore dei serbi e collaborazionista del regime di Pavelic. Il 19 ottobre 1946 fu rinchiuso nel carcere di Lepoglava in completo isolamento. Alla fine del 1951 fu confinato nel villaggio natio di Krasic. Per il suo coraggio e la sua testimonianza nella sofferenza, il 12 gennaio 1953 Pio XII lo nominava cardinale. Consumato dalla malattia contratta nel carcere di Lepoglava, morì in prigionia a Krasic il 10 febbraio 1960, pregando per i suoi persecutori. Sembra ormai accertato che il cardinale fu ucciso dai suoi carcerieri con un veleno che gli veniva somministrato poco alla volta e i cui effetti si evidenziarono solo molto tempo dopo. 

Difensore di ebrei, zingari, serbi

Lungo i secoli moltissimi sono stati coloro che, amando con tutte le forze Dio, hanno amato gli uomini come Dio li ama, hanno voluto essere giusti come Dio è giusto, hanno scelto di difendere la dignità di ogni persona come Dio la difende. Tra questi emerge il cardinale Alojzije Stepinac che nel tempo in cui si sono scatenati il nazismo, il fascismo e il comunismo, ha lottato per i diritti di ogni uomo e la libertà e l’origine divina della Chiesa. Le pubbliche catechesi e omelie pronunciate da Mons. Stepinac durante il regime ustascia di Ante Pavelic per protestare contro le violenze compiute su uomini inermi, rappresentano veri proclami sui diritti inviolabili dell’uomo e sulla dignità della persona umana. Mons. Stepinac prese sotto la sua personale protezione gli ebrei perseguitati, nascondendo i vecchi e gli ammalati, organizzando il trasporto in treno di decine di bambini in Israele. 
Alojzije Stepinac come Gesù si è messo accanto ad ogni uomo ferito, oppresso, a cui è negata la propria dignità; come Gesù ha denunciato le ingiustizie del suo tempo; come Gesù è stato accusato da falsi testimoni; come Gesù è stato ucciso dal potere costituito. A noi che non rischiamo di essere uccisi a causa della fede bensì di perdere la fede perché affascinati da tutto ciò che abbaglia ma non è la luce vera, l’esempio di Alojzije Stepinac ci sproni ad annunciare Cristo senza sconti, con forza, avendo il coraggio della verità e la consapevolezza che chi tace sulle ingiustizie ne diventa complice. Mons. Stepinac fu beatificato da Giovanni Paolo II nel 1998 e la memoria liturgica si celebra il 10 febbraio.