Fin dalla sua elezione, è apparsa evidente la sintonia tra la "Chiesa povera per i poveri" promossa da papa Francesco e il carisma della Comunità Papa Giovanni XXIII, che ha la sua specificità proprio nella condivisione diretta di vita con i i più poveri ed emarginati.
Non risulta che il cardinal Josè Mario Bergoglio e il sacerdote Oreste Benzi si siano mai incontrati, né che l’uno conoscesse il pensiero dell’altro e tantomeno lo citasse nei propri interventi. Eppure da quando papa Francesco ha iniziato a esprimere le sue posizioni sulla Chiesa e sui poveri, spesso tra i seguaci del sacerdote dalla tonaca lisa è circolata la battuta che sarebbe stato lo stesso don Oreste, nella sua nuova dimensione di vita, a fargli da suggeritore.
Un parallelismo sottolineato addirittura dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinal Matteo Maria Zuppi. Intervenendo all’evento di apertura del Centenario di don Benzi (che coincide, quest'anno, con il Giubileo della Speranza) ha detto: «Sentendo alcuni discorsi di papa Francesco uno dice: “Ma questo gliel’ha suggerito don Oreste!”».
«Papa Francesco - ha dichiarato Matteo Fadda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, appena appresa la notizia della morte - ci richiama ad una maggiore responsabilità attraverso la sua supplica incessante per la pace e per il disarmo, ci sollecita a stare dalla parte dei più poveri nel mondo, dalla parte degli oppressi e delle vittime delle molte ingiustizie. Grazie Papa Francesco per averci testimoniato la meraviglia della vita, grazie per aver riacceso la luce della speranza in questo anno giubilare. Grazie Papa Francesco per l’affetto che ci hai donato e per l’umiltà che ci hai insegnato. Grazie Papa Francesco!»
In questi 12 anni di pontificato sono molti gli incontri tra papa Francesco e la Comunità di don Benzi in cui questa vicinanza ideale si è tramutata in incrocio di sguardi, di mani, di abbracci. Alcuni sono stati incontri programmati, come le udienze, altri inaspettati, con qualche sorpresa in pieno stile Francesco.
Li ripercorriamo assieme, con senso di gratitudine, ma anche per tenere vivo l'impegno a proseguire il cammino sull'esempio di questo grande e umile Pastore.
A dieci anni dal Riconoscimento Pontificio la Comunità Papa Giovanni è ricevuta da Papa Francesco che dice: «I vostri racconti parlano di schiavitù e di liberazione. La Provvidenza vi ha fatto crescere, provando la vitalità del carisma del fondatore». 7500 pellegrini - tra membri della Comunità, sacerdoti, amici e sostenitori - si sono dati appuntamento dal Papa. Al centro i piccoli e i poveri con i quali si condivide la vita. Le parole dell'allora responsabile Giovanni Ramonda: «Santo Padre Francesco, amico dei poveri, oggi siamo in festa, raccolti, con i nostri pastori, dai 34 paesi del mondo dove il Signore con il suo Spirito ci ha condotti a condividere direttamente la vita con i più poveri»
Qui il discorso del Santo Padre alla Comunità.
Papa Francesco bussa alla porta della casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII a Roma. Le ospiti, incredule, sono donne salvate dal racket della prostituzione. Il Santo Padre le saluta tutte, versa un po' di bibita con naturale semplicità e umiltà. Era uno dei “Venerdì della Misericordia”, l’iniziativa del Pontefice nata durante il Giubileo del 2015. Da allora, molte volte, Papa Francesco ha incontrato, a sorpresa, altrei poveri e persone semplici, senza essere atteso, senza essere annunciato.
Qui il racconto.
Foto di Osservatore Romano
Circa 200 tra detenuti e volontari membri della delegazione della Comunità Papa Giovanni XXIII partecipano all’udienza generale di Francesco in piazza San Pietro. Al termine uno di loro, Antonello, ex detenuto che ha svolto presso la Comunità un percorso alternativo al carcere, consegna al Papa una caciotta del “Formaggio del perdono”. «È un formaggio buono prodotto da persone che hanno fatto del male. Significa che chi ha compiuto del male può fare qualcosa di buono, del bene», ha spiegato Giorgio Pieri, responsabile del progetto Cec, Comunità educante con i carcerati.
Qui il racconto.
Durante la sua visita in Georgia, Papa Francesco incontra i movimenti ecclesiali e gli operatori delle opere di carità. In una regione in cui i cattolici sono esigua minoranza (meno dell'1% della popolazione), la presenza del Papa è segno di comunione e speranza. «Le iniziative della carità sono il frutto maturo di una Chiesa che serve, che offre speranza e che manifesta la misericordia di Dio. Pertanto, cari fratelli e sorelle, la vostra missione è grande!» le parole del Papa.
Qui il racconto.
Foto di Gianpiero Cofano
Una casa famiglia in vescovado, un'esperienza senza precedenti in Italia. Prima di arrivare alla tappa finale della visita pastorale in Romagna, Papa Francesco si ferma a Cesena. È lì che, nella sagrestia, incontrato la casa famiglia di Ezio e Simona e dei loro 4 figli. Simpatico il ricordo dello scambio di zucchetti con il piccolo Pietro di 9 anni.
Qui il racconto
Erano in 13 fra accompagnatori e persone impegnate in un cammino alternativo alla dentenzione. Il percorso delle Comunità Educanti con i Carcerati aiuta a ricostruire la propria vita partendo dalla riflessione sugli errori commessi piuttosto che dalla privazione della libertà. Il Santo Padre nel solco della Fratelli Tutti: «Non siete voi l'errore».
Qui il racconto
Caterina sente squillare il cellulare. Sul display compare "numero privato". Ha un attimo di esitazione, poi decide di rispondere. Papa Francesco telefona a una famiglia affidataria piemontese per sentire come va con i due ragazzi che hanno accolto, entrambi con disabilità. «Buongiorno, sono Papa Francesco». «Oh, mammamia!» è la prima reazione spontanea di Caterina. E lui: «No, non mamma mia… sono davvero Papa Francesco!».
Qui il racconto
Più di 800 bambini e ragazzi hanno incontrato Papa Francesco nel corso di un'udienza della Comunità Papa Giovanni XXIII a loro dedicata nell'Aula Paolo VI in Vaticano. Tanti i piccoli disabili, accolti nelle case famiglia di don Oreste Benzi, che hanno dialogato col Santo Padre.
Qui il nostro racconto
Papa Francesco consegna un premio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e lui lo devolve alla Comunità Papa Giovanni XXIII. Il premio internazionale Paolo VI, ricevuto da Papa Francesco, è stato devoluto dal Presidente Mattarella alle case famiglia e a tutta la comunità colpita dalla terribile alluvione in Romagna.«Vorrei chiedere all’Istituto Paolo VI di consegnare la somma legata al premio alla Comunità Giovanni XXIII nata in Romagna: alcune delle sue case di accoglienza sono state gravemente colpite giorni scorsi», aveva annunciato il Presidente Sergio Mattarella il 29 maggio 2023. «
Qui il racconto
Foto di ANSA/US VATICAN MEDIA
Papa Francesco ha posto la sua firma su una bandiera di Operazione Colomba, sottoscrivendo idealmente l'adesione della Chiesa Cattolica all'impegno per la pace e la nonviolenza promossi dal corpo di pace.
Qui il racconto
Al termine del World meeting on human fraternity organizzato in Vaticano dalla Fondazione Fratelli Tutti, Laila Simoncelli, avvocato della Comunità Papa Giovanni XXIII, consegna a Papa Francesco il libro da lei curato Ministero della pace. Una scelta di futuro. «Ricordo il suo interesse per questo dono particolare - racconta Simoncelli - ha continuato a fissare la copertina, con uno sguardo di stupore, e a tenermi stretta la mano mentre gli dicevo quanto bene gli volevamo come Comunità».
L’impegno per la pace è stata una delle costanti del papato di Francesco e uno dei legami forti con l’insegnamento di don Benzi, che per primo propose l’idea di istituire un Ministero della pace sostenendo che «gli uomini hanno sempre organizzato la guerra, è arrivata l’ora di organizzare la pace».
Grazie a questa sintonia il progetto di istituire un Ministero della pace è entrato nella Dichiarazione sulla fraternità umana, sottoscritta da 30 Nobel.
Qui il racconto
Foto di Vatican Media
Presso l'Aula Nuova del Sinodo in Vaticano, si svolge l'incontro annuale con i moderatori delle associazioni internazionali di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità. Papa Francesco ha esortato i presenti a pensare secondo Dio, superare ogni chiusura e coltivare l'umiltà. Tra i partecipanti anche una delegazione della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Qui il racconto
Alla vigilia della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta, l'incontro confidenziale del Pontefice con le sopravvissute, i giovani e i delegati delle organizzazioni impegnate al loro fianco. La Comunità di don Benzi ha portato al Papa una sopravvissuta e l'impegno di don Oreste Benzi in un libro.
Qui l'articolo su semprenews.it