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13 Gennaio 2025

Come avere aria buona in casa

Consigli pratici per respirare meglio
Come avere aria buona in casa
Foto di Adobe Stock/Iryna
L'inquinamento dell'aria domestica è invisibile ma continuo, e insiste sulla nostra salute in maniera considerevole. Ecco a che cosa fare attenzione.
La casa è il luogo centrale della nostra vita quotidiana, il nostro “primo habitat”, dove dormiamo ogni notte e passiamo gran parte delle nostre giornate. È per questa ragione che la qualità dell’ambiente domestico, e soprattutto quella dell’aria, incide in maniera determinante sulla nostra salute. «È negli ambienti indoor che avviene la maggior parte dell’esposizione della popolazione agli inquinanti atmosferici, e quindi si costruisce e si protegge la salute delle persone», afferma Gaetano Settimo, coordinatore del Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento Indoor dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS). Nonostante ciò, l’aria che respiriamo negli spazi chiusi è tutt’altro che pura: una varietà di inquinanti può influire negativamente sulla nostra salute, causando sia effetti acuti sia cronici. Gli effetti negativi dell’inquinamento indoor possono andare dalle irritazioni delle vie respiratorie, emicranie e allergie fino a malattie più gravi, tra cui alcuni tipi di tumore. Questa problematica è difficile da individuare con precisione, poiché la maggior parte degli inquinanti domestici è invisibile e passa inosservata.

Gli inquinanti domestici da non sottovalutare

Il rischio è quindi quello di sottovalutare la reale entità del problema, con conseguenze che potrebbero manifestarsi solo a lungo termine. L’aria indoor può essere contaminata da diversi inquinanti, tra cui i composti organici volatili (i cosiddetti COV), particolato (PM10, PM2,5), perfluoroalchilici (PFAS), monossido di carbonio (CO) e persino microplastiche. Come spiega Settimo, «questi inquinanti vengono emessi in modo costante o intermittente da numerose sorgenti: materiali da costruzione, vernici, detergenti, mobili e apparecchi elettronici». Le attività quotidiane, come cucinare, riscaldare, pulire, e persino l’uso di deodoranti o diffusori per ambiente, contribuiscono ulteriormente all’inquinamento indoor. L’umidità è un altro fattore da considerare: insomma, facciamo attenzione all’aria che respiriamo, soprattutto in casa!

Consigli utili per un’aria più sana

Per non diventare paranoici, seguiamo il decalogo diffuso dll’ISS:
-       arieggiare frequentemente gli ambienti, soprattutto durante attività come cucinare o pulire;
-       evitare prodotti chimici eccessivamente profumati come detergenti, deodoranti, incensi e candele profumate.
-       non mescolare prodotti per la pulizia contenenti candeggina o ammoniaca con sostanze acide;
-       non fumare al chiuso;
-       far prendere aria ai capi provenienti dalla lavanderia prima di riporli;
-       cambiare l’aria più frequentemente in presenza di mobili nuovi;
-       limitare l’uso di insetticidi;
-       non fare solo affidamento sulle piante come purificatori dell’aria indoor;
-       scegliere prodotti a basse emissioni in caso di ristrutturazioni;
-       pulire e aspirare regolarmente.
Infine, valutate l’installazione di un purificatore d’aria; la scelta deve basarsi su vari fattori, tra cui il livello di Cadr (il Cadr indica il volume di aria purificata emessa in un’ora), la tipologia e la qualità dei filtri, e la capacità di assorbimento dei Cov.