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12 Aprile 2025

Con la forza della Pasqua

Senza appartenenza ha senso la vita?
Con la forza della Pasqua
Gesù ci mostra come l'appartenere al Padre renda la sua vita un atto di amore e di coraggio
Ci sono uomini che da ultimi della classe, a volte la vita prende per mano e li fa sedere davanti; ne fa dei buoni maestri, almeno per chi li conosce da vicino. Conosco un giovane uomo che tra rapine, associazione criminale e galera è diventato grande, ed è anche padre. Nel pensarlo, echeggia in me un passo della Scrittura riferito a Gesù “Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì (Eb 5,8): imparò a riconoscere nelle cose della vita, anche le più difficili, la voce di Dio, il suo cuore buono e sapiente, l’amore di suo padre, e ad amarlo con tutto se stesso, in tutto fino alla Croce, al dono di sé. Ma per chi figlio non lo è mai stato, non si è sentito amato a sufficienza, vale?

Il legame di Gesù con il Padre

È il legame d’amore col Padre a sostenere tutta la vita di Gesù; è lo spazio vitale in cui matura, ama e cresce in lui la radicata certezza di essere “Gesù, Cristo, figlio di Dio” (Mc 1,1). E chi non vive il ricordo di un padre amabile e amorevole, o di legami generativi buoni, a chi o a cosa potrà delegare il delicato compito di rivelargli il valore della vita e della sua persona, e tra tutte la strada migliore? Nel cuore dell’uomo è insopprimibile il bisogno d’infinito, di appartenere a qualcuno che riconosce quanto vali, di essere amato. Dove è dunque la colpa in tanti che non hanno visto né avuto tanto, ma si ritrovano l’eredità di un orizzonte vuoto, di una vita disperata? Se manca l’amore – e pure Dio manca – la vita può valere molto poco, spesso niente. È un grido muto e disperato, che imprigiona ed accomuna tanti; quanti aspettano di essere riconosciuti, e con lo stesso amore di Cristo, amati? È scoprendosi finalmente figli, incondizionatamente amati – che sia in un legame d’amore con Dio o in legami generativi che lo rappresentano – si percepisce che si può cambiare; il desiderio sorgivo e nuovo di amare senza pretesa, di fare il bene, di servire senza prevaricare, fino a gustare che il dono di sé è il solo bene che vale davvero la pena avere. 

Seminatore di Speranza

Il cuore di Cristo è pieno di speranza. Insieme all’amore per Dio e per gli uomini, Gesù vive tutto alla presenza del Padre ed in Lui. Questa certezza lo abilita a muoversi con amore e coraggio verso tutti, soprattutto i poveri e gli ammalati, tra i peccatori, spingendo decisamente i suoi passi nella volontà del Padre suo. “Io e il Padre siamo una cosa sola […] se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre” (Gv 10,30.38). E mentre procede con amore e questa certezza lo anima, Gesù semina la speranza: cambia la storia di tanti, libera dal male e dalle catene; rigenera a vita nuova chi è nel peccato; scuote gli osservanti e gli ingiusti; solleva i poveri e li riabilita nella comunità; riduce a nulla il potere dei potenti, con la forza della Pasqua… anche sulla Croce.