Foto di Roy Buri from Pixabay
Non solo promozione dell'energia da fonti rinnovabili, ma anche attenzione a disabilità, famiglie e nuove povertà. Un progetto in cui diversi attori agiscono in sinergia per il bene del territorio.
“Condividere Energia in Fraternità”, questo il nome della Comunità Energetica Rinnovabile (CER) realizzata dalla Onlus La Fraternità e in particolare dalla sua azienda agricola Coltivare Fraternità in partnership con E-Wide, la società di servizi energetici del Gruppo Tremagi, holding di Illumia.
Il progetto, realizzato nel territorio di Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna, dove la Cooperativa Sociale ha il suo headquarter e dove ospita la maggior parte dei suoi dipendenti è nato con l’obiettivo di promuovere l’autoconsumo di energia rinnovabile, la riduzione dell’impatto ambientale e il contenimento dei costi energetici per le attività locali, pubbliche e private, che decideranno di aderire. I benefici del progetto saranno infatti ripartiti tra i futuri partecipanti della CER e in parte reinvestiti da LF23 in iniziative che rispondano in modo nuovo, efficace e sostenibile ai bisogni sociali della Comunità con particolare attenzione a disabilità, famiglie e nuove povertà.
«Crediamo che le CER siano uno strumento fondamentale per ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali e per combattere la povertà energetica, promuovendo allo stesso tempo l'autosufficienza e la coesione sociale – spiega Andrea Papageorgiou, Direttore Generale di E-Wide -. Progetti come questo dimostrano come le sinergie tra pubblico, privato e terzo settore possano generare benefici diffusi, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico, contribuendo alla creazione di un sistema energetico più equo e resiliente».
Autosufficienza energetica e welfare comunitario
L'obiettivo principale della Comunità Energetica Rinnovabile è quello di favorire l'autosufficienza energetica del territorio, reinvestendo i benefici generati dalla produzione e condivisione di energia rinnovabile in iniziative di welfare comunitario.
«Siamo molto contenti di avere raggiunto questo traguardo - spiega Francesco Tonelli, responsabile La Fraternità Area Metropolitana di Bologna -. Per noi cooperare significa attuare un radicale cambiamento della società andando a rimuovere le cause che fabbricano le ingiustizie. La Onlus La Fraternità lavora in modo determinante all’attuazione di tale cambiamento da anni e spesso lo fa in partnership con aziende amiche e del territorio come in questo caso ha fatto con E-Wide e Illumia. Condividere un progetto ponendo al centro le persone a grave rischio emarginazione e valorizzarle è il nostro obiettivo unico e siamo felici di avere coinvolto in modo proficuo altre aziende che con grande slancio ci hanno aiutato a realizzare una delle prime CER del territorio».
Gli obiettivi del progetto
Tra i principali traguardi del progetto si evidenziano: riduzione dell'impatto ambientale e promozione dell'uso di energia da fonti rinnovabili; lotta alla povertà energetica, attraverso pratiche mutualistiche che riducono i costi energetici per famiglie e individui in condizioni di vulnerabilità; integrazione sociale, costruendo relazioni inclusive all'interno della comunità e rafforzando la collaborazione con enti locali, cooperative e istituzioni; educazione a stili di vita sostenibili, con progetti formativi che promuovono il consumo critico e responsabile; opportunità di lavoro per le categorie vulnerabili, contribuendo a creare un'economia locale più giusta e collaborativa.
«La Onlus La Fraternità - chiosa Tonelli - ha scelto di svolgere un ruolo attivo nella transizione energetica, coinvolgendo attivamente cittadini, imprese e istituzioni. La CER non solo contribuirà a una maggiore autosufficienza energetica, ma rafforzerà il senso di comunità e la condivisione delle risorse per uno sviluppo sostenibile a lungo termine».