Grazie ad un progetto europeo è stata attivata una piattaforma web che facilita la gestione del flusso migratorio
Sono 68.5 milioni i profughi e le persone sfollate nel mondo a causa di guerre, persecuzioni, violenze e violazioni dei diritti umani. Queste le cifre fornite dall’UNHCR. Ma non si tratta di numeri: sono donne, bambini, anziani, persone malate e vulnerabili costrette ad abbandonare la loro casa, le loro abitudini, le loro amicizie. L’85% rimane nei Paesi in via di sviluppo, molti altri cercano di raggiungere l’Europa via mare e via terra alla disperata ricerca di un futuro. Ma non ci sono vie legali per intraprendere il viaggio, si è costretti a rivolgersi ai trafficanti di essere umani cadendo vittime di nuove persecuzioni e di ricatti, rischiando la propria vita nelle barche che attraversano il mediterraneo e nei camion che attraversano il deserto.
I corridoi umanitari sono la risposta. Per evitare le morti in mare, per contrastare la tratta di esseri umani, per consentire a persone vulnerabili l’ingresso legale ed in sicurezza in Europa per poi intraprendere un percorso di integrazione. Grazie all’idea della Comunità di Sant’Egidio e alla collaborazione di tanti enti tra cui la Comunità Papa Giovanni XXIII, dal 2016 ad oggi sono giunte in Europa circa 3.000 persone: profughi siriani rifugiatisi in Libano; Eritrei, Somali e Sud-Sudanesi fuggiti in Etiopia.
Un numero grande ma non sufficiente, per questo la Comunità Papa Giovanni XXIII chiede
che i corridoi umanitari vengano adottati a livello europeo. La Comunità Papa Giovanni XXIII è
capofila del progetto europeo “
Humanitarian Corridors - Upscale a promising practice for clearly linked pre-departure and post-arrival support of resettled people” realizzato in partenariato con la Comunità di Sant’Egidio Italia e Francia e 3 enti della famiglia salesiana: il VIS, i salesiani per il Sociale e CNOS-FAP. L’obiettivo è di definire delle procedure standard di realizzazione dei corridoi umanitari che possano essere applicate in altri stati europei per rifugiati di ogni provenienza.
Una piattaforma web per i corridoi umanitari
Fra gli obiettivi specifici del progetto europeo, c’è la
creazione di una piattaforma web che faciliti la gestione dell’ingente flusso informativo relativo alle diverse fasi di attuazione dei corridoi. La piattaforma è operativa da gennaio 2019, permette di inserire e archiviare dati e informazioni relativi sia alla fase pre-partenza che alla fase post-arrivo e soprattutto facilita il matching tra beneficiari, voli per l'Europa e opportunità di accoglienza. è dotata di un sistema di sicurezza basato su diversi livelli di accesso e credenziali ed è stata progettata per garantire il pieno rispetto della riservatezza dei dati e delle informazioni sensibili.
Vi hanno accesso gli attori coinvolti nelle diverse fasi di realizzazione: gli operatori che si occupano della selezione dei beneficiari, gli operatori che intrattengono le relazioni con le autorità del paese di arrivo e del paese di transito e i coordinatori dell’accoglienza. L’applicativo può essere utilizzato anche in modalità offline e garantisce che i dati non vadano persi o rubati.