24 Novembre 2022
Ultima modifica: 24 Novembre 2022 ore 17:38
Fuggite dai Talebani, salve in Italia
Grazie ai corridoi umanitari 158 persone fra cui molte donne sono sbarcate oggi a Fiumicino
Foto di ANSA/TELENEWS
Le accoglienze interamente a carico della società civile. In Emilia Romagna alcune sorelle conosciute dai volontari di Operazione Colomba, corpo di pace della Giovanni XXIII. Ecco come contribuire al sostegno del loro progetto di accoglienza.
È arrivato a Fiumicino in mattinata il volo da Islamabad con a bordo 158 profughi afghani, reso possibile dai corridoi umanitari. Le persone in fuga, la maggior parte donne ma anche intere famiglie, si erano rifugiate in Pakistan per fuggire ai Talebani nall’agosto 2021; saranno accolte ora grazie all'attività silenziosa di centinaia di persone impegnate nell'accoglienza, in diverse regioni italiane.
Per le persone in fuga si apre un percorso di integrazione che inizierà, questo è l'auspicio, con l’apprendimento della lingua e con i primi inserimenti lavorativi. Le accoglienze saranno interamente a carico delle organizzazioni promotrici, e saranno sostenute grazie alla generosità e dall’impegno di tanti cittadini italiani, comunità religiose, ONG e diversi soggetti civili. Il corridoio umanitario di oggi è stato organizzato grazie a: Conferenza Episcopale Italiana (con Caritas Italiana), Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Arci, IOM, INMP e UNHCR d’intesa con i ministeri dell’Interno e degli Esteri.
I volontari hanno accompagnato poi i profughi su pulman e furgoni, diretti verso le loro nuove case italiane. Per 6 donne si aprono le porte dell'accoglienza in una casa messa a disposizione dalle Suore della Sacra Famiglia di Cesena.
La situazione del nucleo familiare era stata segnalata ai volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII da una donna migrante, in transito sull'isola greca di Lesbo. Una rete spontanea di persone e realtà dei territori di Rimini e Cesena si è attivata per sostenere la loro accoglienza, che sarà interamente a carico dell'ordine religioso cesenate.
Arben Frroku, volontario dell'associazione di Don Benzi, le ha accolte all'aeroporto: «Quello che abbiamo vissuto oggi è stato un'esperienza unica. Aspettare queste sorelle che arrivano dopo l'attesa di un anno, è stato molto emozionante. Sono riuscite a realizzare il loro sogno; fino all'ultimo non sapevano quando sarebbero potute venir via. Loro padre prima di partire le ha salutate: "piango dalla felicità per il futuro delle mie figlie"».
Le sorelle cesenate hanno attivato un conto corrente bancario per sostenere l'iniziativa, IT36W0709068021004000400101 intestato a Istituto Suore Sacra Famiglia di Modigliana.