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11 Aprile 2025
Ultima modifica: 11 Aprile 2025 ore 08:55

Così è nato il Diario di Sandra

Quarant'anni fa la prima pubblicazione degli scritti della Beata Sandra Sabattini.
Così è nato il Diario di Sandra
Sono trascorsi quarant'anni dalla prima pubblicazione del Diario di Sandra Sabattini. Un viaggio profondo nell'anima di una giovane donna che ha vissuto con intensità e passione, lasciando un'eredità spirituale che continua ad ispirarci.
Le parole scritte, i pensieri e gli auspici rimangono impressi sulla carta, continuando a vivere e a segnare il battito di chi legge. Parole che risvegliano l'anima, dal potere trasformativo come dimostra il Diario della beata Sandra Sabattini.
 

L’incontro con l’infinito

Un incidente ha spezzato la vita di Sandra a soli 22 anni, nel pieno del suo percorso profondo di crescita personale e spirituale. All’età di 10 anni, Sandra comincia a mettere su carta i suoi pensieri più intimi. Le sue riflessioni, inizialmente semplici di bambina, si trasformano in meditazioni profonde sulla vita e sulla fede. «Non sono io che cerco Dio, ma è Dio che cerca me», scriveva rivelando una consapevolezza straordinaria per la sua età.

Il Diario: un tesoro di pensieri

Il cuore di Sandra è giunto dunque a noi sotto forma di Diario. Tutto ha inizio dopo la sua morte.
Don Oreste, che l’aveva conosciuta all’età di 12 anni, ricevette dalla famiglia di Sandra tutto ciò che lei annotava. Intuì subito che quelle righe non erano solo parole su carta, ma uno «squarcio del suo animo profondo e semplice, contemplativo e razionale, immerso in una fede profonda che la lasciava libera di esprimersi come figlia verso Dio, come Padre».
Nel 1985, ad un anno dalla sua morte, don Oreste pubblicò la prima edizione del Diario intitolato Sandra, come supplemento al mensile Sempre che lui stesso aveva fondato, per far conoscere la grandezza del suo cammino spirituale. Questo lavoro non fu semplice: nell'era pre-digitale, le pagine furono fotocopiate, alcune riscritte con la macchina da scrivere con grande cura per renderle leggibili e preservare il messaggio originale di Sandra.
Un pensiero di Sandra Sabattini, tratto dal Diario di Sandra e scritto a mano da lei.

La realizzazione del Diario

Don Oreste, dopo aver letto e selezionato attentamente tutti gli scritti di Sandra, affida il compito di realizzare questa preziosa composizione a Paolo Brici, giovane obiettore di coscienza in servizio civile nella Papa Giovanni, neolaureato in Medicina, amico di Sandra e del suo fidanzato Guido Rossi che lo affianca nel lavoro assieme a Raffaele, fratello di Sandra. 
Con l’incoscienza della giovane età, Paolo contribuisce così alla realizzazione di un’opera che nel tempo è diventata fonte di studio, e ha permesso di conoscere in profondità il cammino interiore di questa ragazza.
Molti degli scritti originali di Sandra succesivamente andarono misteriosamente perduti, e ciò rende ancora più preziosa questa prima edizione come fonte originale del suo pensiero.   
Paolo, classe ’59 oggi medico, racconta che ricevette da don Oreste agende, diari scolastici e fogli sparsi, alcuni leggibili, altri meno. Le parti poco leggibili furono trascritte a macchina, mentre quelle chiare furono mantenute originali. Don Oreste stesso si occupò della selezione dei testi da pubblicare, indicando le parti più significative.
Paolo lavorò su questo progetto, senza rendersi conto del valore del materiale che aveva tra le mani. «La mia preoccupazione era veramente tecnica: impaginare, costruire, permettere che si leggesse il Diario con chiarezza e portarlo alla pubblicazione».
Per lui Sandra era semplicemente un'amica, la fidanzata del suo amico, una di loro e non percepiva la santità di cui si parlava.
Ordinò tutto il materiale in ordine cronologico, compose le pagine, inserendo negli spazi vuoti alcune frasi scritte su bigliettini che a volte non sono datati.
Per la copertina scelse un calycanthus ricoperto di neve.
«Avevo scattato quella foto nel mio giardino durante la nevicata del 1985. Sapevo che era un fiore che piaceva molto a Sandra, me lo aveva detto Guido, e quel fiore che emanava profumo anche sotto la neve era vivo più che mai. È stato il mio modo per ricordarla.». Guido Rossi aggiunge: «Quel fiore la rappresentava perché umile e profumatissimo».
Paolo rimane colpito in particolare da una frase scritta in una delle agende di Sandra, corrispondente al giorno della sua morte, mercoledì 2 maggio: «Morte non mi ghermire…», tratta dalla poesia "Alla morte" di Vincenzo Cardarelli. «Mi aveva fatto riflettere quella scelta perché, presso gli indiani d'America, chi aveva consapevolezza della propria data di morte era considerato un uomo santo.»
A Sandra la morte si è presentata in maniera repentina proprio di mercoledì il 2 maggio del 1984.
Nonostante il tempo passato, Paolo rimane inconsapevole dell'importanza storica del Diario, fatica ad immaginare Sandra con «le alette e l'aureola. La penso sempre una di noi». Ma «nel cuore porto un ricordo confidenziale di lei, era una che non si metteva in mostra, ma aveva le virtù delle persone di cuore: che attraggono l'attenzione senza cercarla.»  

L’eredità spirituale

Nel 2003, diciotto anni dopo la prima edizione, il Diario di Sandra viene ripubblicato con la casa editrice Ancora, a cura del giornalista Francesco Zanotti, con ricordi e testimonianze di chi l’aveva conosciuta. Nel 2006 si apre la causa di beatificazione di Sandra. Con il passare degli anni, il Diario ha continuato a diffondere il messaggio di speranza e amore che lei aveva condiviso.

L'evoluzione del Diario

La prima copertina del Diario di Sandra, pubblicato nel 1985, e alcune delle successive pubblicazioni.

Attraverso la testimonianza del Diario, la fama di Sandra comincia a diffondersi. Chi lo legge riconosce il grande potere di guarigione spirituale di quanto scritto.
Da tempo il Diario è andato esaurito, perciò don Oreste dà il compito alla casa editrice Sempre della Comunità Papa Giovanni XXIII di curare la nuova edizione con il titolo: Il Diario di Sandra, che esce nel 2008 in occasione della chiusura della fase diocesana della causa di beatificazione. È arricchita di alcuni scritti inediti di Sandra donati dal papà, Giuseppe, dallo zio don Giuseppe Bonini e da Guido Rossi, il fidanzato. A differenza delle precedenti edizioni, tutti i suoi scritti, che lei stessa era solita datare, sono stati ordinati in un percorso cronologico, sia che si trattasse di riflessioni intime o di appunti scritti a margine di un incontro, per rendere maggiormente comprensibile la progressione del suo cammino interiore.
Ogni capitolo raccoglie gli scritti di un anno, dal 1975 al 1984, mentre sono stati aggiunti un capitolo di scritti non datati, una biografia, dei contributi di esperti e alcune testimonianze.
Con la beatificazione di Sandra avvenuta il 24 ottobre 2021, esce con Sempre Editore, la terza edizione del Diario. Il miracolo di guarigione raccontato da Stefano Vitali, il protagonista, è tra le novità.
Il Diario con Sempre Editore è ormai giunto alla quarta edizione, e sommando le varie edizioni ha raggiunto le 13.000 copie.

Il Diario di Sandra si diffonde nel mondo

Nel 2022 è uscito l’e-book in inglese del Diario e in questi giorni è in stampa l'edizione cartacea inglese che verrà distribuita anche a Malta, mentre nel settembre 2024 è stata pubblicata in Brasile l’edizione portoghese con Livraria loyola di San Paolo.

Il Diario di Sandra è attuale più che mai perché parla al cuore di ognuno di noi, ci ricorda che la vita è un dono prezioso, un'opportunità unica per amare, perdonare, crescere e imparare.
È un invito a vivere con intensità, a non sprecare nemmeno un istante, a cercare sempre la bellezza e la verità, a coltivare i sogni e a non smettere mai di credere nel futuro. Il suo Diario è molto più di un libro; è un invito ad essere protagonisti della storia, come diceva Sandra: «Oggi c’è l’inflazione di buoni cristiani, mentre il mondo ha bisogno di santi».