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10 Giugno 2024

Diario del pellegrino

L'educatore Paolo Benassi ci racconta il viaggio del progetto "Sogna e Cammina"
Diario del pellegrino
Attraverso le tappe e i momenti più significativi, ecco il percorso del pellegrinaggio Rimini-La Verna, partito il 1 Giugno e concluso il 6 Giugno.
Giovedì 6 giugno i pellegrini che si erano messi in viaggio da Rimini sono finalmente giunto a La Verna, dove hanno potuto godere dell’accoglienza dei frati, della bellezza della natura e del meritato riposo. L’educatore Paolo Benassi condivide con noi il diario di viaggio di questa esperienza, raccontando le tappe e i momenti più significativi dei 5 giorni di pellegrinaggio. Grazie a questo diario, possiamo vivere con l’immaginazione l’avventura che hanno percorso.

1 giugno, Rimini - Villa Verucchio (20km)

Il primo giorno è stata festeggiato l’inizio della 4ª edizione di Sogna e Cammina. Dalla stazione di Rimini, con la benedizione del vescovo Nicolò Anselmi, i pellegrini sono giunti prima alla Grotta Rossa (la parrocchia dove fu parroco per tanti anni don Benzi), poi a Sant’Aquilina e infine, dopo i saluti, si sono avviati nell’impresa. Il gruppo ricorda con gioia tutti gli incontri fatti e il supporto delle persone, con tanto di ristori abbondanti e momenti di riflessione sulla vita di don Oreste, attraverso meravigliosi quadri.  Alla fine della giornata, sono giunti alla prima tappa di riposo, presso il convento francescano a Villa Verucchio, dove hanno potuto ammirare un cipresso di ben 800 anni. Si dice che proprio San Francesco lo abbia piantato quando passò da questo luogo. Ispirati da questa storia i pellegrini sentono crescere la motivazione del viaggio e riflettono sul tema “forza e debolezza”. Paolo scrive «Oreste e Francesco hanno costruito la loro vita avendo idee ben chiare su cosa rende autenticamente forte una persona. La stessa domanda proveremo a farcela noi in questi giorni!». 

2 giugno, Villa Verucchio - Maiolo (19km)

«Ci svegliamo di buon mattino in questo 2 giugno, in cui il sole splende sopra di noi». Inizia così il secondo giorno, diretti alla tappa presso il Garden di Pietracuta. La prima riflessione è su «quanto mettersi in cammino ci aiuti a cambiare prospettiva», poiché dicono di aver camminato a lungo per poter trovare dei bidoni della spazzatura, che di solito diamo per scontati. La giornata si è rivelata piena di emozioni, in particolare dopo l’accoglienza al vivaio, quando hanno assistito ad una testimonianza sulla beata Sandra Sabattini, storia che con passione e profondità ha toccato ed ispirato i presenti. Dopo questa pausa, i pellegrini si rimettono in viaggio per una strada alternativa, lontana dalle strade. Nonostante gli ostacoli, l’erba alta e pendii scoscesi, i viaggiatori non demordono e si godono l’avventura nella natura. Giungono infine alla meta della giornata e si lasciano “stupire dalla bellezza di essere accolti” dalla comunità terapeutica di Maiolo. Qui passano una bella serata in compagnia, e si sistemano con divani e materassi nella sala comune, volenterosi di riprendere le forze per il giorno dopo.

3 giugno, Maiolo - Sant'Agata Feltria (15km)

Il terzo giorno, il viaggio viene sfidato dall’arrivo del maltempo.  Nonostante la minaccia del cielo plumbeo, i pellegrini riescono a giungere alla tappa successiva, la casa famiglia di Novafeltria. Patrizia, mamma della casa, riempie il cuore ai ragazzi con i suoi racconti gli fornisce nuova forza per riprendere il viaggio. La pioggia però, si rivela sempre più ostacolante. «Procediamo determinati mentre gli scarponi si trasformano in simpatiche zattere fangose» scrive Paolo, fino a che a determinazione gli permette di tornare sul suolo solido. Dopo la tempesta e la salita, segue un panorama meraviglio, e qualche scivolata senza troppi danni. Stanchi e bagnati, giungono finalmente alla tappa della serata: il convento dei frati cappuccini di santa Agata. Grazie a Giacomo, ultimo frate rimasto, prima si lasciano cullare dalla cena, il paese e un bel bagno e poi, finalmente, il riposo.

4 giugno, Sant'Agata Feltria - Balze di Verghereto (22km)

Il quarto giorno è impegnativo, soprattutto l’inizio, a causa delle scarpe ancora zuppe d’acqua. Motivati dal sole e con scarpe di riserva si mettono in viaggio, verso un lungo cammino ricco di dislivelli. La ripida salita permette ai pellegrini di vedere le bellezze del bosco di faggi e di giungere all’eremo di Sant’Alberico. Abbeverati e rinfrescati, si dirigono al paese di Balze di Verghereto, ormai tardo pomeriggio, e si premiamo con un gelato. Paolo gioisce perché questo giorno il cielo li ha risparmiati dalla pioggia. Hanno la possibilità di vivere il paese, tra chiacchere, frutta e verdura fresca e riposano i piedi stanchi negli appartamenti del gentile signor Mario.

Momento di cammino durante il pellegrinaggio "Sogna e Cammina", 2 giugno.
Tappa del pellegrinaggio "Sogna e Cammina" a Il Garden, vivaio di Pietracuta (Rimini), 2 giugno.
Percorso diretto a La Verna, durante il pellegrinaggio "Sogna e Cammina", 3 giugno.
Foto di gruppo durante il pellegrinaggio "Sogna e Cammina", 3 giugno.
Il gruppo in cammino del pellegrinaggio "Sogna e Cammina" raggiunge Forlì-Cesena, 4 giugno.
Foto di gruppo dei pellegrini di "Sogna e Cammina", 4 giugno.

5 giugno, Balze di Verghereto - Eremo di Cerbaiolo (19km)

Il sole dà il via al quinto giorno di pellegrinaggio: pranzo al sacco e pronti al cammino! Con entusiasmo arrivano al confine della Toscana e immortalano il momento con una bellissima foto. La splendida giornata gli permette di godere del pranzo tra i fiori, all’ombra di una meravigliosa quercia. Dopo una pausa ed un caffè da campo, il viaggio prosegue in sentieri selvatici: «attraversiamo una savana in cui ci aspettiamo di incontrare almeno un paio gazzelle e un ghepardo. Alla fine niente animali esotici.» scherza Paolo sull’avventura. Da qui, una piacevole discesa porta i pellegrini alla meta: l'eremo del Cerbaiolo, un antico monastero fondato nell' VIII secolo e ricco di storia. Alcune persone, tra cui padre Claudio e Carla, attivissima 87enne, accolgono i viaggiatori e preparano loro la cena «luculliana». Padre Claudio racconta loro della vita monastica e li avvisa delle campane mattutine delle 6. Il tempo per risposare, questa notte è poco!

Il gruppo del pellegrinaggio "Sogna e Cammina" raggiunge la Toscana, 5 giugno.
Riposo sotto una quercia, durante il pellegrinaggio "Sogna e Cammina", 5 giugno.
Tratto del percorso del pellegrinaggio "Sogna e Cammina", 5 giugno.
Sosta durante la salita verso La Verna, pellegrinaggio "Sogna e Cammina", 6 giugno.

6 giugno, Cerbaiolo - La Verna (21km)

La mattina del sesto giorno si apre con le campane. Oggi l’ultimo e difficoltoso tragitto separa i pellegrini dalla meta finale. A metà strada del percorso, a Pieve Santo Stefano incontrano l’amico Fabio che, vista la lunga salita che si preannuncia (800 metri di dislivello) offre al gruppo un aiuto: alleggerire gli zaini caricando qualcosa sul suo furgone. Nonostante qualche dubbio, decidono di accettare l’offerta. «Una settimana passata a discutere di forza e debolezza ci aiuta a dare un senso più pieno a questa scelta» scrive Paolo. Dopo ore di cammino e sudore, giunti sul monte Penna, la meta è vicina. Nel tardo pomeriggio arrivano a La Verna. Vengono accolti dai francescani e si gustano la cena nel loro alloggio. La loro impresa è compiuta e possono finalmente godere del riposo e della soddisfazione del viaggio. Potendo finalmente approfondire la storia e la bellezza di La Verna, Paolo riflette: «Questa visita è un ottimo modo per concludere l'esperienza del cammino, l'ultimo di una serie di racconti appassionati ascoltati in luoghi ricchi di storia, spiritualità, vita». Un’esperienza unica, che rappresenta un ricordo indelebile e un motivo d’ispirazione per chi volesse intraprendere il proprio viaggio spirituale.

Voglio scrivere una poesia
sulla forza e la debolezza
quando si abbracciano
quando convergono
e con un pugno
ti gettano a terra o ti mandano in cielo;
Quando lo stesso respiro
contiene il sole e il dolore
quando “aiuto!” e “sono salvo!”
rivendicano lo stesso terreno della carne
(Katerina Anghelaki-Rooke)