«Gli Easy Meeting per me sono una rinascita continua fondata su radici di gioia, crescita, maturazione. Sono sempre stati un posto sicuro in cui andare a rifugiarmi» sono le parole di Ilaria Maria sull'ultimo Easy Meeting per giovani, terminato a Rimini il 3 novembre dopo giorni di condivisione.
La sera in cui molte persone festeggiavano Halloween, il 31 ottobre, alcuni\e ragazzi\e hanno intrapreso una strada alternativa per divertirsi e riflettere allo stesso tempo: si tratta dell’Easy Meeting, un incontro di pochi giorni dedicato ai giovani e organizzato dalla comunità Papa Giovanni XXIII. L’incontro è iniziato proprio la sera del 31 ottobre, a Rimini, con l’evento “La Notte di Don Oreste”, dove i partecipanti hanno potuto conoscere il significato dell’accoglienza e della società del gratuito, attraverso una biblioteca vivente e una mostra di “coin-volti”.
L’Easy Meeting si è poi prolungato fino al 3 novembre, per ben 4 giorni e 3 notti di incontri, laboratori, momenti di preghiera e molto altro, permettendo ai ragazzi di socializzare, divertirsi e riflettere su diversi temi, alcuni ispirati dai valori di don Oreste Benzi.
Il successo dell’Easy Meeting
Gli Easy Metting vengono organizzati da molti anni in diverse città e continuano a raccogliere giovani di varie età. Il successo di questi eventi si trova nella possibilità di dedicare del tempo alla propria crescita spirituale ed emotiva, lasciando che l’incontro con nuove persone colori le menti di idee diverse e di sentimenti positivi.
Nel contesto di una società assalita dallo stress lavorativo e scolastico, dalle relazioni superficiali e informazioni veloci dei social media, la necessità di uno sviluppo interiore e di solide connessioni sociali diventa più urgente che mai. Infatti, la crescita spirituale e sociale dei giovani rappresenta un pilastro fondamentale per il benessere collettivo e per il futuro. La crescita spirituale, che oltre alla religione abbraccia il rispetto per i valori etici e il senso di comunità, permette ai giovani di trovare significato e orientamento in un mondo spesso complesso. L’Easy Meeting, dà l’opportunità di dedicare tempo a questo aspetto di sé, sviluppando resilienza ed empatia attraverso l’incontro con persone nuove, simili e diverse. L’Easy Meeting investe sulla crescita spirituale e sociale dei giovani e non sbaglia mai.
La testimonianza di chi partecipa
«Gli Easy Meeting per me sono una rinascita continua fondata su radici di gioia, crescita, maturazione. Sono sempre stati un posto sicuro in cui andare a rifugiarmi, un luogo in cui la superficialità svanisce, le persone che ho intorno mi comprendono, finalmente». Sono le parole di Ilaria Maria, una ragazza che ha partecipato all’incontro concluso a inizio novembre. Per lei gli Easy Meeting rappresentano una boccata d’aria fresca, e ringrazia la comunità Papa Giovanni XXIII per queste opportunità, che le permettono di vivere esperienze uniche: «scombussolo tutte le mie abitudini giornaliere mettendomi in gioco e scoprendo sempre nuove capacità che non credevo di possedere. Mi rifugio dentro abbracci in cui non ho più armi».
Infine, Ilaria Maria conclude con delle bellissime parole, dedicate alla sua esperienza spirituale: «In quei momenti sento più vicino a me Dio, […] momenti di piena dedizione al prossimo, in cui negli occhi dei più poveri si scopre la felicità più pura e la ricchezza più misera. Sono storie e testimonianze in cui si odono solo grida di valori di giustizia e in cui capisco il vero significato della frase di Nonno Oreste “nessuno si salva da solo”».
Oltre alla testimonianza di una giovane, abbiamo chiesto a Carmela, educatrice partecipante, il punto di vista di un adulto riguardo l’Easy Meeting ed i valori che propone. «I ragazzi provengono da esperienze diverse di vita e di famiglia, ma tutti sentono questa occasione come uno spazio dove poter essere davvero se stessi, dove parlare lo stesso linguaggio e sentirsi ascoltati, accolti senza pregiudizi e dove riflettere insieme sui valori autentici. Qui diventa naturale e possibile».
È ciò che commenta riguardo l’esperienza dell’Easy Meeting, aggiungendo che l’unico rimprovero è che dura troppo poco. Nei giorni dell’incontro, viene dato molto spazio all’ascolto attivo e allo scambio di idee ed emozioni tra i giovani, dove le storie e il vissuto di ognuno arricchiscono l’esperienza. «Alcuni di loro ci vengono affidati come tesori preziosi in vasi di cristallo e nel cristallo vedi riflessa anche la loro fragilità. Occhi, braccia, corpi che raccontano tutta la fatica che stanno affrontando. E così c'è chi racconta e chi ascolta, chi si commuove e chi consola, chi è smarrito e chi tende una mano, e tutto questo con una disponibilità straordinaria» racconta Carmela, ammirando con stupore la profondità emotiva e la maturità che scaturisce dalle riflessioni e dalle parole dei ragazzi che hanno partecipato.
“Il vento è favorevole, perché il cuore dei giovani, ve lo dico – e non badate alle "cassandre" – oggi batte per Cristo. Però ci vuole chi senta quel battito...”
don Oreste Benzi
Diceva don Oreste, e Carmela riconosce verità in queste parole. Lei e gli altri organizzatori dell’evento assicurano che le loro orecchie sono tese per ascoltare quel battito, pronti a dargli importanza e visibilità, poiché usando le sue parole «questi giovani sono in assoluto la meglio gioventù possibile!».