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22 Maggio 2024

Fentanyl, la droga degli zombie

È un farmaco 100 volte più potente della morfina e 50 volte più pericoloso dell'eroina.
Fentanyl, la droga degli zombie
Foto di Sherry Yates
Negli Stati Uniti il Fentanyl è tristemente famoso perché provoca 200 morti di overdose al giorno. Inoltre, sccome ha un costo inferiore ed è facilmente reperibile, il Fentanyl ha fatto crollare la richiesta di cocaina. Ora è disponibile anche in Italia.

Ossicodone, Tramadolo, Fentanyl, nomi che, per chi non ha competenze medico-farmacologiche, parrebbero appartenere a personaggi di una qualche saga fantasy, sono in realtà farmaci, oppioidi sintetici, fondamentali tanto in sala operatoria, quanto nella gestione del dolore nelle cure palliative. Hanno un ampio spettro di utilizzo, ma richiedono un costante controllo medico per i possibili gravi effetti collaterali e per il rischio di sviluppo di dipendenza.
Negli ultimi vent’anni a fronte di una maggior attenzione rispetto al trattamento delle sindromi dolorose acute e croniche si è visto aumentare considerevolmente l’aumento di prescrizioni di oppiacei a scopo terapeutico con una conseguente crescita delle dipendenze correlate proprio ad un uso preciso del farmaco, fino all’ aumento di mortalità legate al loro consumo.
In molti Paesi, quali ad esempio Canada e Stati Uniti d’America, le morti non intenzionali per overdose da oppioidi da prescrizione, hanno superato quelle conseguenti all’uso tossicomanico dell’eroina creando un ulteriore allarme internazionale.
Un allarme sbarcato anche in Italia e aggravato dal fatto che «nel mercato illecito – lo riferisce il nostro Ministero della Salute – alcuni oppioidi sintetici sono venduti come sostituzioni “legali” di altri oppioidi illeciti e, senza che gli utilizzatori ne siano al corrente, vengono miscelati con o venduti come eroina e altri oppioidi illeciti. In alcuni casi sono anche usati per produrre medicinali contraffatti e, in misura minore, mescolati con o venduti come altre droghe illecite, come la cocaina. Una parte del mercato illecito riguarda la sottrazione dai canali leciti di distribuzione per l’uso medico di queste sostanze».

Insomma le sostanze sintetiche psicotrope riconducibili alla famiglia degli oppioidi entrano prepotentemente nel mercato delle droghe e tra queste c’è il Fentanyl, comunemente chiamata la droga degli “zombie”, fenomeno che, negli Stati Uniti d’America, ha già causato centinaia di migliaia di morti. 
Il Fentanyl, appartenente alla famiglia dei Fentanili, nella scheda della Direzione centrale per i servizi antidroga viene definito come un analgesico con una potenza di almeno 100 volte superiore a quella della morfina. Nella pratica clinica lo si usa in dosaggi misurati in microgrammi cioè in milionesimo di grammo. 
Contraffatto con altre droghe nel migliore dei casi provoca immediatamente sudorazione, pelle fredda e un improvviso e smodato stato di alterazione. Nel peggiore, invece, causa shock anafilattico e arresto cardiaco portando alla morte nel giro di pochi minuti. Spiegato in numeri, il Fentanyl è 50 volte più pericoloso dell'eroina.
In alcuni Stati d’America, pare stia sostituendo l’eroina perché lo si trova più facilmente, ha costi più bassi, ne basta un minor quantitativo, ed è più facile da distribuire, nascondere o reperire. La diffusione di questi farmaci ha messo in allerta i sistemi di monitoraggio internazionale a causa dei numerosi casi di grave intossicazione e di decessi correlati al loro consumo fatti registrare in vari Paesi del mondo. 

È notizia di questi giorni che la questione Fentanyl abbia fatto scattare un allarme anche in Italia attraverso l’attivazione di un piano d’azione condiviso tra tutti i ministeri – l’Interno, l’Istruzione, la Salute –, ma anche col mondo dei Ser.D (Servizi territoriali per le Dipendenze) e delle comunità terapeutiche. 
Di che si tratta? Dalla nota del Ministero della Salute sembra che per ora il pericolo non riguardi l’importazione illecita diretta di tale farmaco, semmai il caso di farmaci sottratti al loro impiego regolare, su cui le autorità sono invitate appunto a vigilare. Pertanto tramite una circolare inviata ad ospedali, farmacie e Regioni, è stato chiesto di garantire una maggiore vigilanza nella custodia dell’oppioide sintetico. L’allerta prevede il rafforzamento del monitoraggio, potenziando i controlli dei Nas e controllo per evitare i furti del farmaco. Anche I SerD sono stati allertati, ce lo conferma Marco Battini, responsabile del coordinamento regionale in Emilia- Romagna delle Unità di strada.
«Pur non essendo arrivate segnalazioni specifiche all’uso improprio di questo farmaco, resta comunque un tema da attenzionare. Il rischio che possa arrivare anche da noi non è escluso. In Inghilterra e Irlanda – continua Marco Battini – ci sono allerte sui Mitazeni, che sono degli oppioidi sintetici non della famiglia dei Fentanili, e che pur avendo una potenza minore, hanno causato le prime morti di overdose. Questi elementi avversi potrebbero essere un viatico anche per altre sostanze delle famiglie dei fentanili». 
Concretamente cosa si intende fare per fronteggiare tale allarme?
«Tutte le Unità di strada sono pronte sul tema, quindi nelle loro attività e nelle loro relazioni con le persone che incontrano nei contesti della marginalità e nei contesti del divertimento sono chiamate a monitorare la situazione e i suoi effetti avversi. Si prevedono azioni formative per alcune categorie specifiche di professionisti: pronto soccorso, medici di medicina generale, affinché i professionisti siano più attenti e pronti a fronteggiare il problema. I 118 sono esortati a non far mancare sulle ambulanze la disponibilità di naxolone, l’antidoto per l’overdose da oppiacei. A breve come Regione ci doteremo di stick rilevatori di Fentanili da distribuire alle persone, un progetto di screening già messo in campo alcuni anni fa volto a tutelare la salute e l'incolumità personale dei consumatori di eroina sensibilizzandoli al problema dell'adulterazione delle droghe da strada con oppioidi sintetici. Purtroppo scopri se una persona dipendente ha incontrato il Fentanyl, solo se va in overdose. Per questo è molto importante non sottovalutare questa allerta».