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28 Marzo 2025
Ultima modifica: 28 Marzo 2025 ore 08:56

Festival della Vita Nascente: celebrazione e impegno

Sabato 29 marzo un evento per promuovere la vita e sostenere la genitorialità
Festival della Vita Nascente: celebrazione e impegno
Foto di Aditi Sharma
La Rete per la Giornata della Vita Nascente organizza il 3° Festival della Vita Nascente a Pontremoli, un'occasione di festa e dialogo per promuovere la vita e sostenere la maternità. L'evento mira a sensibilizzare sul problema demografico e a proporre azioni concrete per valorizzare la dignità umana. La Rete chiede al Parlamento italiano di istituire la Giornata Nazionale per la Vita Nascente, già presente in undici Paesi del mondo.

La Rete per la Giornata della Vita Nascente, un collettivo di associazioni - tra cui la Comunità Papa Giovanni XXIII - impegnate nella promozione della vita e della maternità, ha da tempo sollecitato le istituzioni italiane a prendere seriamente in considerazione il problema demografico. L'obiettivo è quello di attuare misure concrete a sostegno della maternità, partendo dalle amministrazioni locali fino al Parlamento. Tra le proposte avanzate, vi è l'istituzione di una Giornata Nazionale per la Vita Nascente, già adottata in undici Paesi e fissata al 25 marzo, una data simbolica che evoca rinnovamento e speranza.

Appuntamento sabato a Pontremoli

Il Festival della Vita Nascente, giunto alla sua terza edizione, rappresenta un'occasione di festa e dialogo per promuovere la vita e sostenere la genitorialità. Quest'anno, il festival si svolge sabato 29 marzo a Pontremoli, un piccolo comune toscano che ha accolto con entusiasmo l'iniziativa. La giornata prevede un incontro tra amministratori, giuristi ed esponenti del terzo settore per discutere e condividere idee e progetti volti a valorizzare la vita umana.

L'arte e i libri

Miriam Granito
Miriam Granito, autrice del libro "La voce delle donne"
Un elemento centrale del festival è l'inaugurazione di una mostra pittorica e scultorea nei locali comunali, che intende celebrare la dignità umana attraverso l'arte. La bellezza delle opere esposte diventa così un simbolo tangibile del valore intrinseco della vita.
Saranno lette inoltre alcune pagine di libri, punteggiate da brani musicali. Uno dei libri scelti è La voce delle donne, di Miriam Granito, uscito con  l'Sempre Editore. L'abbiamo raggiunta per una breve intervista.

Ci racconti qualcosa di te?

«Sono una mamma di una famiglia numerosa, mamma affidataria e adottiva. Lavoro in una scuola come educatrice. Faccio parte da vent'anni della Comunità Papa Giovanni XXIII e sono animatrice dell'ambito Maternità e Vita e del servizio Famiglia e Vita della Zona Romagna. Ho scelto questo ambito per un evento personale: il mio secondo figlio è nato in cielo molto presto e mi ha fatto avvicinare a questa tematica e alla vita nascente».

Di che cosa parla il tuo libro?

«Racconta alcune delle testimonianze che giungono al numero verde e vuole celebrare la vita dando voce alle donne. Anche perché dando ascolto a queste donne diamo voce anche al bambino che portano in grembo».

Come si inserisce nella Giornata della Vita Nacente?

«Il fatto che incontriamo molte mamme attraverso il numero verde ci fa avvicinare a loro. Sono prese da ansia e paura per una gravidanza inattesa, ma noi possiamo testimoniare che attraverso la vicinanza, il sostegno e l'aiuto concreto scelgono la vita. Quando scelgono di portare avanti la gravidanza non si pentono, anzi, il bambino che portano in grembo dà loro gioia, forza, e senso alla loro vita».
 

Il valore inalienabile della vita

La Rete sottolinea che la dignità umana è un valore inalienabile, che non deve essere concesso o negato, ma semplicemente riconosciuto e valorizzato. Questo principio guida le azioni della Rete, che mira a costruire una società a misura d'uomo, capace di apprezzare e curare la vita in tutte le sue forme.