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31 Maggio 2024
Ultima modifica: 31 Maggio 2024 ore 12:12

Fumo in Italia: ancora una sfida per la salute pubblica

Giornata mondiale senza tabacco. Dalla ricerca dell'ISS, in Italia diminuiscono i fumatori adulti, ma cresce il consumo tra i giovani.
 Fumo in Italia: ancora una sfida per la salute pubblica
Foto di Foto di Ralf Kunze da Pixabay
Il fumo è una delle principali cause di morte prevenibili. L'età di primo contatto con la nicotina si abbassa sempre più, attestandosi tra i 13 e i 14 anni e mezzo. Più prevenzione e sostegno a chi vuole smettere di fumare
Nonostante i progressi, il fumo rimane una minaccia per la salute pubblica in Italia, soprattutto tra i giovani. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), un italiano su quattro fuma ancora, con una prevalenza maggiore tra gli uomini (28%) rispetto alle donne (21%).

Tuttavia, la preoccupazione principale riguarda le nuove generazioni. Tra i 14 e i 17 anni, quasi un terzo degli studenti (30,2%) fa uso di sigarette tradizionali, e-cig o tabacco riscaldato, con un preoccupante aumento del policonsumo, ovvero l'utilizzo di più prodotti contemporaneamente.

Questo fenomeno è alimentato da un marketing aggressivo da parte delle industrie del tabacco, che sfruttano packaging accattivanti, sapori fruttati e la pubblicità per attirare i giovani. Inoltre, l'età di primo contatto con la nicotina si abbassa sempre più, attestandosi tra i 13 e i 14 anni e mezzo.
Se da un lato il numero di fumatori adulti è in calo negli ultimi 15 anni, con una riduzione più lenta tra le donne rispetto agli uomini, dall'altro cresce l'utilizzo di prodotti alternativi alle sigarette tradizionali.
Anche se il consumo di sigarette è in calo (20% in esclusiva), aumenta l'uso di e-cig e tabacco riscaldato, sia da soli che in combinazione con le sigarette. Questo trend desta preoccupazione, in quanto gli effetti a lungo termine di questi prodotti sulla salute non sono ancora del tutto chiari.
Oltre al problema del fumo, si registra un calo dei centri antifumo sul territorio. Nel 2023 ne sono stati contati 223, 18 in meno rispetto all'anno precedente.
Per contrastare il fenomeno del fumo, soprattutto tra i giovani, è necessario un impegno maggiore da parte delle istituzioni. Sono urgenti interventi di prevenzione nelle scuole, campagne di sensibilizzazione più efficaci e un controllo più severo sulla vendita di prodotti del tabacco ai minorenni.

L'Istituto Superiore di Sanità offre un servizio gratuito di supporto per chi vuole smettere di fumare. Il telefono verde 800554088 è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16.