«C'è tanto amore nell'aria, siamo tutti felici e spensierati, è una sensazione bellissima, non si può spiegare» dice Milla, 19 anni, che sta vivendo l'esperienza della GMG. La sua è solo una delle tante testimonianze che abbiamo raccolto tra i giovani che hanno incontrato Papa Francesco.
Sono più di un milione i giovani che hanno viaggiato verso Lisbona (Portogallo) per incontrare Papa Francesco. Dal 2 al 6 agosto hanno vissuto momenti carichi di emozioni e testimonianze toccanti.
Di seguito troverete una sorta di diario di viaggio, con interviste ai ragazzi che hanno partecipato alla GMG, notizie e curiosità relative alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG).
Questa è la 38ª Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che era stata programmata per il 2022, ma è stata poi posticipata all’anno successivo a causa della pandemia di Covid-19.
I partecipanti alla GMG provenivano da 200 Paesi in tutto il mondo. Sono stati più di 700 i vescovi presenti, oltre a 20 cardinali: nei giorni della GMG hanno proposto le varie catechesi rivolte ai giovani sul tema “Alzati”. Papa Francesco, nel suo messaggio scritto proprio per la GMG di Lisbona, spiega il significato del tema scelto: «Il verbo alzarsi è un'espressione che – è bene ricordare – assume anche il significato di “risorgere”, “risvegliarsi alla vita”. In questi ultimi tempi così difficili, in cui l’umanità, già provata dal trauma della pandemia, è straziata dal dramma della guerra, Maria riapre per tutti e in particolare per voi, giovani come lei, la via della prossimità e dell’incontro. Spero, e credo fortemente, che l’esperienza che molti di voi vivranno a Lisbona nell’agosto dell’anno prossimo rappresenterà un nuovo inizio per voi giovani e – con voi – per l’umanità intera».
GMG: giovani in viaggio verso Lisbona
Noemi Tagetto, 27 anni, sta facendo il servizio civile presso la redazione di Sempre Magazine ed è partita con il gruppo della diocesi di Verona: «Siamo ospitati in una parrocchia che è nella periferia di Lisbona: per andare in centro ci mettiamo 50 minuti con il treno. Di mattina siamo qui in parrocchia e facciamo dei momenti di catechesi, poi di pomeriggio andiamo a Lisbona e possiamo aderire alle varie iniziative che sono state attivate per la GMG: ieri c’era un concerto e abbiamo ballato e cantato insieme a giovani di tutte le nazionalità. Ieri sera (2 agosto) c’è stata la festa degli italiani: c’erano tantissimi giovani e si alternavano momenti di musica e canto a momenti di testimonianze di vari personaggi famosi, tra cui anche Giusy Buscemi».
Si respira la voglia di fare amicizia e di condividere la propria esperienza di fede: «In treno abbiamo incontrato una giovane portoghese e abbiamo iniziato a scherzare con lei - racconta Noemi - le dicevamo che parlando in dialetto veneto non è poi così difficile comunicare tra noi! Ne è uscita una condivisione di fede molto bella. Ad un certo punto questa ragazza ci ha detto: “Dobbiamo tutti essere influencer di Dio!”
Sono giornate scandite da tanti incontri e da fede condivisa. È bellissimo!»
Foto di Noemi Tagetto
Foto di Noemi Tagetto
Foto di Noemi Tagetto
Foto di Noemi Tagetto
Anche la Comunità Papa Giovanni XXIII è presente alla GMG: «Tutti i giovani della Apg23 che volevano andare alla GMG si sono aggregati alle loro diocesi di appartenenza accompagnati dai loro animatori» spiega Claudia Mascherini, una dei referenti dell’Ambito Giovani della Comunità di don Benzi.
Tra le varie tappe per arrivare a Lisbona, i giovani sono passati anche da Saragoza (Spagna): «Domenica sera (30 luglio) a Saragozza in Spagna al Santuario della Madonna del Pilar abbiamo chiesto a Maria di continuare a sostenere nella gioia i cammini della Comunità e in particolare tutti i giovani che incontriamo perché abbiano coraggio nel discernimento sulle scelte di vita» dice Matteo Santini, in viaggio come accompagnatore di un gruppo di giovani.
I giovani alla veglia con Papa Francesco
«Siamo in partenza per la veglia con Papa Francesco» racconta Matteo Santini, che accompagna un gruppo di giovani della Comunità Papa Giovanni XXIII. «Dormiremo poi nella spianata e domattina celebreremo la Messa con il Papa e con il mondo intero. Qui con me ci sono alcune giovani che vivono l'esperienza missionaria in alcuni Paesi europei insieme alle loro famiglie».
«Ciao a tutti, mi chiamo Matilde, ho 19 anni e da 5 anni ci siamo trasferiti con la mia famiglia in Belgio».
«Io sono Esther, ho 16 anni e vivo da 8 anni con la mia famiglia in Francia».
«Io sono Ester, ho 17 anni, sono sorella di Matilde e anch'io vivo in Belgio da 5 anni».
«Ciao a tutti, io sono Milla, ho 18 anni e da 3 anni vivo in Spagna con la mia famiglia»
È la prima GMG che fai? (Matilde, Esther, Milla ed Ester rispondono in coro) «Sì!»
Cosa ti ha spinto a partecipare? Matilde: «Sono partita senza aspettative, mi sono buttata in questa avventura. Avevo bisogno di in esperienza profonda per riflettere su me stessa e sul mio percorso di fede.» Esther: «Mi sono fidata dei miei genitori che mi dicevano che la GMG è davvero una bella esperienza, unica e ho deciso di venire qui». Ester: «All’inizio avevo moltissimi dubbi, paura di provarci, paura di buttarmi e di affidarmi, ma alla fine ho detto: “sai che c’è? Mi spaventa così tanto ed è talmente un’esperienza grande, forse anche più grande di me, che ci provo e vedremo!” Avevo voglia di vivere esperienze nuove, conoscere persone nuove, imparare a vivere con leggerezza e affidarmi al Signore». Milla: «Io avevo voglia di incontrare gente, passare del tempo con dei miei coetanei e vivere la mia fede con loro, perché con i miei amici è più complicato. Poco fa con le altre ragazze stavamo parlando di come nei nostri Paesi (in Belgio e in Spagna), nelle nostre parrocchie, sono poche le persone che credono davvero ed è difficile viver la nostra fede. È difficile incontrare Gesù quando si è da soli. Mentre in questa GMG si vede e si sente forte quanto essere insieme tra giovani ci rafforza.»
Cosa stai vivendo in questi giorni? Matilde: «Sto vivendo questi giorni appieno, cercando di assorbire tutto come una spugna, perché ogni messa, ogni incontro, ogni testimonianza è ricchezza. In questi momenti noi giovani possiamo fare rifornimento di tanta gioia e alimentare la fede tenendola vivace e viva.» Milla: «Io avevo molta paura di partire, sarebbe stata la mia prima esperienza senza genitori e questo mi metteva tanta ansia, soprattutto perché non conoscevo la maggior parte del gruppo, avevo paura di non riuscire a essere a mio agio. L’ansia c’era sempre, una settimana prima di partire volevo mollare e dire ai miei che non ci volevo andare più. Il giorno prima di partire ero molto emozionata, ma anche spaventata, mi spaventa tanto non sapere quello che vivrò. Tutto questo è cambiato la prima sera, quando ho capito che tutti eravamo lì per lo stesso motivo e anche se non tutti parliamo la stessa lingua, ci unisce l’amore per Dio. In questi giorni sto vivendo tutt’altro di quello che mi aspettavo, c’è tanto amore nell’aria, siamo tutti felici e spensierati, è una sensazione bellissima, non si può spiegare. Si vive un insieme di emozioni che solo noi possiamo capire.» Esther: sto vivendo molto bene questi giorni, è bello essere qua e incontrare persone da tutto il mondo. Mi stupisce il fatto che è riusciamo a divertirci tutti insieme, anche non parlando la stessa lingua.
Qual è la cosa che ti ha colpito di più finora di questa esperienza? Matilde: «Quando siamo sulla spianata davanti al Papa mi sento come in una grande famiglia. Dove nessuno è escluso. Si ride, di piange e si danza tutti insieme. Ti rendi conto che davvero non si può vivere da soli e abbiamo bisogno degli altri. È impressionante vedere quanti giovani partono dal loro Paesi, diversi, lontani fra di loro, tutti per lo stesso motivo, cioè per condividere; l’amore verso Gesù, il nostro sì alla vita.» Milla: «La cosa che mi ha colpito di più è stata la quantità di giovani che hanno deciso di lasciare il loro Paese e sono partiti per incontraci tutti e vivere quest’esperienza insieme, anche il modo in cui la vivono, pieni di amore e gioia.» Esther: «Mi ha colpito la gioia travolgente che è sempre presente,la forza che si ha quando si è tutti insieme, mi piace conoscere le persone, tutti con una storia diversa, ma tutti però allo stesso tempo qui. Vedo occhi pieni di fame di amore, di verità? Sento la voglia di imparare a fidarmi, imparare a vivere con più leggerezza senza tutte le mie paranoie, voglia di rinforzare la mia fede.
Volevo smetterla di scappare dalle mie paure e schivare tutti gli ostacoli, ma affidarmi e basta.
La GMG per me è sia un percorso personale che di condivisione di pensieri, sorrisi, abbracci…».
Foto di Matteo Santini
Alcuni giovani diretti a Lisbona per la GMG hanno fatto tappa a Saragoza (Spagna), pregando nel Santuario della Madonna del Pilar
Foto di Matteo Santini
GMG Lisbona (2-6 gosto 2023)
Foto di Matteo Santini
Foto di Matteo Santini
Il rientro a casa: «Cosa mi porto a casa da questa GMG»
«Mi chiamo Giorgia, ho 19 anni, è la prima GMG che faccio. All’inizio non mi convinceva e non mi andava di partecipare perché un po’ mi spaventava il tutto, poi mi sono confrontata con la mia famiglia e con Ilaria ed ho deciso che sarebbe potuta essere una bella esperienza anche di crescita personale; spesso fare nuove esperienze aiuta a crescere e a conoscere altre realtà. Questa esperienza mi è piaciuta perché ho avuto la possibilità di conoscere nuove persone e di fare nuove cose che non avrei mai pensato di riuscire a fare, essendo partita già dicendo: “No, io non voglio fare questo, non ho voglia…”. Però poi alla fine anche la preghiera mi ha aiutato, una cosa che non pensavo mi facesse così bene. Nel mio zaino metto l’amicizia, il divertimento, la condivisione di queste due settimane e mi porto a casa un pezzo di serenità ritrovato un po’ nelle preghiere. E detto questo rifarei questa esperienza perché mi è piaciuta tanto».
«Mi chiamo Yani,vengo dalla Cina, ho 22 anni. Questa è la prima GMG. Sono venuto perché voglio conoscere il mondo, incontrare nuovi amici ed essere in grado di conoscere me stesso. Cosa ho vissuto in questi giorni? Era la prima volta che vedevo così tante persone riunirsi e mi sentivo amichevole. Anche se ero stanco ogni giorno, ero molto felice. L'impressione più profonda è quella di aver visto il Papa passarmi accanto, non più quello che vedevo in tv. Ora che la GMG è finita, torno a casa con una fede più forte. Mi porto a casa anche le piccole cose scambiate con persone di tutto il mondo e connessioni con gli amici. Anche se torno in Cina, so che non le perderò, mi piace molto la mia squadra. Grazie per questa opportunità di partecipare a GMG».
Testimonianze da Brasile, Venezuela e Zambia
Lia (Brasile): «Quello che posso dire è che sono molto felice di partecipare ancora una volta alla GMG, per poter portare altri giovani ad avere questo incontro di socializzazione e integrazione. Quello che mi porto a casa è l’impegno di continuare nell'evangelizzazione, di stare con i giovani, di capirli meglio. Ascoltando le loro testimonianze, sento quanto noi adulti ancora siamo mancanti nei confronti dei giovani, comunque sono molto felice di essere qui.»
Padre Orlando (Venezuela): «Cosa mi porto a casa da questa esperienza? La cosa importante di questo incontro è stato vedere che la Chiesa ha speranza, ha futuro e che sono i giovani che manterranno accesa la fiamma della santità e della fede in Cristo.»
Karina (Brasile): «È la mia prima volta che partecipo alla GMG e ringrazio molto di questo. È impossibile non vedere e non sentire che c'è qualcosa che cambia il nostro cuore. Venire qui e tornare a casa esattamente uguali a prima è impossibile!»
«Il mio nome è Breno, ho 26 anni e sono del progetto Arco-iris. Quello che mi porto a casa, dopo 10 anni dalla mia GMG a Rio de Janeiro, è la certezza che la Chiesa è viva e l’impegno a fare in modo che nei nostri progetti, nelle nostre comunità, nella Chiesa ci sia più spazio per i giovani e che questo spazio si propaghi sempre di più.»
«Il mio nome è Leylane, ho 42 anni e faccio parte del progetto Casa della Gioventù, sono grata perché per la seconda volta la Comunità Papa Giovanni XXIII mi ha dato la possibilità di partecipare alla GMG. Quello che mi porto a casa è la speranza di un mondo migliore, dove i giovani possano sognare, possano volere essere giovani, che la fede non si ferma qui, ma bisogna continuare con il servizio.»
«Mi chiao Clement Mwamba e vengo dallo Zambia. Faccio parte della Comunità Papa Giovanni XXIII e vorrei condividere con voi alcune riflessioni sulla GMG di Lisbona a cui ho partecipato. Prima di tutto vorrei ringraziare la Comunità Papa Giovanni XXIII perché ci ha dato questa meravigliosa occasione di partecipare alla GMG rappresentando i giovani dello Zambia. Avevo ricevuto il mandato di accompagnare alla GMG di Lisbona 4 giovani zambiani, che però purtroppo non sono riusciti a venire in Europa perché non hanno ottenuto i visti necessari per il viaggio e hanno perso questa opportunità. Io mi sono aggregato al gruppo di giovani della diocesi di Pesaro, insieme a Matteo Santini e Naide Pomponio che erano i nostri accompagnatori. Per me non era la prima volta che partecipava la GMG. Era andato a Panama nel 2019 con due ragazzi della Zambia e questa era la seconda volta che partecipavo a questo appuntamento. La GMG è un momento molto importante per i giovani e quello che mi ha motivato ancora una volta a partecipare anche quest’anno è che sento il dovere e la responsabilità di accompagnare i giovani come animatore a questo appuntamento importante. Che cosa ho vissuto in questa GMG? La partecipazione a Lisbona è stata impressionante: c’erano molte più persone rispetto a Panama. Anche le catechesi sono state importanti per aiutare i giovani a prepararsi all’incontro con il Papa. Quando abbiamo incontrato il Papa, il primo giorno lui ha iniziato il suo discorso rassicurando i giovani, si è rivolto soprattutto a quelli che hanno perso la speranza, alle persone scoraggiate, a quelli che si sentono esclusi dalla Chiesa. Papa Francesco è stato molto chiaro nel suo messaggio: ha detto che nella Chiesa c’è spazio per tutti e che ciascuno è il benvenuto. Poi il Papa ha detto ai giovani che bisogna lavorare sodo per salire sul treno e che non c’è niente di gratis, tutto ha un prezzo da pagare, solo l’amore di Gesù è gratuito. Le sue parole volevano spronare i giovani a impegnarsi duramente.
Il coinvolgimento di altre religioni in questa GMG di Lisbona a mio parere è stato un altro aspetto significativo. Nonostante i ragazzi che dovevo accompagnare alla GMG non siano potuti venire, penso che il messaggio di Papa Francesco, rivolto anche a loro, sia molto chiaro e avrà un impatto sulle loro vite».
La Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) è un evento che non solo offre un momento per pregare insieme, ma è anche un'occasione per i giovani di incontrarsi e partecipare a una vasta gamma di attività ed eventi.
Durante la GMG Lisbona 2023, ci saranno più di 100 gruppi musicali provenienti dai cinque continenti, che si esibiranno su 9 palchi, offrendo stili musicali diversi come rock, pop, rap, classica e persino folk. Inoltre ci saranno concerti di preghiera, dove la musica aiuta a pregare.
I giovani potranno seguire conferenze e seminari su testimonianze di chi segue Gesù, discorsi sulla vocazione e la missione, e conferenze sulle sfide attuali della società, della cittadinanza e del mondo professionale che i giovani devono affrontare.
E non finisce qui: mostre su temi legati all'ecologia, alle vite dei santi e di altre personalità che hanno segnato la vita della Chiesa, Fatima e molto altro ancora saranno visitabili dai pellegrini.
Durante la GMG Lisbona 2023, si potrà assistere a spettacoli teatrali, interpretati da giovani pellegrini, tra cui musical, spettacoli di danza tradizionale e contemporanea e persino di danza di strada.
Per chi vuole immergersi più intensamente nella spiritualità saranno offerti momenti di preghiera da parte di gruppi, diocesi e movimenti di vari Paesi, tra cui l'opportunità di pregare presso le reliquie di Giovanni Paolo II, l’iniziatore della GMG, e anche momenti di condivisione e di conoscenza della Chiesa. L'area sport sarà un simbolo di unità per la società, con un torneo di calcio, beach volley e sport inclusivi.
L'obiettivo principale della GMG Lisbona 2023 è quello di offrire ai pellegrini di tutto il mondo un'esperienza cristiana condivisa e un incontro tra culture attraverso un linguaggio universale: lo sport.
La GMG Lisbona 2023 non si limiterà alle strade di Lisbona, ma ci saranno anche eventi organizzati dai gruppi locali nelle città e nei paesi ospitanti, a cui tutti sono invitati. Inoltre, i Musei sono associati alla GMG Lisbona 2023 e offrono l'ingresso gratuito o a condizioni speciali ai Pellegrini e ai Volontari iscritti alla GMG Lisbona 2023.
Il programma di Papa Francesco alla GMG
Questo è il 42° viaggio internazionale di Papa Francesco, che nei suoi anni di pontificato ha visitato 60 Paesi in tutto il mondo.
Durante la GMG il pontefice farà 11 interventi pubblici: 9 discorsi e 2 omelie. Solo il primo sarà pronunciato in italiano, gli altri in spagnolo, per raggiungere un pubblico più vasto.
Ecco i vari appuntamenti in agenda per Papa Francesco durante la GMG dal 2 al 6 agosto:
Mercoledì 2 agosto 2023 Mattina:
Ore 07,50 Papa Francesco parte da Fiumicino e arriva a Lisbona per le 10 (ora locale, che è un’ora indietro rispetto all’Italia)
Incontro con il presidente della repubblica Marcelo Rebelo de Sousa
Incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico
Pomeriggio:
presso la nunziatura apostolica si incontrerà con il presidente dell’Assemblea della Repubblica e il primo ministro
presso il monastero dos Jeronimos, verrà accolto dal patriarca di Lisbona e celebrerà i Vespri con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati
Giovedì 3 agosto 2023 Mattina:
Incontro con gli studenti nel piazzale antistante l’Universidade Catòlica Portuguesa con la benedizione della prima pietra di un nuovo campus universitario “Campus Veritatis”.
Nella Cascais saluto ai giovani di Scholas Occurentes: il Papa ascolterà le testimonianze di giovani di differenti religioni, firmerà un drappo artistico lungo tre chilometri, assisterà assieme ad altri leader religiosi alla piantumazione di un ulivo della pace.
Pomeriggio:
Rientro a Lisbona: nel parco Edoardo VII, enorme area verde di 25 ettari, avrà luogo la cerimonia di accoglienza della Gmg.
Venerdì 4 agosto 2023 Mattina:
Nel Giardino Vasco da Gama a Belèm il Pontefice impartirà ad alcuni giovani il sacramento della Riconciliazione.
Presso il Centro parrocchiale “da Serafina” ci sarà l’incontro con i rappresentanti di alcuni centri di assistenza e di carità.
Pomeriggio:
Con 10 giovani di diverse nazionalità nella nunziatura apostolica, Papa Francesco, giungerà in auto aperta al parco Edoardo VII per presiedere la Via Crucis con i giovani.
Sabato 5 agosto 2023 Mattina:
Visita al Santuario della Madonna di Fatima dove il pontefice giungerà in elicottero, pronuncerà un discorso e reciterà la preghiera del Rosario con i giovani malati donando una coroncina d’oro alla Vergine.
Pomeriggio:
Alle 18 ci sarà l’incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù presso il Colégio de S. João de Brito
Alle 20.45 il Papa presiederà la veglia con i giovani nel Parco Tejo: Incontro, Alzarsi e Partire sono i temi su cui verteranno i canti e le preghiere dei giovani.
Domenica 6 agosto 2023 Mattina:
Al Parco Tejo il Papa celebrerà la Santa Messa conclusiva della Gmg, al termine della quale ci sarà la consegna della croce ad alcuni giovani e l’annuncio della sede della prossima Gmg internazionale.
Pomeriggio:
Incontro con i volontari della GMG.
La cerimonia di congedo sarà alla base aerea di Figo Maduro; il ritorno in Vaticano è previsto con partenza alle 18.15 e arrivo a Fiumicino alle 22.15.