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28 Luglio 2024

Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

La IV edizione si intitola "Nella vecchiaia non abbandonarmi"
Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani
Papa Francesco ci ricorda: «All'atteggiamento egoistico che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire "non ti abbandonerò!"».
Domenica 28 luglio si festeggia la IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, una celebrazione voluta da Papa Francesco per ricordare il loro valore e l’importanza del legame tra giovani ed anziani. Il tema di quest’anno è “Nella vecchiaia non abbandonarmi” e rappresenta una denuncia contro la solitudine e l’emarginazione che troppi anziani sono costretti a vivere. Il 25 aprile il papa ha annunciato la giornata di commemorazione lasciando un incoraggiamento e un messaggio di solidarietà. Egli dice che Dio «Non scarta alcuna pietra, anzi, le più “vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale», e conclude il discorso dicendo: «All’atteggiamento egoistico che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire “non ti abbandonerò!”».
Il messaggio del papa è importante, perché oggi tra gli anziani c’è troppa solitudine. L’Ansa riporta una stima preoccupante: entro 20 anni ci saranno 6 milioni di anziani over-65 soli e a rischio di isolamento. Per affrontare queste situazioni di sofferenza e marginalità, è nato nel 1995 il progetto Servizio Anziani, della Comunità Papa Giovanni XXIII. Nel Bilancio Sociale della Comunità, si legge che alla base di tale servizio c’è l’idea «che la famiglia è la migliore terapia, l'anziano ritorna nonno riscoprendo la sua ricchezza e unicità».

Storie di accoglienza

Sara e Roberto, responsabili di una casa famiglia, ci raccontano dei loro genitori anziani. «L'isolamento vissuto durante la pandemia ha accentuato tante fragilità, sicuramente legate alla solitudine, che ci hanno interrogato parecchio» dicono, aggiungendo che «è giusto dare dignità a queste persone che nella loro anzianità e problematicità continuano sempre a essere persone portatrici di una grande testimonianza d’amore e di vita». Decidono quindi di accoglierli nella loro casa famiglia, trasformando questa difficoltà in una storia di anziani che, grazie alla famiglia e alla condivisione, ritrovano la serenità e sconfiggono la solitudine. Sara e Roberto concludono il racconto con un messaggio: «Vincere la cultura dello scarto e non abbandonare i nostri anziani, come ci invita fare Papa Francesco, è una scommessa vincente per tutti».

Un anziano accolto in una casa famiglia, durante una giornata al mare
 
Anche Salvatore, membro della Comunità Papa Giovanni XXIII, ci racconta la storia della madre Luisa, colpita dalla depressione in seguito alla perdita del marito durante la pandemia. Questo momento difficile e la sua solitudine sono stati alleviati dalla decisone di trasferirsi in una struttura di accoglienza, vicino ad Imola. Salvatore racconta che «Inizialmente non è stato facile farla uscire da quel tunnel oscuro. Ma con il tempo, insieme ai tanti ospiti della casa lei ha iniziato a rivedere la luce della vita, ha scoperto la bellezza della condivisione e degli ultimi, cercando di donarsi a loro come una nonna. Non farla sentire sola è stata una carta vincente!». La sua riflessione finale sul motto della Giornata del 28 luglio è che si rivela «una grande verità e la vicinanza diventa una medicina molto potente!».
 
I membri di una casa famiglia in provincia di Frosinone ricordano la loro nonna Francesca, non di sangue ma di cuore, che con la sua presenza amorevole «ha arricchito le nostre vite per oltre dieci anni. La sua dedizione e il suo affetto l'hanno resa una vera nonna per tutti noi. Vissuta fino all'incredibile età di 101 anni, la sua lunga esistenza è stata un esempio di umiltà, fede e amore incondizionato.» Ci ricordano come gli anziani e i nonni possano essere fonte di affetto e unità, ci raccontano infatti che «ogni persona che varcava la soglia di casa nostra, grande o piccola, si sentiva immediatamente accolto e amato. La sua capacità di far sentire speciali e benvoluti tutti quelli che incontrava era davvero un dono meraviglioso.». La presenza di Francesca nella casa famiglia ha rappresentato una gioia per tutti i membri, che in occasione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani la ricordano così: «la sua vita è stata una testimonianza di come l'amore e la fede possano trasformare le persone e le relazioni, creando legami indissolubili e generando un senso di appartenenza che va oltre il sangue. […] Una donna umile e straordinaria che ha fatto della nostra famiglia un luogo di amore e di serenità. La sua luce continua a brillare nei nostri cuori, guidandoci e ispirandoci ogni giorno».

Queste storie sono testimonianza di cosa ci dona l'incontro delle generazioni. In occasione di questa Giornata celebriamo i nonni e gli anziani, che sono fonte d'amore e richezza, impegnandoci a sconfiggere la loro solitudine.