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14 Giugno 2024

Giovani e voto: un'Europa tra nazionalismo e ambientalismo

I giovani europei scelgono l'estrema destra, ma l'Italia va controcorrente
Giovani e voto: un'Europa tra nazionalismo e ambientalismo
Foto di Rawf8 - stock.adobe.com
Le elezioni europee che si sono tenute a giugno in Europa hanno fornito alcuni dati interessanti sulle tendenze dei giovani italiani e di altri Stati europei.
È stata molto bassa l’affluenza alle elezioni europee del 2024. La media europea si aggira attorno al 51%, con l’Italia che presenta tre punti in meno (Ansa). Il sito web del Parlamento Europeo fornisce i risultati delle elezioni: il gruppo politico PPE (Gruppo del Partito Popolare Europeo), di posizione centro-destra, ha ottenuto ben 186 seggi su 720. A questo gruppo aderisce il partito italiano Forza Italia. Subito dopo si colloca il gruppo S&D (Alleanza progressista di Socialisti e Democratici) che ha ottenuto 135 seggi ed è schierato a centro-sinistra. Il partito italiano che ne fa parte è il PD (Partito Democratico). Nonostante la maggioranza dei votanti abbia posto fiducia in partiti più o meno centristi – con preferenza per il centro-destra – è notabile che in alcuni Paesi si è verificato un aumento degli estremismi, dimostrando che viviamo in un’Europa che tende a polarizzarsi, anche se lentamente. Infatti, i partiti di centro cedono ad ogni elezione sempre più seggi all’estrema destra. Ad esempio, più di 32 seggi sono stati guadagnati da candidati NI (Non Iscritti a gruppi politici) che si identificano con ideali di estrema destra. Ciò che stupisce è che i dati che rappresentano questo fenomeno riguardano molto i giovani.

I giovani europei: sondaggi e preferenze

Il Dipartimento degli Affari Esteri, a maggio 2024, ha pubblicato un eurobarometro riguardo le elezioni di giugno, i cui dati sono stati raccolti con un’indagine sui giovani. Il 64% ha dichiarato di voler votare, dimostrando che una buona percentuale di giovani europei è interessata alla politica. Tuttavia, i sondaggi svolti in Europa e riportati da diversi giornali (come Open, Linkiesta ed Euronews) riguardo le preferenze dei giovani hanno dimostrato una significativa svolta verso il nazionalismo e conservativismo e soprattutto una preoccupante perdita di interesse verso la protezione dell’ambiente e l’inclusione di immigrati. Questi risultati, seppur derivati da sondaggi, non fanno altro che confermare l’andamento già visto nelle varie elezioni amministrative nei Paesi d’Europa. Sono interessati soprattutto gli Stati del Nord Europa, la Germania, la Francia e la Romania. In Germania, ad esempio, una tabella di exit poll pubblicata da Ard (primo canale tedesco) mostra che rispetto al 2019 il 12% in più dei giovani ha votato per l’estrema destra, cioè il partito AfD (Alternativa per la Germania) contro l’immigrazione che è stato espulso dal gruppo europeo ID per le controverse dichiarazioni sul neonazismo. In Francia invece, il partito di estrema destra Rassemblement National, guidato dal 30enne Bardella, ha ottenuto il 32% dei voti tra i giovani (Institut D’études Opinion Et Marketing En France Et À L’international). Infine, secondo uno studio dell’Istituto IRES, in Romania, dove hanno trionfato i candidati di estrema destra, tra i giovani il 76% non ha fiducia nella democrazia romena.
Tutti questi esempi portano a credere che i giovani in Europa siano sempre più disillusi e si affidino sempre più a partiti populisti e nazionalisti, con al primo posto l’avversione per gli immigrati e le politiche green. Interessante è lo studio del Financial Times sulle differenze di genere nel voto dei giovani: i ragazzi tendono a destra mentre le ragazze preferiscono partiti di sinistra, soprattutto per la protezione dell'ambiente e le questioni di genere.

I giovani in Italia

Nonostante l’andamento europeo si spinga verso l’estrema destra, i dati in Italia ci mostrano che i nostri giovani hanno una visione diversa dell’Europa. Un’Europa verde e inclusiva. Per la prima volta, gli studenti fuori sede hanno potuto votare fuori dal comune e regione di residenza. Nonostante le numerose difficoltà riportate a causa di burocrazie lente e tempistiche brevi, più di 17mila studenti fuori sede hanno votato in un seggio separato nel capoluogo della regione di domicilio.
Il seggio separato ha permesso di analizzare i voti di questa parte di popolazione e il risultato dimostra una tendenza opposta rispetto ai risultati nazionali. Il 40% ha votato per l’Alleanza Verdi-Sinistra, il 25% per il PD.
Ma non sono solo gli studenti fuorisede ad avere queste preferenze: secondo i dati di YouTrend per SkyTg24, tra i giovani nella fascia 18-29 anni il partito più votato è il PD, a seguire il Movimento 5 Stelle (17%) e Alleanza Verdi-Sinistra (16%).
Da queste analisi sembra che i giovani italiani abbiano in mente un’idea di Europa e di Italia diversa dalle tendenze delle generazioni precedenti e dai giovani degli altri Paesi, sviluppando un interesse maggiore per le questioni ambientali e la protezione dei diritti umani. I dati dell’Italia a confronto con quelli europei mostrano una crescente polarizzazione nei giovani europei: si allontanano dalle politiche centriste e maturano ideali forti riguardo determinate tematiche, da una o l’altra direzione.