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31 Agosto 2024
Ultima modifica: 31 Agosto 2024 ore 13:21

I coniugi Fadda ricevono il Premio Bontà 2024

Hanno dedicato la loro vita ad aiutare i più vulnerabili, ma sottolineano: «Questo premio non è per noi due, ma per tutte le famiglie e case famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII».
I coniugi Fadda ricevono il Premio Bontà 2024
Una famiglia per gli altri: Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, e sua moglie Carla sono stati insigniti del "Premio Internazionale della Bontà 2024". La cerimonia di premiazione, che si svolgerà il 31 agosto a Treviso, sottolinea l'importanza dell'accoglienza e della solidarietà nella vita quotidiana.
Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, e sua moglie Carla Daviso sono tra i vincitori del “Premio internazionale della bontà 2024”. La cerimonia di consegna si terrà sabato 31 agosto, a partire dalle ore 20.30, nella Chiesa di San Nicolò a Treviso. Il Premio Internazionale della Bontà, giunto alla sua ventiquattresima edizione, mira ad esaltare l’amore che ha contraddistintola vita e le opere delle persone selezionate dalla Commissione perché si sono messe in evidenza per il loro impegno umano, sociale e di testimonianza.

Queste le motivazioni della premiazione: «Matteo Fadda, sposato con Carla Daviso e padre di 4 figli, fa parte della Comunità “Papa Giovanni XXIII” dal 2005. È cresciuto nella città di Torino, in una famiglia numerosa con altri tre fratelli: l’incontro con don Oreste Benzi, che considera un grande testimone di fede vissuta, non ha fatto altro che confermare le scelte di apertura alla vita che lui e la moglie stavano meditando. Matteo e Carla si sposano nel 1999, l’amore in parrocchia dove frequentavano lo stesso gruppo prima come "animati" e poi come “animatori”. Durante il loro percorso di coppia, maturano l’idea che una vita insieme fatta di lavoro, figli, vacanze, hobby e volontariato per loro non è sufficiente. Si aprono così all'accoglienza di bambini in affido e di persone senza famiglia, diventando famiglia aperta della Comunità Papa Giovanni XXIII a San Giorgio Canavese (TO), dove tutt’oggi vivono».

Matteo Fadda è presidente della Comunità di don Benzi dal maggio dello scorso anno. «Carla ed io non pensiamo di essere stati scelti perché siamo buoni, non avremmo accettato.  - commenta Fadda - Riteniamo che questo premio sia destinato alle mamme e ai papà della Comunità Papa Giovanni XXIII che cercano di vivere il Vangelo condividendo la propria vita e aprendo la propria famiglia a chi non ha famiglia, a coloro che la nostra società mette da parte, scarta. La bontà è una meta che vorremmo raggiungere ma siamo ancora lontani e in cammino. Invece se guardiamo a tutta la nostra Comunità possiamo dire che c’è profumo di santità, la santità feriale, umile, che non fa rumore ma che da molto frutto. Questo premio non è per noi due, ma per tutte le famiglie e case famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII». 

La manifestazione è arricchita dalla partecipazione di Autorità cittadine e nazionali, delle Rappresentanze delle Forze di Polizia civili e militari, da Vincent Tummino, ex Vigile del Fuoco di New York e Presidente della International Columbia Association.
«Un evento dal suggestivo sapore simbolico e dalla forte valenza civica che ci riempie di orgoglio - fa sapere il Comitato Organizzatore dell’evento, realizzato ogni anno dall’Associazione di volontariato “Comitato della Croce”, con la collaborazione dell’Associazione Fervicredo e del Sindacato Fsp Polizia di Stato -, che trova lustro in un’iniziativa improntata al riconoscimento dovuto a coloro i quali si sono amorevolmente spesi nell’interesse degli altri, traducendo in gesti concreti quello spirito di solidarietà indispensabile per una convivenza pacifica, armonica e giusta». 

Gli altri vincitori del Premio Bontà 2024

Il Premio Bontà 2024, oltre ai coniugi Fadda, è stato assegnato anche ad altre persone:
  • Eleonora Lorenzato (Milano), che ha deciso di essere una cantante di strada nonostante la notorietà; padre Angelo Del Favero (Trento), ex medico che nel 1985 ha abbracciato la vita religiosa donando tutti i suoi avere al Centro di Aiuto alla Vita da lui fondato;
  • Simona Da Monte (Como), per la costanza con cui ha portato avanti le attività umane e sociali nonostante le difficoltà personali;
  • Gianpietro Ghidini (Brescia) che ha creato la Fondazione Ema Pesciolinorosso con la quale ha portato la propria testimonianza in giro per l'Italia, dopo la tragica scomparsa del figlio adolescente.
Oltre ai "Vincitori del Premio Bontà", saranno consegnati dei riconoscimenti speciali a:
  • Alessandra Accardo (Napoli), prima vittima e poi testimone di un coraggioso messaggio di denuncia rivolto a tutte le donne che subiscono abusi e violenze;
  • Giovanni Bombardieri, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, che si è occupato di inchieste di `ndrangheta e per la grande competenza in materia di terrorismo;
  • Natalino Domenico Manno, prefetto di Pordenone e uomo di grandi valori umani e sociali, espressi con semplicità e determinazione nel suo ruolo istituzionale;
  • Antonio Pignataro (Roma), investigatore dello Stato e uomo al servizio del prossimo quale esempio di altruismo e generosità;
  • Tiziana Ronzio (Roma) per l'enorme coraggio di una donna al servizio della comunità, contro lo spaccio di droga e a tutta l'attività criminale ad esso collegata.