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Relativamente alla Legge di Bilancio 2019, approvata a fine anno 2018, chiedo alcune delucidazioni in merito alle misure dedicate alle persone con disabilità. In particolare quali fondi siano previsti.
Nella Legge di Bilancio 2019 diverse norme riguardano le persone con disabilità, in particolare con riferimento ai Decreti Legislativi già approvati in attuazione della Legge denominata “buona scuola”. Relativamente alla tematica “Scuola, formazione e inclusione” la Legge rimanda al 1° settembre 2019 l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 66/2017 riguardante “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”. Un Decreto che introdurrà numerose novità operative. Sarà infatti necessario stilare il Profilo di Funzionamento che definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica, redatto con la collaborazione dei genitori e un rappresentante dell’amministrazione scolastica. Altre novità riguardano le modalità per l’elaborazione dei Piani educativi individualizzati, la costituzione di diversi referenti operativi quali il Gruppo territoriale per l’inclusione (GIT), la costituzione del Gruppo di lavoro interistituzionale regionale (GLIR).
Cambiano i requisiti di accesso ai concorsi per insegnante di sostegno: sarà richiesto “il superamento dei percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità di cui al regolamento adottato ex Legge 24 dicembre 2007, n. 244”. Dunque potrà accedere solo chi ha seguito percorsi di specializzazione. Altra novità risponde ad un’istanza proveniente dalle associazioni delle persone con disabilità: chi ottiene il posto di insegnante di sostegno “è tenuto a rimanere nella predetta istituzione scolastica, nel medesimo tipo di posto e classe di concorso, per almeno altri quattro anni”.
La legge di bilancio affronta anche la questione delle funzioni di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale (AEC) degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali (art. 13, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104), annosa questione che risale alla soppressione delle province.
Sensibilmente ridotta, invece, la previsione di spesa, rispetto alla precedente Legge di bilancio, per gli interventi di integrazione scolastica degli studenti con bisogni educativi speciali, incluse le spese del personale di sostegno.
In arrivo un fondo per i sordi
Sono diversi i Fondi dedicati alle persone disabilità rinvenuti nella Legge di Bilancio 2019: Fondo non autosufficienze, Fondo per il “dopo di noi”, Fondo per i caregiver familiari, Fondo inclusione delle persone sorde e con ipoacusia, Fondo per l’accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità. Vediamone alcuni. Il Fondo per i Caregiver famigliari (finalizzato a sostenere “gli interventi legislativi per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del prestatore di cure familiare”) è stato incrementato: la complessiva dotazione del Fondo sarà di 25 milioni nel 2019 e 2020. Il Fondo per il “dopo di noi” viene riportato, per il 2019, alla cifra originale, quindi 56,1 milioni di euro. Il Fondo inclusione delle persone sorde e con ipoacusia viene istituito dal comma 456 dell’art. 1: la definizione e le modalità per l’impiego delle relative risorse è demandata però ad un decreto del Ministro delegato per le politiche della famiglia e delle disabilità, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali.