In occasione di questa giornata, esce l'e-book del libro "La matematica dell'amore" di Luca Fortunato, che racconta la storia di tanti poveri da lui incontrati nelle periferie esistenziali della nostra società. Voluta fortemente da Papa Francesco, la giornata mondiale dei poveri è una ricorrenza per sensibilizzare tutti i cristiani all'ascolto del grido dei poveri e dei sofferenti. Il tema di quest'anno è: «Gesù Cristo si è fatto povero per voi».
Questo sarà il sesto anno in cui si celebra la Giornata mondiale dei poveri. Verrà celebrata il 13 novembre, giorno in cui alle ore 10 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco presiederà la S. Messa con la partecipazione privilegiata delle persone povere ed emarginate.
Il tema della giornata 2022 è “Gesù Cristo si è fatto povero per voi” e il Papa scrive nel suo messaggio: «Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche e si mette in pratica la fede attraverso il coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno».
Parole che richiamano la responsabilità di ciascuno perché – continua il Papa - «Non è l’attivismo che salva, ma l’attenzione sincera e generosa che permette di avvicinarsi a un povero come a un fratello che tende la mano perché io mi riscuota dal torpore in cui sono caduto».
E le 10 lettere raccolte nel libro La matematica dell’amore raccontano proprio questa prossimità al povero e hanno la capacità di riscuotere dal torpore che a volte ci avvolge.
Foto di Gianluca Cornacchia
La matematica dell’amore: un libro che parla del miracolo del povero
L’autore del libro è Luca Fortunato, responsabile della Capanna di Betlemme a Chieti, struttura che accoglie i senza fissa dimora e altre persone disagiate. Luca (che qui ha raccontato la sua storia) ha scelto di spendere la sua vita proprio con i poveri, con chi è disprezzato e scartato dalla società.
Nel suo libro ci sono almeno quattro miracoli, come scrive nella prefazione mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto: «il primo è il miracolo del povero, che avviene quando ti accorgi che dando al povero è lui che dà immensamente di più a te, che gli rivolgi attenzione, lo rispetti, lo accogli, lo accompagni, lo ami. Il secondo miracolo è quello dei giovani, che sanno trasgredire i confini e quando hanno il coraggio di farlo nel bene sovvertono gli schemi, vincono le paure, abbattono i recinti e suscitano incontri inattesi e meravigliosi fra donne e uomini liberi, chiamati a vita nuova. Il terzo miracolo è quello dell’amore: non solo perché se metti amore dove non c’è amore troverai infinitamente amore, ma anche perché dove arriva amore nasce la gioia di ricevere e di dare, la beatitudine di chi scopre occhi nuovi e vede quello che non vedeva, e crea quello che prima non c’era. “Ubi amor ibi oculus”, dicevano gli antichi saggi della fede: dove c’è amore, lì c’è l’occhio che vede, che accarezza, che sana. Infine, c’è il miracolo più grande, anzi la fonte dei miracoli: Dio, il Dio che in Gesù Cristo si è fatto povero coi poveri, per renderci tutti ricchi della Sua Misericordia, del Suo perdono, della vita nuova che Lui solo sa dare. Gli incontri narrati da Luca, da lui vissuti in prima persona alla scuola e sull’esempio di don Benzi, sono questi miracoli in cui il Figlio eterno fatto uomo per noi viene a visitarci, a liberarci, a salvarci».
Il tema della giornata mondiale dei poveri 2022 è proprio questo: «Gesù Cristo si è fatto povero per voi» e in questa occasione esce l’e-book de La matematica dell’amore.
