La missione italiana, guidata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dalla ministra dell'Università Anna Maria Bernini, ha portato oltre 100 tonnellate di aiuti alimentari e sanitari nella striscia. Questi aiuti sono stati consegnati al Programma Alimentare Mondiale (PAM) insieme a 15 camion. Inoltre, quattordici bambini palestinesi, principalmente pazienti oncologici, saranno trasferiti in Italia per ricevere cure mediche.
I bambini, accompagnati dai loro familiari, saranno distribuiti tra gli ospedali di Pisa, Milano, Roma e Torino. Questo intervento fa parte del progetto "Food for Gaza", recentemente ampliato per includere anche l'università. La missione è stata ufficializzata ad Ashdod, un porto vicino a Gaza, e rappresenta un segnale di sostegno alla tregua in corso nella regione.
La situazione a Gaza rimane critica, con un alto numero di vittime e infrastrutture sanitarie gravemente danneggiate. Secondo Medici Senza Frontiere, solo un terzo delle strutture sanitarie originarie è parzialmente funzionante. L'accesso agli aiuti umanitari è limitato al valico di Rafah, e la popolazione locale si aggrappa a questa speranza per sopravvivere.
Don Aldo Buonaiuto, presente all'aeroporto, ha sottolineato l'importanza dell'intervento italiano: «Come Comunità Papa Giovanni XXIII, siamo da oltre trent'anni con l'Operazione Colomba in Israele e in Palestina, mettendo tanti giovani che vanno in questi luoghi, mettendo la propria vita accanto a quella dei più fragili. E così, seguendo gli insegnamenti del nostro fondatore Don Oreste Benzi, abbiamo osato chiedere al Ministro degli Esteri di soccorrere questi bambini gravissimi con problemi oncologici e di leucemia».
La prossima settimana, il presidente egiziano al Sisi e il re giordano si recheranno a Washington per discutere ulteriormente la questione palestinese e scongiurare il trasferimento dei palestinesi. Gli Accordi di Abramo e la normalizzazione con Israele rimangono al centro delle discussioni regionali, mentre la tensione in Cisgiordania continua a crescere.