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«Quando sono in difficoltà, alzo gli occhi al cielo e mi rivolgo a Dio e a don Oreste. Il mio cuore allora si calma e ritrovo la forza di dare il meglio di me ai giovani con cui condivido la vita»
Medina è una piccola città di quasi 23mila abitanti. Sorge lungo la “BR 116”, una delle principali arterie di trasporto che collega il Brasile da nord a sud.
«Io sono nato e cresciuto qui – esordisce Rafael –, la nostra realtà ha sempre accolto tanti immigrati, ma oggi offre poche opportunità di studio e lavoro. La vicinanza con la BR116 porta con sé anche tante problematiche sociali, come il traffico di droga, l’avvicinamento degli adolescenti alle attività criminali e l’abbandono scolastico».
Il presente è difficile e il futuro incerto, soprattutto per i più giovani.
«Con poche prospettive è facile perdere di vista la strada giusta – ammette Rafael – ecco perché al centro Arco Íris della Comunità offriamo alternative, insegnando i valori che contano davvero nella vita».
Il centro che accoglie i giovani
Oggi il centro accoglie 140 famiglie e 285 bambini e giovani che frequentano tre volte a settimana. Diversi i corsi educativi e ricreativi offerti: danza, jiu-jitsu, capoeira, karatè, circo, trecce e acconciature, casina della cultura per i più piccoli e ginnastica aerobica per le mamme.
«Al di là delle difficoltà oggettive che ci sono nel nostro territorio – racconta Rafael – cerchiamo di rendere i giovani protagonisti della loro storia e li aiutiamo a perseguire i loro sogni. Garantiamo anche un’alimentazione di qualità, che a casa spesso non hanno a causa delle difficoltà economiche delle famiglie d’origine».
Un lavoro a tutto tondo, mirato a fornire risposte personalizzate a seconda dei bisogni individuali.
«A volte è davvero difficile – confessa Rafael – come nel caso di Júlia, una ragazzina di 12 anni che è arrivata con gravi problemi psicologici. Si autopuniva e piangeva tanto, la famiglia non sapeva più come fare. Noi l’abbiamo ascoltata, indirizzata a un accompagnamento psicologico e inserita gradualmente nelle nostre attività».
Oggi Júlia sorride di nuovo.
«Storie come la sua mi spronano a fare sempre del mio meglio – conclude Rafael –. L’incontro con don Oreste ha cambiato il mio modo di essere e di vedere gli altri ed è giusto che io metta me stesso al servizio di chi incontro sul mio cammino».
Rafael Ribeiro Soares nasce 37 anni fa nella città di Medina, in Brasile. Sposato con Daphne, è padre di tre figli, Briza, Kaleo e Ilan, che oggi vive nella luce. Si avvicina ad APG23 grazie a due rapidi incontri con don Oreste: il suo sorriso, la sua serenità e la sua semplicità gli cambiano la vita. Membro di Comunità dal 2019, è educatore al centro Arco Íris per giovani esposti ai rischi della strada.
Aiutateci ad avviare delle piccole attività
La principale sfida per i giovani di Medina è la mancanza di lavoro. Dopo aver ascoltato i loro desideri, il centro Arco Íris ha pensato di avviare un corso di formazione professionale per disegnatori di sopracciglia, figura molto richiesta in Brasile, dove la cura della persona ha un ruolo fondamentale nelle relazioni sociali. Con 500 Euro è possibile organizzare un corso intensivo per 15 ragazzi coprendo il costo dell’insegnante, dei certificati finali e dei materiali necessari per l’avvio di piccole attività. Grazie per quanto potrete fare, darete a questi giovani un’opportunità!
Per contribuire:
Codice Iban: IT04 X030 6909 6061 0000 0008 036
Intestato a Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII - Attività ONLUS
Causale: Corso formazione Brasile