Violette Nshimirimana nasce in Burundi nel 1986. Terminati gli studi da sarta, nel 2015 incontra lAPG23 e intraprende il percorso di verifica vocazionale per diventarne membro, presentando formale richiesta di ammissione a ottobre 2018. Da marzo 2018 gestisce una casa famiglia a Nairobi, in Kenya.
Un incontro in parrocchia con Digne e don Pascal, i primi due membri di APG23 in Burundi: è nato così il percorso di Violette in Comunità, la sua nuova vita. Era il 2015 e lei era una giovane ragazza in cerca di lavoro come sarta che, nel frattempo, aiutava la famiglia nei campi.
«La testimonianza di Digne e don Pascal mi ha profondamente colpita», esordisce Violette. «Per un paio di mesi li ho sentiti per telefono, poi ho accettato il loro invito a sperimentare la condivisione diretta nella casa famiglia di Bujumbura».
Un’esperienza forte, grazie alla quale ha deciso di lasciare tutto per prendersi cura dei bambini accolti, piccoli senza famiglia che avevano vissuto il trauma dell’abbandono.
«Volevo aiutarli a crescere», continua, «In poco tempo mi sono inserita nella vita di casa. Al mattino li accompagnavo a scuola, poi aiutavo nelle pulizie e nell’organizzazione domestica. Al pomeriggio li seguivo nei compiti».
Una vita semplice ma bella quella di mamma di casa famiglia, che da marzo 2018 Violette sta proseguendo in Kenya.
«La Comunità aveva bisogno a Nairobi e così sono partita. I primi tempi non sono stati facili, soprattutto perché non conoscevo la lingua. Poi però ho frequentato un corso di kiswahili e ora sono felice perché riesco finalmente a comunicare con i bambini che mi sono stati affidati. Mi mancano ancora un po’ i ritmi più tranquilli del mio paese, ma pian piano mi sto ambientando e sono davvero grata per la vita che sto conducendo».
Attiviamoci per comprare una macchina da cucire per Violette
A Nairobi Violette si prende cura di 6 bambini, tutti accolti in casa famiglia non tanto per problemi economici quanto per situazioni familiari difficili. Diversi genitori hanno infatti una dipendenza dall’alcol, altri non dispongono delle capacità necessarie per seguirli in modo adeguato.
Per questi piccoli Violette è diventata una mamma, una figura di riferimento che li cresce nella quotidianità, giorno dopo giorno.
Quando le si chiede se abbia bisogno di qualcosa, la sua risposta è una macchina da cucire, per confezionare abiti per i suoi figli e non dimenticare quanto studiato. Aiutiamola a realizzare questo suo sogno!
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