Il 19 agosto di quest'anno avrebbe compiuto 63 anni. Ma il 2 maggio del 1984, la sua vita è stata interrotta contro la sua volontà.
Quel giorno, Sandra Sabattini, aveva 22 anni. Tutto si è fermato allora, ed è rimasta giovane per sempre. Di questa ragazza riminese, discepola spirituale di don Oreste Benzi, che la Chiesa ha proclamato beata il 24 ottobre del 2021 in seguito al riconoscimento del miracolo di guarigione di Stefano Vitali, rimangono le sue parole fresche, gioiose e piene d'amore per quel Gesù che aveva capito essere il suo compagno di viaggio.
Parole, riflessioni, documenti ritrovati dopo la sua morte tra le pagine dei suoi libri, nelle sue vecchie agende, bigliettini scritti e mai spediti, un tesoro da cui attingere che è stato raccolto ne Il Diario di Sandra, Sempre Editore, ultima edizione 2024.
Come ogni anno, la studentessa di Medicina la cui memoria liturgica cade il 4 maggio, verrà ricordata nel giorno del suo compleanno con una Messa celebrata lunedì 19 agosto alle ore 18.30, presso la Chiesa di San Girolamo, luogo particolarmente importante per la sua formazione personale e spirituale. La Beata, infatti, ha vissuto con tutta la famiglia per 16 anni nella canonica della parrocchia di San Girolamo, dove lo zio don Giuseppe Bonini era parroco.
«Un'occasione – racconta Geppi Santamato del gruppo “Amiche di Sandra” che ha il compito di portare avanti la sua memoria – per ritrovarsi assieme tra chi l’ha conosciuta, ma non solo. Un momento di festa, carico di gioia perché Sandra la sentiamo presente e amiamo ricordarla come si fa con gli amici, in famiglia tutti insieme».
Sandra Sabattini, apparentemente, era una ragazza come tante, ma quello che traspare dai racconti di chi l’ha conosciuta è che sapeva vivere il quotidiano in maniera straordinaria, con profondità e passione.
Geppi Santamato ricorda: «Mi porto sempre nel cuore la sua freschezza, la sua capacità di infondere gioia e speranza; quella leggerezza nell’affrontare la vita che non è superficialità. Quando noi amiche di Sandra testimoniamo ai giovani la sua figura, non ne parliamo mai al passato ma al presente, non ne parliamo mai con tristezza ma con vivacità e gratitudine per il dono che ci ha fatto nel percorrere un pezzettino di strada insieme».
La Chiesa di San Girolamo a Rimini, dove verrà celebrata la Messa di compleanno, ospita un'urna sepolcrale ed un bassorilievo celebrativo dedicato a Sandra Sabattini, oltre ad una mostra permanente che illustra la vita della Beata, in cui viene presentata la sua figura, le tappe fondamentali della sua vita, i luoghi, il miracolo che l’ha portata alla beatificazione, il diario e una biografia.
Qui è custodita anche l’unica reliquia della Beata ex corporis di Sandra, un suo capello raccolto dal fidanzato Guido Rossi sul letto di morte. Del suo corpo, inspiegabilmente, durante l’esumazione per la “ricognizione canonica” avvenuta il 22 aprile 2009 al cimitero di Sant’Andrea in Casale dove è stata sepolta per 25 anni, non è stato ritrovato nulla.
Per il parroco di San Girolamo don Roberto Battaglia, che celebrerà la Messa nell'anniversario della nascita di Sandra, questo momento è un lasciarsi sorprendere dalla chiamata alla santità «che è la chiamata a quella pienezza di umanità che lei stessa ci ha testimoniato come possibile, qui, nel nostro tempo e nella nostra terra. Ci siamo perché voluti e amati da Colui che vuole il compimento della nostra umanità: “La gloria di Dio è l’uomo vivente” (S. Ireneo).»
Sandra non è una ragazza del passato, ma continua a scaldare e infiammare i cuori di molti con la sua vita e attraverso il suo testamento spirituale.
«Ci indica una strada semplice – sottolinea don Roberto -: lei è stata afferrata da Cristo attraverso don Oreste Benzi e ha vissuto fino in fondo la proposta cristiana nell'Associazione Papa Giovanni XXIII. Il rapporto con Cristo è sempre attraverso una carne, una presenza umana che ti attrae: oggi come duemila anni fa il metodo (la strada) è una presenza umana, qualcuno con cui puoi mangiare e bere. In Sandra non domina “il fare”, ma l’innamoramento per Cristo, dal quale nasce una operosità instancabile proprio in quanto fiorisce non da un attivismo ma da un amore per una Persona reale. La Chiesa vive di questo innamoramento per Gesù, la Chiesa è lo sguardo di Cristo appassionato alla nostra umanità, assetato della sete di chi incontra. Si tratta di un’esperienza che si comunica per un contagio, da persona a persona, attraverso l’incontro con volti lieti come quello di Sandra: il cristianesimo non ha altra forza se non questa attrattiva».
La festa del compleanno di Sandra è arrivata l’anno scorso persino in Brasile dove centinaia di giovani hanno pensato di festeggiarla ad un raduno vocazionale, come se la giovane Beata fosse una loro amica “speciale”, una loro coetanea. Giovani che sono rimasti ammirati dalla sua figura bella, solare e dalla passione con cui affrontava la vita, certa di non essere sola. Su Instagram hanno scritto: «Amiamo diffondere la vita e la storia di Sandra. Lei è molto speciale per noi! Dimostra che è possibile essere giovani, santi e molto felici.»
Quest’anno, addirittura, @doces.da.marcy ha realizzato una torta speciale per la pagina Instagram @beatasandrasabattini, che ha già raggiunto 26.700 follower.
