Il nuovo rapporto di OXFAM Italia denuncia l'acuirsi delle disuguaglianze economiche globali e nazionali: il divario tra ricchi e poveri si allarga, mentre il sistema del debito e la concentrazione delle ricchezze bloccano la mobilità sociale. In Italia, il 63% delle fortune miliardarie deriva da eredità, aumentando gli arricchimenti senza merito.
L’organizzazione OXFAM Italia ha pubblicato un nuovo rapporto intitolato “Disuguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata” che presenta i dati attuali sulla distribuzione delle ricchezze e il livello di povertà nazionale e globale. Ciò che emerge è che il divario tra ricchi e poveri è sempre più acuto, sia a livello individuale che statale. Le risorse sono infatti nelle mani di pochi individui privati e di pochi Stati considerati “Nord Globale”. La popolazione sotto la soglia della povertà è giunta quasi alla metà e gli Stati più poveri sono afflitti dal sistema del debito pubblico. Il report è stato stilato grazie al contributo del lavoro svolto in 80 Paesi, in occasione dell’apertura del meeting annuale del World Economic Forum, che si sta svolgendo in questi giorni in Svizzera, nella città di Davos, dal 20 al 24 gennaio 2025.
Sempre più ricchezze nelle mani di pochi
Il report fornisce un’analisi globale e nazionale della distribuzione delle risorse e mostra dati tanto interessanti quanto preoccupanti. I super-ricchi nel mondo continuano ad aumentare e ad accumulare ricchezze. Nel 2024, in media, sono nati 4 nuovi miliardari alla settimana, mentre la ricchezza dei 10 uomini più facoltosi al mondo (8 dei quali di cittadinanza americana) è aumentata di circa 100 milioni di dollari al giorno. Precisamente, secondo Forbes, i dieci uomini più ricchi al mondo posseggono tutti più di 120 miliardi di dollari; al primo posto c’è Elon Musk, con un patrimonio di oltre 350 miliardi di dollari, ovvero, se donasse 43 dollari a ogni essere umano sulla Terra, resterebbe ancora miliardario.
Ma da dove arriva tutta questa ricchezza? Secondo OXFAM in media, un terzo delle fortune dei miliardari nel mondo viene ereditatosenza alcun merito, ma per condizione familiare. Questo significa che una grande porzione della ricchezza globale viene tramandata in modo immeritato nelle mani di privati, aumentando nel tempo e andando ad acuire sempre più le disuguaglianze.
Se da un lato l’1% della popolazione accumula così tante ricchezze da raggiungere quasi la metà delle risorse globali (45%), dall’altro lato quasi metà della popolazione mondiale vive sotto la soglia di povertà. Infatti, più di 3,5 miliardi di persone vivono con meno di 6,85 dollari al giorno. Inoltre, la distribuzione globale della povertà mostra che i Paesi più ricchi, sebbene meno popolosi (21% della popolazione), possiedono il 69% delle risorse, rinforzando un sistema che viene chiamato “colonialismo moderno”, ovvero un colonialismo non fondato sul controllo militare, ma sul controllo delle risorse. Il divario di ricchezza non può essere colmato poiché il sistema del debito pubblico obbliga i Paesi a basso-medio reddito a utilizzare la maggior parte delle risorse pubbliche per pagare il debito agli Stati più ricchi piuttosto che per i servizi, rendendo inattuabile la stabilizzazione del Paese. Le persone che vivono in questi Paesi afflitti dal debito pubblico sono 3,3 miliardi, un dato che si avvicina molto al numero di persone sotto la soglia di povertà (citato sopra).
In Italia il 63% della ricchezza dei miliardari viene ereditata
Secondo la Banca d’Italia, nel 2022, il 77,1% dei conti correnti degli italiani ha depositi inferiori a 12.5mila euro, il 15,3% ha depositi compresi tra i 12.5mila e i 50mila euro, mentre solo il 6,9% supera i 50mila euro fino a un massimo di 250mila euro. Lo 0,4% supera quella cifra. Infatti, il 5% delle famiglie possiede quasi metà delle ricchezze nazionali (47,7%), mentre la metà più povera della popolazione, unendo tutte le ricchezze, arriva al 7,4% del totale. L’andamento italiano, come a livello globale, accerta che i più ricchi continuano ad accumulare mentre le fasce più povere continuano a impoverirsi. Quindi il divario tra ricchi e poveri è in continua crescita e inasprisce sempre più le disuguaglianze. Utilizzando un modo di dire, l’ascensore sociale si è bloccato: riuscire a passare dalla categoria di basso-medio reddito ad alto reddito è quasi impossibile al giorno d’oggi. Il dato che differisce da quelli globali è la provenienza della ricchezza. Se nel mondo un terzo della ricchezza dei miliardari deriva da eredità, in Italia la percentuale aumenta: il 63% della ricchezza dei miliardari italiani deriva da eredità, mostrando che l’arricchimento meritevole è ancora più basso rispetto al livello già preoccupante del resto del mondo.
Cresce l'occupazione ma non diminuisce la povertà
Nonostante il governo attuale si attribuisca il merito di aver migliorato l’andamento dell’occupazione nel mondo del lavoro, la realtà è che i dati della povertà assoluta sono rimasti stabili e l’aumento dell’occupazione non si è riflesso in un aumento di ricchezza; anzi, l’incidenza della povertà familiare è aumentata. L’occupazione arriva al 62,4%, ma il dato in sé non basta a descrivere la situazione del mercato del lavoro: indagando più a fondo emerge una serie di squilibri e problemi, ad esempio la sotto-occupazione e la bassa qualità del lavoro a cui sono costretti giovani e donne, in aggiunta al fatto che i salari sono rimasti fissi negli ultimi 30 anni, mentre i costi della vita sono aumentati a causa dell’inflazione.
Le raccomandazioni di OXFAM sul caso italiano rivelano la necessità di contrastare il lavoro povero, per migliorare lo stato di povertà, e di intervenire in materia fiscale per garantire equità nel sistema impositivo.