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3 Giugno 2024
Ultima modifica: 3 Giugno 2024 ore 08:17

Musica senza barriere, musica di tutti

L'orchestra giovanile Cherubini, fondata dal maestro Muti, ha suonato per gli ospiti delle strutture terapeutiche Apg23
Musica senza barriere, musica di tutti
Portare bellezza e cultura proprio nei luoghi fragili, varcando i confini della malattia e delle solitudini: questa è la missione portata avanti dall'orchestra giovanile Cherubini nell'ambito del progetto "La musica senza barriere", ideato e fortemente voluto dal maestro Riccardo Muti.
Nel mese di maggio l’orchestra giovanile Luigi Cherubini, fondata dal maestro Riccardo Muti, attraverso il progetto La musica senza barriere ha tenuto una cinquantina di concerti sparsi tra le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, includendo nel progetto anche 2 strutture terapeutiche della Comunità Papa Giovanni XXIII: la comunità terapeutica di Bagnolo (nel Comune di Borghi, provincia di Forlì-Cesena) e il Pronto Soccorso Sociale Santa Aquilina (a Rimini). 
«La musica non è solo un atto estetico, ma anche etico» sono le parole del maestro Muti riportate sul sito ufficiale dell’orchestra, che con questa iniziativa vuole portare la musica e i suoi benefici a chi difficilmente può accedere ai teatri, attraverso il valore del volontariato e della cura. Ecco perché questa musica è “senza barriere” e diventa finalmente un bene - e conforto- per tutti, anche per i più fragili.
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Queste iniziative si sono dimostrate un significativo momento di incontro e condivisione, dove gli ospiti e i loro familiari si sono ritrovati in allegria grazie alla musica. I giovani musicisti, presentatisi sul palco in un quartetto d’archi, si sono cimentati in un ampio repertorio classico, tra cui Grieg e Debussy. La bravura degli artisti e la bellezza della musica hanno suscitato entusiasmo negli ospiti della comunità: «Grande qualità! Non avevo mai ascoltato un concerto di musica classica dal vivo. Che potenza!» commentano alcuni ospiti della comunità di Bagnolo.
Potenza è la parola che meglio descrive la capacità della musica nel suscitare emozioni e unire le persone, soprattutto attraverso la musica dal vivo. 
«Un’esperienza importante - sottolineano gli educatori della Comunità Papa Giovanni XXIII – non solo per la bellezza artistica portata, ma anche per il significato valoriale che porta in sé l’orchestra, che ha tanti elementi in comune con la vita di una Comunità. Infatti come all’interno di un’orchestra ogni musicista deve imparare col suo strumento e il suo particolare suono a creare armonia con quello degli altri, così nella vita comunitaria ognuno, pur con la sua specificità e vicende personali, è chiamato ad un cammino di condivisione in cui imparare ad ascoltarsi per poter armonizzare le differenze e ritrovare nuove armonie».
In questo modo, l’orchestra di Luigi Cherubini ha contribuito con un grande progetto a portare armonia e gioia in luoghi dove c’è molta sofferenza, così che la musica potesse abbracciare anche i fragili e farli sentire parte di un tutto. 

Le strutture toccate dalla musica senza barriera

La Comunità Papa Giovanni XXIII è riuscita a dar vita a 17 strutture residenziali per persone con problemi di dipendenza, realtà sparse in varie parti d’Italia con una forte concentrazione proprio in Romagna. L’orchestra Luigi Cherubini, con il suo progetto La musica senza barriere, ha incluso 2 di queste strutture, portando beneficio ai suoi ospiti. 
Il pronto soccorso sociale di S. Aquilina, nella provincia di Rimini, accoglie chi ha bisogno di aiuto per uscire dalla dipendenza da sostanze stupefacenti, alcol, farmaci o gioco d’azzardo, persone in regime di misura alternativa al carcere o uscite direttamente dal carcere. Proprio come una grande famiglia, il gruppo si è allargato ad una sessantina persone. Qui il valore dell’accoglienza e della condivisione motiva e ispira un’equipe di operatori esperti che collaborano con don Nevio Faitanini
 
Condividendo la stessa missione, la comunità terapeutica di S. Andrea si trova sulle colline dell’entroterra nella località di Bagnolo, del Comune di Borghi (FC). Aperta nel 1982, la struttura S. Andrea è una delle prime strutture terapeutiche residenziali della Papa Giovanni XXIII. Sotto la supervisione del responsabile Roberto Sghedoni, la comunità ospita persone con problemi di dipendenza patologica da sostanze psicotrope, alcol, farmaci o altre forme di dipendenza e persone in regime di misura alternativa al carcere. In occasione del concerto, il sindaco del Comune di Borghi ha sottolineato il valore che la Comunità Terapeutica S. Andrea continua ad avere all’interno del territorio.
Queste strutture, come tutte quelle presenti sul suolo nazionale, svolgono un lavoro prezioso per combattere le dipendenze, aiutando gli ospiti e le loro famiglie nel percorso di ripresa. Il servizio offerto dalla Papa Giovanni nell’ambito delle dipendenze patologiche va ad integrarsi con le centinaia di case famiglia, realtà di pronta accoglienza, centri nutrizionali nel sud del mondo e tante altre iniziative di condivisione. Una grande missione che porta avanti l’obiettivo del fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, don Oreste Benzi: quello di costruire una società più giusta, a partire dalle membra più fragili di questa società.
 

Cos'è l’orchestra Luigi Cherubini

Con sede a Rimini e Piacenza, l’orchestra dedica il proprio nome a Luigi Cherubini, un eccezionale compositore italiano. In onore dell’impegno internazionale di Cherubini, l’orchestra si è esibita in molte città del mondo, ma si lega profondamente al suolo nazionale, organizzando diverse iniziative ed eventi come La musica senza barriere
Nonostante la giovane età dei membri, di età inferiore ai 30 anni, gli strumentisti si distinguono certamente per la loro bravura e giungono da tutte le regioni italiane. A presidiare la commissione delle numerose audizioni è Riccardo Muti, il fondatore stesso dell’orchestra e rinomato maestro. Riccardo Muti ha portato il suo dono in tutto il mondo, raggiungendo i teatri nazionali e internazionali più importanti. Il progetto de La musica senza barriere dimostra quanto il suo animo sia dedicato alla musica e al bene che produce. 
«La cultura, la musica sono cibo spirituale» ricorda Muti con le parole riportate nel sito, messaggio che i giovani strumentisti hanno comunicato alla perfezione nei loro concerti.  

Lottare contro le dipendenze: tanti eventi nel mese di giugno.

Questi due concerti segnano l’inizio di un percorso di sensibilizzazione e condivisione riguardo il tema delle dipendenze, dando il via a tutta una serie di eventi importanti nel mese di giugno, organizzati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. 
Il giorno 1° giugno prendere il via un pellegrinaggio con gli ospiti di alcune comunità terapeutiche: partendo da Rimini per raggiungere La Verna, il pellegrinaggio prevede una prima tappa iniziale aperta a tutti. 
Proseguendo col mese di giugno, seguiranno dibattiti, eventi musicali e teatrali e, infine, l’impegno di questo mese culminerà con la Festa dell’Interdipendenza, il 26 giugno. In questa significativa occasione, che si terrà durante la Giornata Internazionale di Lotta alla Droga, potranno partecipare tutte le persone accolte nelle varie strutture terapeutiche e chiunque desideri dare supporto con la propria presenza. La festa si svolgerà al Parco don Pippo di Rimini e offrirà testimonianze, musica dal vivo e autorità presenti. Lo scopo è di riunirsi tutti insieme per sottolineare l’urgenza e l’importanza di impegnarsi sul tema delle dipendenze e ribadire un NO fermo alla droga e SÌ alla vita.