Carissimo, più che "osare chiedere" di non insultare tua madre, secondo me è più efficace che trovi il modo di comunicarle che questo ti fa male. Non è questione di assecondare o meno la tua richiesta, ma di riuscire a trovarvi in una zona di empatia indipendentemente dalle ragioni. La minaccia di divorzio mi richiama proprio questo senso di lacerazione interna che vive lei, novella sposa che si vede – a torto o a ragione – in competizione con la potentissima madre, verso la quale sente che sei legato.
Darai ampia prova a tua moglie di amarla, nella pratica, consapevole comunque che questo non le basterà mai, ma la aiuterà a rilassarsi e a segnare dei punti a tuo favore (cosa le piace? cosa la stupirebbe? puoi fare qualche azione da innamorato? falla!)
Sull’altro fronte fai anche capire a tua madre che hai bisogno di dare questo segno a tua moglie. Lei capirà, e se non capirà se ne farà una ragione.
Rispetto alla tesi di tua moglie (ti fanno male le critiche a tua madre quindi vuol dire che ne sei dipendente) potrebbe avere delle ragioni ma dissento fortemente su questa correlazione.
La Parola di Dio (grande libro di saggezza anche umana) ha due passaggi che sembrano contraddittori: “Onora il padre e la madre” e “L’uomo lascerà suo padre e sua madre”.
Da una parte si prescrive un distacco, dall’altra questo distacco è un distacco rispettoso. Siate dono reciproco: tu insegnerai a tua moglie il rispetto per le vostre famiglie, lei ti insegnerà ad uscire da un’eventuale eccessiva dipendenza.