21 Aprile 2025
Ultima modifica: 21 Aprile 2025 ore 11:12
Papa Francesco, l'ultimo messaggio: speranza e pace
Il pontefice è morto stamattina alle 7,35. Ieri le ultime parole. Il commento di Matteo Fadda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII
Foto di MAURIZIO BRAMBATTI
Smarrimento emerge dai media di tutto il mondo, per la perdita di un leader mondiale capace di unire fedi e culture diverse. Ma le sue ultime parole parlano di speranza e di pace.
«Cari Fratelli e sorelle Buona Pasqua». Con voce flebile ieri alle 12 Papa Francesco ha impartito lui stesso la benedizione urbi et orbi e la folla in piazza San Pietro, 35 mila persone, gli ha rivolto un applauso. L’ultimo.
Il rientro a Santa Marta dopo il lungo ricovero in ospedale, dal 14 febbraio al 23 marzo, aveva fatto sperare che le sue condizioni di salute potessero ulteriormente migliorare, pur in un quadro clinico grave per un uomo di 88 anni.
Stamattina la notizia improvvisa, e un senso di smarrimento che percorre i media di tutto il mondo. Un ruolo, quello di papa Francesco, riconosciuto e apprezzato ben oltre i confini della Chiesa Cattolica. Da molti ritenuto l’unico leader mondiale capace di unire culture e fedi, pur utilizzando un linguaggio chiaro e diretto, come nell’ultimo messaggio letto dal cardinal Comastri in cui ha ribadito che «nessuna pace è possibile senza un vero disarmo».
Nonostante il pessimismo che potrebbe derivare dal riemergere di nazionalismi e da una conflittualità crescente in campo economico e politico, nell’omelia preparata per la messa di Pasqua ha voluto diffondere un messaggio di speranza:
«Fratelli e sorelle, ecco la speranza più grande della nostra vita: possiamo vivere questa esistenza povera, fragile e ferita aggrappati a Cristo, perché Lui ha vinto la morte, vince le nostre oscurità e vincerà le tenebre del mondo, per farci vivere con Lui nella gioia, per sempre».
Il commento di Matteo Fadda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII
«Grazie Papa Francesco! – ha detto Matteo Fadda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII appena appresa la notizia –. Ieri nel messaggio del Santo Padre urbi et orbi in occasione della Santa Pasqua, troviamo un passaggio che sintetizza tutto il suo ministero pastorale: “In questo giorno, vorrei che tornassimo a sperare e ad avere fiducia negli altri, anche in chi non ci è vicino o proviene da terre lontane con usi, modi di vivere, idee, costumi diversi da quelli a noi più familiari, poiché siamo tutti figli di Dio! Vorrei che tornassimo a sperare che la pace è possibile! Dal Santo Sepolcro, Chiesa della Risurrezione, dove quest’anno la Pasqua è celebrata nello stesso giorno da cattolici e ortodossi, s’irradi la luce della pace su tutta la Terra Santa e sul mondo intero.”»
«Papa Francesco - prosegue Fadda - ci richiama ad una maggiore responsabilità attraverso la sua supplica incessante per la pace e per il disarmo, ci sollecita a stare dalla parte dei più poveri nel mondo, dalla parte degli oppressi e delle vittime delle molte ingiustizie. Grazie Papa Francesco per averci testimoniato la meraviglia della vita, grazie per aver riacceso la luce della speranza in questo anno giubilare. Grazie Papa Francesco per l’affetto che ci hai donato e per l’umiltà che ci hai insegnato. Grazie Papa Francesco!»