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16 Luglio 2024

Piano piano le vedi rifiorire

La missione a Scutari, in Albania
Piano piano le vedi rifiorire
Grazie alla grande famiglia della Comunità, Mira ha realizzato il desiderio che sentiva dentro di sé di essere dono per gli altri. Mettendosi al servizio, ha trovato il bello e la gioia del cuore.
Scutari è una delle principali città dell’Albania. Sorge nel nord, in un territorio circondato da montagne in cui convivono persone con culture diverse.
«Io sono nata qui e amo questi luoghi – esordisce Mira – anche se devo ammettere che è una realtà difficile, soprattutto per le donne».

La legge del Kanun

In questa parte del paese, infatti, oltre alla legge vige il “Kanun”, codice applicato nel XV secolo che sancisce l'autorità patriarcale, incluso il diritto del marito di “punire” la moglie, generalmente considerata di proprietà del coniuge. 
«La violenza domestica è molto diffusa – racconta Mira –, purtroppo per tanti Albanesi è una parte normale della vita coniugale e familiare».
Ecco perché nel 2018 decide di proporre alla Comunità di avviare una struttura di accoglienza per donne vittime di violenza e i loro bambini.
«L’anno prima c’era stato un boom di femminicidi – ricorda –. Era il momento di agire. Da tempo sentivo nel cuore il desiderio di aiutare mamme in difficoltà, anche a causa della mia personale esperienza dolorosa nel percorso verso la maternità».
Nasce così la casa di accoglienza “Santa Maria”, seguita a dicembre 2023 da un secondo centro residenziale.
«Finora abbiamo accolto un centinaio di donne con i loro bambini – racconta Mira –. La richiesta è tanta, anche perché questa struttura è l’unica nel suo genere in tutto il nord dell’Albania».

Arrivano dopo anni di maltrattamento

Quando le donne arrivano sono esauste, nella mente e nel corpo, dopo anni di maltrattamenti e innumerevoli tentativi di salvare il matrimonio perché “così si deve fare”.
«Noi le accogliamo in una famiglia – prosegue Mira –. Offriamo protezione ed elaboriamo piani di vita personalizzati che ne rispecchino i sogni e le capacità. Attraverso piccoli gesti le aiutiamo a sentirsi belle dentro e fuori e diamo ai loro bambini un “nido” sicuro e un futuro sereno grazie all’educazione».
Piano piano le vedi così rifiorire.
«Accompagnarle alla riscoperta di sé è un bel viaggio – conclude Mira –, spesso è faticoso, ma spero che Dio voglia usarmi come strumento al loro fianco ancora per molti anni perché ognuna di loro merita un’opportunità di riscatto».

Mira

Mira
Mira Prekperaj
nasce nel nord dell’Albania nel 1987. Conosce l’APG23 nel 2009, quando diventa la psicologa degli accolti di tutte le realtà della Comunità. Sposata con Heribert e mamma di due bimbi, nel 2018 dà vita alla casa di accoglienza “Santa Maria” per donne vittime di violenza domestica e i loro figli, di cui è tuttora la responsabile.

«Vorremmo portarla dal dentista»

D. ha 35 anni ed è arrivata in casa d’accoglienza un anno e mezzo fa. Era incinta e il marito l’aveva appena cacciata di casa. Poco dopo il suo arrivo ha purtroppo perso il bambino, ma è rimasta con noi. Abbiamo infatti scoperto che soffre di problemi mentali precedentemente non diagnosticati che le impediscono una vita autonoma. 
Oggi la casa di accoglienza è la sua famiglia. Lei ama stare qui ed è molto amorevole, soprattutto con i bambini. Per aiutarla a conquistare un po’ d’amor proprio, vorremmo portarla dal dentista. Nonostante la giovane età, ha solo i denti davanti e se ne vergogna tanto. Grazie per quanto potrai fare, ogni aiuto è prezioso!
Per maggiori informazioni e per contribuire: segreteria.condivisione@apg23.org 0541 50622