«Io non so giudicare quello che stiamo facendo per loro. Ma ogni volta che nei club parlo con le ragazze di strada mi commuovo e sento di incontrare Gesù».
A Nairobi la povertà è una catena che diventa palpabile man mano che ti allontani dal centro, simile a una metropoli occidentale, per addentrarti nella periferia. Dove i problemi sono tanti e devi aguzzare l’ingegno per racimolare i pochi soldi che ti servono per sopravvivere alla giornata.
«È una realtà cruda. Io ho iniziato a conoscerla due anni fa, quando con Simone (responsabile del centro G9 per ragazzi di strada del Progetto Rainbow di APG23) ho fatto le prime uscite nel quartiere di Githurai 45. Sono rimasta colpita dalle moltissime ragazze costrette a prostituirsi per strada e nei club, baracche buie e sporche».
A raccontarlo è Elisa Lupi, nata a Verona nel 1983. Conosce l’APG23 nel 2008, quando inizia a uscire con l’unità di strada delle ragazze. Moglie di Federico e mamma di cinque figli, dal 2020 vive in Kenya con la famiglia. Qui sia lei che il marito lavorano in ospedali missionari, lei in ginecologia oncologica e lui in ortopedia con bimbi disabili. Nel 2021 iniziano il percorso di verifica vocazionale ed Elisa avvia un progetto a sostegno di ragazze vittime della prostituzione.
Per Elisa è una chiamata forte, anche se all’inizio non era chiaro cosa poter fare per loro. »Abbiamo iniziato a presentarci dentro i club una volta a settimana - racconta - davanti a un tè e qualche biscotto, abbiamo raccolto pezzi di vita, delusioni e sconfitte, concentrandoci sui sogni che, nascosti dietro la maschera della strada, le ragazze piano piano ci confidavano».
Donne di età variabile, dai 17 ai 60 anni, che vendevano il proprio corpo per poco più di un euro per fame, per l’affitto o la scuola dei figli. »Dopo i primi mesi di incontri siamo partiti con piccoli microcrediti - continua Elisa - abbiamo sovvenzionato corsi di catering ed estetica, per dare loro un certificato e farle volare un po’ più alto».
Un atto di giustizia, sostenuto anche dalla Regione Emilia-Romagna all’interno del bando cooperazione 2022, che ha permesso di aprire l'AMINI HOME, una casa in cui ora vengono ospitate attività formative, di supporto e consulenza.
«Ad aprile 2023 abbiamo avviato il nostro primo corso per la gestione di piccole attività economiche e l’11 ottobre 31 ragazze si sono diplomate. Quanto orgoglio nei loro volti!»
Un primo passo verso una vita finalmente libera e dignitosa.
«Il nostro è un piccolo progetto contro la tratta - conclude Elisa - ma è importante perché punta su quelle che non contavano più nulla. Non possiamo abbandonarle, nella loro vita vediamo ogni giorno la presenza, i sorrisi e gli sguardi di Gesù».
Aiutiamole con un piccolo credito
Per aiutare le ragazze a costruirsi un futuro dignitoso è nata l’idea di supportarle con piccoli microcrediti. Con un budget di circa 35 euro a testa possono infatti avviare attivitàcommerciali che permettano loro di mantenere la famiglia senza il bisogno di tornare in strada. Le ragazze in attesa sono tante. Tra loro Jacklyn, mamma di un bimbo di un anno, che vorrebbe iniziare a rivendere il sapone liquido che ha imparato a fare. Aiutaci a realizzare i sogni di chi, come lei, merita un’opportunità di riscatto. Grazie!
Per maggiori informazioni e per contribuire: segreteria.condivisione@apg23.org 0541 50622