La seconda edizione del Premio internazionale Don Oreste Benzi è dedicata all'impegno per le donne vittime di tratta e sfruttamento, e prende ispirazione dalla sua famosa frase: «Nessuna donna nasce prostituta».
A causa dell'emergenza Covid-19 è prorogato al
15 giugno 2020 il termine ultimo per presentare le candidature al
Premio Internazionale “Don Oreste Benzi. Dalla parte degli ultimi. Anno 2020”.
«Ci rendiamo conto delle difficoltà che tutti stanno vivendo in questo periodo, non solo in Italia ma nel mondo intero - spiega
Stefano Gasparini, membro del comitato scientifico della Fondazione don Oreste Benzi -. Per questo abbiamo pensato di prorogare ulteriormente il termine, affinché altre persone o enti meritevoli possano essere segnalati».
Il premio è stato istituito lo scorso anno dalla Fondazione, e la prima edizione è stata vinta da
don Fabrizio Valletti, gesuita che si è distinto per il lavoro a fianco dei giovani nel quartiere di Scampia, a Napoli.
Tema di questa seconda edizione è "
la liberazione delle donne vittime di tratta e sfruttamento", un dramma umano sul quale don Benzi ha speso grandi energie, sia nel soccorrere le vittime che nel denunciarne le cause e, spesso, l'indifferenza delle istituzioni.
Chi può essere candidato al Premio internazionale don Oreste Benzi 2020
Il riconoscimento verrà assegnato ad una
persona vivente o ad una Associazione o altro Ente in attività, sia in Italia sia all’estero, che si siano particolarmente distinti in concrete azioni volte alla protezione, al recupero e alla piena integrazione delle donne vittime di tratta e alla rimozione delle cause di questo crimine contro l’umanità, nel solco del pensiero e dell’azione di don Oreste Benzi, il quale riteneva che «nessuna donna nasce prostituta».
Chi può presentare le candidature
La segnalazione di un candidato al premio può essere avanzata da persone singole, gruppi, associazioni, parrocchie e diocesi, enti impegnati nel sociale, istituzioni pubbliche, fanno sapere dalla Fondazione. In pratica,
chiunque può segnalare singoli o enti che a suo giudizio meritano di essere posti all'attenzione della giuria.
Lo scopo del premio, infatti, è proprio
far emergere le iniziative di bene e di giustizia esistenti e dare loro visibilità affinché possano ispirare tanti altri ad impegnarsi per costruire una società più giusta ed inclusiva, proprio come ha fatto don Oreste Benzi.
Come si presentano le candidature
Ma come si fa a segnalare una candidatura? «Si può fare in modo semplice e veloce - spiega
Stefano Gasparini -. Basta andare alla
pagina dedicata al Premio nel sito della Fondazione don Oreste Benzi e compilare il
modulo predisposto a tale scopo. La candidatura potrà essere corredata anche da immagini e video autoprodotti o una slide show di presentazione del candidato, della durata massima di 3 minuti.»
Chi valuterà i candidati
Ogni anno il Premio è assegnato da una giuria differente, tenendo conto dell'argomento a cui è dedicato.
Quest'anno la giuria sarà composta da
-
Francesco Moraglia, patriarca di Venezia e Presidente della Conferenza Episcopale Triveneta, Presidente di Giuria;
-
Lucia Bellaspiga, scrittrice e giornalista del quotidiano Avvenire;
-
Irene Ciambezi, scrittrice e giornalista, mediatrice interculturale del Servizio Antitratta della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Il Premio verrà consegnato durante l’assemblea generale della Comunità Papa Giovanni XXIII. L'assemblea, originariamente prevista il 13-14 giugno 2020, è stata prorogata a data da destinarsi a causa dell'emergenza Covid-19. Aggiorneremo la notizia appena avremo la data.