A Roma riuniti il 18 e 19 giugno politici, intellettuali, uomini di cultura e di scienza tra associazioni e istituzioni per evitare la cultura dello scarto della persona che è da toglier di mezzo se non ha successo.
Prende il via oggi pomeriggio il
1° Festival dell'umano tutto intero dedicato alla riflessione su quale idea di uomo intendono fondare le proprie
strategie la politica e la cultura del nostro Paese. Era proprio Papa Wojtyla a ribadire infatti l'idea dell'“uomo tutto intero” ovvero di una visione antropologica che non lascia indietro nessuno, ma nemmeno nessun aspetto dell'esistenza umana alla ricerca di un bene comune. Perché l'umanità non si può pensare a pezzi o a compartimenti stagni.
Per questo gli organizzatori della rete denominata "
Ditelo sui tetti", che conta
più di 60 associazioni partner, hanno convocato a Roma esperti, autorità politiche e uomini di cultura per ragionare insieme su quello che è un cambiamento epocale in cui si rischia di concentrare tutto sul potere del singolo, dell'uomo/divo, e al primato del "secondo me".
«La società italiana è nel mezzo di quel “cambiamento d’epoca” svelato da Papa Francesco nel 2015 - spiegano gli organizzatori. A lungo in Italia era sopravvissuto un sottile tratto, apparente e superficiale, di convinzioni sociali, che affermavano la vita come valore assoluto in ogni circostanza, ancorata in una tramatura di relazioni considerate coessenziali all’esistenza. Da qualche anno, invece, anche gli echi di queste certezze sociali sono svaniti. Gli ultimi veli del tutto caduti. Per lasciare il passo allo smarrimento, enfatizzato dalla pandemia, nel quale trova campo l’illusione del mito di una “autodeterminazione” che si vorrebbe assoluta, “liberata” tanto dai legami umani, percepiti come limiti negativi, quanto dalla stessa realtà, ritenuta nichilisticamente recessiva rispetto alle pretese soggettive».
Famiglia, scuola e cura dei fragili
Nella prima giornata del 18 giugno si terrà una sorta di staffetta alla ricerca della concezione dell’umano nelle principali emergenze sociali e politiche italiane da maternità, fine vita, tratta, disabilità fino anche a intelligenza artificiale, educazione, lavoro.
Mercoledì 19 giugno sarà invece una giornata dedicata a tre priorità per il futuro: famiglia, scuola, cura dei fragili alla presenza di Antonio Tajani, vicepremier, Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale; Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Maria Teresa Bellucci vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Giuseppe Valditara ministro dell’Istruzione e del Merito; Giancarlo Giorgetti ministro dell’Economia e delle Finanze; Eugenia Roccella ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.
