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7 Settembre 2024
Ultima modifica: 7 Settembre 2024 ore 09:41

Quattro matrimoni per il compleanno di don Benzi

Il 7 settembre di ogni anno la Comunità Papa Giovanni XXIII ricorda il fondatore con quello che ormai è diventato il "don compleanno". Quest'anno allietato da ben quattro matrimoni.
Quattro matrimoni per il compleanno di don Benzi
Foto di ROBSON JUNIOR
In un'epoca in cui i matrimoni sono in calo, quattro coppie di giovani legati alla Comunità Papa Giovanni XXIII si uniscono in matrimonio il 7 settembre, onorando il compleanno di don Oreste Benzi. Le loro storie sono un invito a credere nell'amore e nell'impegno reciproco.
Il 7 settembre è un momento di festa per la Comunità Papa Giovanni XXIII: in varie parti d’Italia ci saranno eventi per ricordare il "doncompleanno", ovvero l'anniversario della nascita di don Benzi, che quest’anno avrebbe compiuto 99 anni. Quest'anno la giornata sarà allietata da 4 matrimoni che coinvolgeranno alcune famiglie della Comunità di don Oreste. È sicuramente un modo gioioso per avvicinarsi all’apertura del Centenario, che sarà il 14 settembre a Rimini, quando si darà avvio ad un anno ricco di eventi tutti volti a riflettere sul suo messaggio e lanciare proposte per proseguire nell’impegno a favore dei più emarginati.
 
In un momento storico in cui le coppie che decidono di sposarsi sono sempre meno, la scelta di questi giovani riscalda il cuore e dà speranza. Chi sono questi coraggiosi?
  •  Andrea Fea e Arianna Bracco, 26 anni lui e 27 lei, si sposano alle ore 11.30 nella Chiesa di Sant'Anna Avagnina a Mondovì (CN); Andrea è figlio di Roberto Fea e Daniela, mamma e papà di una famiglia accogliente della Comunità Papa Giovanni XXIII. Il papà dello sposo racconta questo aneddoto: «Quando mia moglie era incinta del nostro primogenito, incontrammo don Oreste. Lui mise la mano sul grembo e disse: "Sarà maschio, si farà prete e si chiamerà Samuele". Quell'incontro non ci lasciò indifferenti e anche se le cose andarono diversamente (a parte l'essere maschio), il nome Samuele lo usammo per il nostro terzogenito tornato al Padre a 7 settimane di gravidanza».
  • Giorgio Carioni e Maura Cenni sono due giovani che hanno scelto di far parte della Comunità di don Benzi. Si sposano a Faenza (RA) presso la Chiesa San Giuseppe Artigiano alle ore 11.00 e andranno a vivere a Rimini. Amano viaggiare ed il loro viaggio di nozze sarà in camper in giro per l'Italia. Giorgio è figlio di Mauro Carioni e Lodovica Ghezzi, l’attuale vice-presidente della Comunità Papa Giovanni, mamma e papà della casa famiglia a Caorso (PC).
  • Samuele Maretti e Michela Melandri si sposano alle ore 15 anche loro a Faenza (RA) nella Parrocchia di Sant'Agostino. Samuele ha 26 anni ed è figlio di Stefano Maretti e Gabriella Cimatti, che è avvocato e fa parte della Apg23. Samuele è capo scout e insieme a Michela, 28 anni, hanno avviato un’attività aperta ai ragazzi di strada presso il seminario di Faenza.
  • Margherita Savio Marco Simionato, entrambi 28 anni, si sposano alle ore 15 nella Chiesa di SS Filippo e Giacomo a Vicenza (VI). Margherita è figlia di Debora Forte, che fa parte della Comunità Papa Giovanni XXIII e segue vari aspetti amministrativi dell’associazione. Margherita e Marco si sono incontrati grazie ad amici comuni ed entrambi sono capi scout. Margherita ha conosciuto don Oreste quando era piccola e lo ricorda con affetto come un nonno.  
E la festa continuerà anche il giorno dopo, domenica 8 settembre, quando si sposano Francesca Ravazzi e Guido Grossi alle ore 11 nella Chiesa di San Michele a Rivarolo Canavese (TO); Francesca è figlia di Paolo Ravazzi e Stefania Rossato, membri della Apg23.
 

Matteo Fadda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, dedica agli sposi questo augurio tratto dalle parole del sacerdote riminese apparse su Pane Quotidiano:
«Quando ti sposi in Cristo il tuo amore verso il tuo/la tua consorte viene trasformato e riceve l'aiuto necessario per essere eterno. In altre parole il tuo "sì" è detto a Dio, il quale ti chiede di mettere la tua vita per sempre con la vita della tua/del tuo consorte. Quel "sì" è fecondo e fonte di gioia perché è per sempre. Quell'amore che si manifesta nel "sì" dà sicurezza, avvolge e affascina, perché è per sempre. I due riescono a conoscersi perché quel "sì" è per sempre. Anche la malattia, la sventura, diventano sorgente di gioia perché diventano fattori di unione, perché quel "sì" è eterno. Il sì per sempre è sorgente di fecondità inesauribile nel senso più vasto della parola. Il sì per sempre toglie la paura, rimuove l'angoscia, allontana l’ansia».
 
Durante la sua vita don Oreste ha celebrato migliaia di matrimoni in giro per l’Italia e nel mondo. Anch’io e mio marito siamo una di quelle coppie benedette da lui: arrivato in Zambia, dove vivevamo, proprio il giorno del suo compleanno, ha celebrato le nostre nozze il giorno successivo.
Con il suo sorriso don Oreste metteva tutti a proprio agio, anche se a volte faceva dei doni di nozze molto speciali: più di una coppia si è vista "consegnare" un bimbo con disabilità proprio nel giorno del matrimonio. Evidentemente don Oreste conosceva bene il cuore degli sposi e sapeva a chi poteva fare regali simili!