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30 Novembre 2024
Ultima modifica: 30 Novembre 2024 ore 15:36

Sul muro c'è scritto: «Ricordati che Dio ti ama»

Quando la scritta viene tolta, partono le telefonate di protesta. Un racconto di Natale.
Sul muro c'è scritto: «Ricordati che Dio ti ama»
Un fatto vero accaduto tempo fa: un parroco racconta come una semplice frase è riuscita a smuovere il cuore di molte persone, rafforzando la fede e la speranza, specialmente durante il periodo natalizio.
Nella mia vita di sacerdote e parroco il Signore mi ha aiutato a comprendere che la cosa più importante è sentirsi amati dal nostro creatore. È intuire che dietro il cosmo, l’universo, dietro tutta l’umanità c’è un progettista, un creatore, uno che mi ha pensato, che mi ha voluto, che mi ha costruito. Dietro a tutto questo c’è un Padre che mi ama. 
Un fatto preciso ha segnato la mia vita di persona e di parroco. Presso l’oratorio della parrocchia c’è una parete completamente bianca, molto grande. Qualche  anno fa, assieme ai giovani, abbiamo pensato di appendere una scritta. Dopo un confronto, si è convenuto di puntare su una frase: «Ricordati che Dio ti ama». Abbiamo costruito lettere alte circa un metro di colore blu scuro e le abbiamo appese in alto, così la scritta è diventata leggibile a distanza di chilometri. Con il tempo, però, la parete la parete si è ingrigita e rovinata. Così un giorno decidiamo di togliere temporaneamente le lettere per poterla imbiancare nuovamente. Ed è allora che succede un fatto che mi ha colpito.

Non facciamo tempo a finire di staccare le lettere che arriva la prima telefonata: «Perché state togliendo la scritta?». Spiego che si tratta di una esigenza temporanea, che al più presto verrà riappesa. Ma è solo l’inizio. Per giorni arrivano centinaia telefonate da persone che mi chiedono spiegazioni e raccontano di come quella scritta sia importante per loro. C’è la signora che dice: «Al mattino quando apro la finestra quella è la prima frase che vedo». Un’altra racconta che viene da un altro paese, ma per andare al lavoro in auto fa volutamente una deviazione per poterla leggere prima di immergersi nei problemi. Perfino il comandante dei Carabinieri mi chiama per chiedere spiegazioni. Persone che conoscevo, ma anche tante altre che non avevo mai visto in chiesa, che magari non frequentavano, ma erano state toccate da quella frase.
Questo episodio mi ha fatto capire con chiarezza incredibile che affrontare le giornate con la certezza che Dio mi ama dà una forza particolare a tutti, che ci permette di affrontare qualunque evenienza nella vita. 

Tutto questo lo possiamo sperimentare concretamente nella gioia del Natale ormai alle porte. Quel Bambino di cui ricordiamo la nascita è vero uomo e vero Dio. In lui posso trovare la risposta al senso della mia vita, al mistero della morte, della sofferenza, dei limiti umani. Il Signore mi regala la sua presenza nella storia per aiutarmi a capire il senso della mia vita.