L'odio contro il popolo Rom è ancora troppo diffuso. Il non-sapere è la trappola in cui rischiamo di cadere; se non conosciamo bene un popolo, ci fermiamo ai luoghi comuni che spesso sono distorti. Ecco due appuntamenti che possono aiutare a cambiare prospettiva.
Per uscire dai soliti luoghi comuni e sfuggire alla logica dei pregiudizi ci sono due appuntamenti importanti da non perdere.
Oggi, 5 aprile, a Rimini e domani a Cuneo, sarà possibile assistere ad alcune proposte interessanti che parlano del popolo Rom. Si tratta di una mostra, un spettacolo di marionette e di un talk-show.
Abbiamo chiesto a
Natascia Mazzon, una degli organizzatori, di spiegarci meglio di cosa si tratta. Natascia fa parte della Comunità Papa Giovanni XXIII e da anni accompagna nuclei familiari Rom in percorsi di inclusione sociale, inoltre rappresenta la Apg23 presso l'UNAR e presso l'Unione Europea.
Talk-show, mostra multimediale e spettacolo di marionette: Natascia, spiegaci come è nata questa bella iniziativa.
«Ogni anno l’UNAR (Ufficio anti-discriminazione razziale del Consiglio dei Ministri) promuove e finanzia una settimana di eventi a contrasto dell’odio raziale nei confronti del popolo Rom. E siccome dal 2 al 10 aprile si svolge la Settimana di azione per la promozione della cultura romanì e per il contrasto all’antiziganismo, abbiamo pensato di proporre questi due eventi a Rimini e Cuneo, realizzati con il finanziamento UNAR».
Una delle proposte sarà la mostra multimediale. Di cosa si tratta?
«La mostra multimediale è intitolata
Romanipen, che significa “identità romanì”, Ha la finalità di promuovere la conoscenza della cultura e della storia del popolo rom attraverso esempi virtuosi di grosse personalità romanè che hanno dato un contributo anche alla nostra cultura. La mostra si compone di vari pannelli con immagini e didascalie esplicative e da video-documentari in cui il prof.
Santino Spinelli, studioso rom di fama internazionale, attraverso il suo racconto aiuta il visitatore ad addentrarsi nella conoscenza del popolo Rom. La mostra è sviluppata in diverse “stanze”: chi sono i Rom, gli stereotipi, il
samudaripen (genocidio della popolazione romanì), i mestieri, l’arte, i personaggi storici, gli attivisti Rom, la romanipen (l’identità Rom)».
Questi eventi sono arricchiti da uno spettacolo pensato per le famiglie, ma non solo: a chi non piacciono le marionette?
«Sì, abbiamo pensato di proporre anche due spettacoli dell’artista
Rasid Nikolic (uno sarà a Rimini e l’altro a Cuneo), che è un nostro amico e collaboratore ed è un marionettista di fama internazionale. Quando si pensa a uno spettacolo di marionette, siamo soliti pensare a uno spettacolo di strada, che è una delle tradizioni del popolo rom. Il popolo rom infatti ha dato origine allo spettacolo viaggiante, lo spettacolo di strada. In questo spettacolo Rasid mette insieme tradizione e innovazione perché, oltre ad aver costruito con abilità e creatività le sue marionette, attraverso i suoi spettacoli parla della cultura e della storia del suo popolo. Lo spettacolo che offrirà per questo evento è pensato per le famiglie, ma non solo: attraverso le marionette Rasid parlerà dell’esodo che lui e la sua famiglia hanno affrontato, dalla Bosnia verso l’Italia attraverso varie peripezie. Per superare certi pregiudizi è importante che siano proprio i Rom a parlare di loro stessi, della loro storia e della loro cultura, come fa Rasid coi suoi spettacoli».
E non è finita qui: infatti di sera ci sarà anche un talk-show...
«Sì, alla sera, sia a Rimini che a Cuneo, verrà proposto un talk-show intitolato “Rom contro tutti” che sarà un botta e risposta col pubblico sulle questioni calde che riguardano il popolo Rom. Penso sarà davvero interessante, prova ne è il fatto che da anni la Comunità Papa Giovanni XXIII si avvale di molti collaboratori che appartengono al popolo Rom e che diventano i formatori di spicco nei seminari che proponiamo. Questi seminari hanno sempre molto successo perché c’è tanta curiosità e bisogno di sapere per abbattere i pregiudizi».
Perché è così importante proporre eventi per conoscere il popolo Rom?
«Dove c’è ignoranza, c’è pregiudizio. Da anni la Comunità Papa Giovanni XXIII cerca di dare il suo contributo al contrasto dell’antiziganismo, attraverso la promozione di figure virtuose appartenenti al popolo Rom che diano la possibilità di conoscere questo popolo al di là dei pregiudizi. L’ignoranza, cioè il non-sapere è la trappola in cui rischiamo di cadere; se non conosciamo bene un popolo, ci fermiamo ai luoghi comuni che spesso sono distorti dai Media, distorti da un pregiudizio che fa fatica ad essere abbandonato»