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14 Dicembre 2024

San Giovanni della Croce

Il 14 dicembre la Chiesa ricorda un grande mistico e poeta
San Giovanni della Croce
«Sul monte, al di là del nulla-non-Dio c'è godibile per te il Tutto-Dio»
Giovanni nasce nel 1542 a Fontiveros, presso Avila (Spagna), da Gonzalo de Yepes e Catalina. Morto il padre, la famiglia si trasferisce a Medina del Campo. Nel 1563 veste l’abito dei carmelitani. È ordinato sacerdote nel 1567 dopo gli studi di teologia e filosofia fatti a Salamanca. Nel 1568 incontra Teresa d’Avila e fonda il primo convento dei carmelitani riformati, cambiando il nome di Giovanni di San Mattia in quello di Giovanni della Croce. Il 2 dicembre 1577 viene arrestato e incarcerato per 9 mesi con l’accusa di essere un frate ribelle e disobbediente. Nel 1578 fugge coraggiosamente dal carcere. Nel 1580 i carmelitani scalzi ottengono il riconoscimento pontificio. Nel 1591 è dimesso dagli incarichi direttivi nell'ordine; ammalato si reca a Úbeda dove trascorre gli ultimi mesi di vita. Muore il 14 dicembre 1591 all'età di 49 anni.
È stato beatificato nel 1675, proclamato santo da papa Benedetto XIII nel 1726, dichiarato dottore della Chiesa da Pio XI nel 1926. La sua memoria è celebrata il 14 dicembre.

Fu il riformatore dell’Ordine dei carmelitani

«Per arrivare a gustare tutto non vogliate prender gusto di nulla. Per arrivare a possedere tutto non vogliate possedere nessuna cosa. Per arrivare a essere tutto non vogliate essere nessuna cosa. Per arrivare a sapere tutto non vogliate sapere nulla di nulla». Questo è uno degli scritti di Giovanni nel quale viene enunciata la sua celebre dottrina spirituale del “nada”, cioè del nulla: l’annullamento di se stessi, per conoscere l’unica vera realtà, quella di Dio. In altre parole l’anima che vuole giungere a possedere il Tutto, che è Dio, ha solo una cosa da fare: ridurre al nulla l’amore per le creature, specialmente per se stessa; il resto lo farà Dio.
La Chiesa ha riconosciuto il valore universale della dottrina ascetica e mistica di san Giovanni della Croce proclamandolo Dottore Mistico, cioè Maestro riconosciuto nelle cose di Dio. 
Giovanni è anche considerato uno dei maggiori poeti in lingua spagnola. È stato riconosciuto come «il più santo dei poeti spagnoli, e il più poeta dei Santi». Le sue opere principali sono: Salita del Monte CarmeloNotte oscuraCantico spirituale; Fiamma viva d'amore, tutti scritti che offrono un valido aiuto per il cammino cristiano anche dell’uomo moderno.
Come riformatore dell’Ordine dei carmelitani Giovanni conobbe il rigore del carcere per le opposizioni da parte dei “mitiganti”, i quali lo dipingevano come religioso disubbidiente, ribelle e contumace. 
In carcere, situazione che per molte persone poteva essere di collasso psicofisico, Giovanni compose le più calde e luminose poesie d'amore basate su materiale biblico. La notte, quella vera e terribile del carcere (gli davano solo pace e acqua, la tunica gli marciva addosso, i pidocchi lo divoravano), divenne la condizione ineguagliabile per incamminarsi verso il mondo della rivelazione di Dio, lasciandosi alle spalle ogni cosa che lo potesse distrarre da questa "avventura". Impariamo da Giovanni ad essere totalmente orientati a Dio, per affrettare l’unione trasformante in Cristo.