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9 Dicembre 2023

San Juan Diego Cuauhtlatoatzin

Il 9 dicembre la Chiesa fa memoria dell'araldo della Madonna di Guadalupe
San Juan Diego Cuauhtlatoatzin
«Amato Juan Diego, insegnaci il cammino che porta a Maria, Madre amorosa e compassionevole, che ci conduce fino al vero Dio» (Giovanni Paolo II)
Juan Diego nacque a Cuauhtitlan, piccolo villaggio alla periferia dell’odierna Città del Messico, nel 1474. Il suo nome atzeco, Cuauhtlatoatzin, significava “Colui che parla come un'aquila”. Egli era un “macehual”, cioè un uomo del popolo, piccolo coltivatore diretto: poco più di niente nella società atzeca complessa e fortemente gerarchizzata.
Cuauhtlotatzin fu tra i primi a ricevere il battesimo, nel 1524, all’età di cinquant’anni, con il quale gli fu imposto il nuovo nome cristiano di Juan Diego.
Il 9 dicembre del 1531 gli apparve la Madonna nel colle del Tepeyac, dove venne eretta una cappella, come indicato dalla Vergine. Juan Diego visse per ben 17 anni in una casetta accanto alla cappella, in penitenza e orazione, assoggettandosi agli umili lavori di sagrestano, senza mai mancare al suo impegno di testimoniare quanto Maria fece per lui e può fare per tutti. La morte lo colse nel 1548, quando aveva ormai 74 anni. La sua memoria liturgica ricorre il 9 dicembre, data della prima apparizione.

Lui, un povero indio, fu scelto dalla Madonna

Nel dicembre 1531 la Madonna apparve a Guadalupe, in Messico, scegliendo come suo interlocutore un povero indio, Juan Diego. Contadino, sposo felice, padre di famiglia, per 57 anni aveva condotto un’esistenza anonima e monotona, priva di qualsiasi evento straordinario e poi, all'improvviso, divenne protagonista di una storia meravigliosa, di un evento stupefacente. Il 9 dicembre 1531 la Madonna gli apparve la prima volta. Ma il prodigio più eccezionale avvenne il 12 dicembre. Alla presenza del vescovo, che chiedeva una prova dell’apparizione, sulla parte interna del rozzo grembiule che Juan Diego indossava, apparve l'immagine di una Madonna dal volto meticcio, vestita alla moda atzeca. Quell’immagine impressa su un tessuto vegetale usato dai poveri indios è attualmente conservata intatta ed è stato constatato dagli scienziati che non è una pittura, né un disegno e non è fatta da mani umane. Una commissione di scienziati ha fatto una scoperta sconvolgente: ingrandendo l’immagine degli occhi si è evidenziato che nelle pupille della Santa Vergine sono riflesse 13 persone, tra cui lo stesso Juan Diego, presenti al prodigioso evento. Nell’apparizione la Madonna chiese a Juan Diego di costruire una chiesa dove lei avrebbe preso a cuore e curato le miserie e i dolori di ogni uomo, per porvi rimedio.
L’esperienza eccezionale dell’apparizione s’inserì nell’esistenza di Juan Diego già trasformata dalla grazia del battesimo e ne potenziò in modo straordinario il cammino di fede, fino a spingerlo ad abbandonare tutto, casa e terra.
Juan Diego accolse il messaggio cristiano senza rinunciare alla sua identità indigena, e così scoprì la profonda verità della nuova umanità, alla quale tutti siamo chiamati a farne parte perché figli di Dio.
La Madonna apparsa a Juan Diego, invita ciascuno di noi ad aprire il proprio cuore a Gesù che ci ama e desidera nascere e vivere nel cuore di ogni uomo, senza distinzioni di razza o di cultura, di ceto o rango, di stato di vita.