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6 Dicembre 2023

San Nicola

Il 6 dicembre la Chiesa ricorda il santo che in tanti Paesi del mondo viene identificato con Babbo Natale (Santa Claus)
San Nicola
«Nella sua beata anima, Nicola ha costruito ogni sorta di preziosissime virtù» (sant'Andrea di Creta)
Nicola nacque intorno all’anno 260 dopo Cristo a Patara, importante città marittima della Licia, in Asia Minore (oggi Turchia). Divenuto vescovo di Myra nel 300, in un periodo in cui tutti i cristiani erano perseguitati, fu imprigionato ed esiliato da Diocleziano. Con Costantino, che nel 313 permise il culto del cristianesimo, Nicola fu liberato e riassunse la carica di vescovo. Dopo la sua morte (il 6 dicembre di un anno compreso tra il 340 e il 352), il suo corpo su seppellito a Myra ed in seguito fu traslato a Bari da 62 marinai pugliesi. 
San Nicola divenne uno dei santi più venerati, non solo dai cristiani occidentali, ma anche dagli Ortodossi dell’Impero Bizantino: oggi è patrono della Russia e della Grecia. La sua vita, in parte avvolta nella leggenda, è nota soprattutto per alcuni miracoli che lo caratterizzano come una persona attenta alle necessità degli altri, sia adulti che bambini, tanto da essere identificato da molti come Babbo Natale (santa Claus). Lo si festeggia il 6 dicembre.

Santa Claus

Ci sono molte leggende sulla storia di san Nicola e non si è più in grado di scindere la leggenda dalla verità storica. È certo che Nicola è stato vescovo di Myra, ma già la circostanza della sua nomina a vescovo è costellata di leggende. Una versione è questa: essendo morto il vescovo di Myra, i vescovi dei dintorni si erano riuniti per individuare il nuovo vescovo da dare alla città. Quella stessa notte uno di loro ebbe in sogno una rivelazione: avrebbero dovuto eleggere un giovane di nome Nicola che per primo all’alba sarebbe entrato in chiesa. All’alba la porta si aprì ed entrò Nicola. Appena conosciuto il suo nome tutti furono concordi nell’eleggerlo e nel consacrarlo vescovo di Myra. Narrando così l’episodio si intendeva esprimere due concetti: Nicola fu fatto vescovo da laico e la sua elezione era il risultato non di accordi umani, ma soltanto della volontà di Dio.
Ci fu una carestia terribile. Nicola seppe che alcuni vascelli, carichi di grano, sostavano nel porto e chiese di lasciare cento moggi di grano per vascello. Gli vennero negati perché il carico era pesato e doveva arrivare all’Imperatore. Nicola li convinse che se avessero donato il grano i controllori imperiali non avrebbero riscontrato la diminuzione. E così avvenne. Il grano fu distribuito da Nicola secondo i bisogni di ciascuno, in modo così miracoloso che per due anni bastò a nutrire la regione.
Un altro suggestivo episodio narra che un suo vicino era caduto in uno stato di indigenza tale che, per uscirne, aveva pensato di avviare alla prostituzione le sue tre giovani figlie. Per evitare ciò, Nicola avvolse delle monete d’oro in un panno e le lasciò di notte in quella casa. Ripeté questo gesto finché tutte e tre le giovani riuscirono a sposarsi. A motivo di questo fatto Nicola è stato identificato con la figura del moderno Babbo Natale che porta doni ai bambini e li rende felici (il cappuccio foderato di pelliccia non è altro che la trasposizione di una mitria vescovile).