Come ha vissuto la fede Sandra? Dal mondo interiore della giovane beata, motivazioni e consigli su misura per chi non si accontenta di avere un'esistenza anonima.
«La fede non è arrampicarsi per raggiungere Dio, ma è Lui che ci tende la mano per farsi raggiungere». L'allenamento di Sandra.
Sandra Sabattini è un’atleta della fede. Si allena a stare con Gesù, come nella corsa di cui è una specialista. Senza la fede per lei nulla ha senso. «La vita vissuta senza Dio è un passatempo, noioso o divertente, con cui giocare in attesa della morte» scrive nel suo diario spirituale. È qui che scopriamo come si allena interiormente questa ragazza, giorno dopo giorno, anno dopo anno, con perseveranza e tenacia, fino alla fine della sua breve vita.
L’allenamento spirituale di Sandra
«Solo se la mia fede sarà veramente vera riuscirò a portare a termine quello che Tu vuoi da me, quello a cui Tu mi hai chiamato», scrive a 17 anni. Sandra diventa perciò un’amica stretta di Gesù. Lo incontra dappertutto. Nel silenzio della cappellina ancora vuota: lei per terra a gambe incrociate ai piedi del crocifisso. Le parla nella natura. Lo vede in un’opera d’arte. Gli entra nel cuore ascoltando musica. Sente la libertà del suo amore durante le gare d’atletica. Nel volto degli ultimi, dei ragazzi bisognosi con cui condivide il tempo che ha a disposizione, vede trasparire il volto di Gesù. Persino quando si china sui libri per preparare un esame di medicina, o quando sta con Guido, il suo fidanzato. Essere solo una “buona cristiana” non fa per lei perché, scrive a 21 anni, «il mondo ha bisogno di santi».
La trasformazione di Sandra
Chi le sta vicino respira la brezza del mattino. Rimane invaso dalla sua gioia contagiosa nel vivere il quotidiano con quella normale straordinarietà.
È il frutto dell’allenamento intensivo quotidiano a base di preghiera, che la rende raggiante. Allenamento che non abbandona mai, neanche nei momenti in cui si scontra con i suoi limiti. Sandra è sempre agganciata a Dio, sua speranza.
Il 15 aprile 1984, qualche settimana prima dell’incidente, rivela nel suo Diario la sua tecnica di allenamento:
«Nella preghiera bisogna esser metodici: non lasciarla mai all’improvvisazione o a quello che sento dentro (non portiamo l’orgoglio nella preghiera: prego quando sento di farlo bene). Scelgo di stare col Signore e basta, così come sono: nel peccato o nel limite. Non cessiamo di pregare, non lasciamo mai la preghiera, qualunque cosa capiti».
Sandra Sabattini nasce il 19 agosto 1961 a Riccione. A 12 anni incontra don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII e inizia un percorso spirituale che cambierà profondamente la sua vita. Studia Medicina all’Università di Bologna e sogna un giorno di poter andare in Africa come missionaria. Intanto si dedica alle persone emarginate, in particolare alle vittime di dipendenze. Travolta da un’auto mentre si reca ad un incontro della Comunità Papa Giovanni XXIII con il fidanzato Guido, muore il 2 maggio 1984, a soli 22 anni. Viene beatificata il 24 ottobre 2021 e la Chiesa ne ricorda la memoria il 4 maggio. Ci ha lasciato il suo diario spirituale: Il diario di Sandra, Sempre Editore, 2021.