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9 Luglio 2024

Sant'Agostino Zhao Rong

Il 9 luglio la Chiesa ricorda il primo sacerdote cinese morto come martire
Sant'Agostino Zhao Rong
Fu canonizzato da Papa Giovanni Paolo II con altri 119 martiri in terra cinese

Zhao Rong nasce a Kweichou in Cina nel 1746 da famiglia contadina. A vent’anni si arruola come soldato nelle milizie locali. Nel 1772 è destinato a scortare in prigionia a Pechino padre Dufresse. Colpito dalla carità e dall’insegnamento di quest’ultimo, si fa da lui battezzare nel giorno di sant’Agostino, di cui prende il nome.
A 35 anni, nel 1781 viene ordinato sacerdote: visita con grande pazienza tutte le comunità affidategli, nelle quali si distingue per la predicazione e l’amministrazione dei sacramenti. Viene inviato in missioni speciali, nello Yunnan, a convertire gli aborigeni di quella regione montagnosa, ma durante la persecuzione del 1815 fu riconosciuto come cristiano, arrestato e sottoposto a tortura finché morì in carcere.
Agostino Zhao Rong è stato canonizzato da Papa Giovanni Paolo II il 1° ottobre 2000, con altri 119 martiri in terra cinese, indigeni e missionari, tra cui alcuni italiani. Il 9 luglio ricorre la memoria liturgica comune dei 120 martiri cinesi.

Da guardia carceraria a sacerdote

Nel 1815 in Cina si emanarono decreti con i quali si approvava la decapitazione del vescovo Dufresse, delle missioni estere di Parigi, e di molti altri cristiani cinesi, su ordine del vicerè del Sichuan, Chang-Ming. Ne derivò una nuova ondata persecutoria nei confronti dei cristiani, durante la quale venne martirizzato Agostino. Egli molti anni prima, lavorando come guardia carceraria a Wu-chuan, dovette scortare lo stesso vescovo Dufresse. Agostino fu sconvolto dalla fede e dalla pazienza del vescovo che subiva le varie angherie con gioia e mitezza, e si convertì.
Dopo aver ricevuto il battesimo, si preparò per diventare sacerdote e si prodigò per il popolo, provato da epidemie e carestie, con ammirevole carità. Dopo aver compiuto gli studi teologici necessari, fu ordinato sacerdote. Si distinse come predicatore (le sue parole muovevano alle lacrime gli ascoltatori con il racconto della passione di Gesù) e per l’amministrazione dei sacramenti. Venne inviato nello Yunnan, regione confinante con il Sichuan, dove nel 1803 si tenne, a Chongqing, il primo sinodo della Cina ad opera del vicario monsignor Dufresse, con la partecipazione di tredici sacerdoti cinesi e di due francesi.
I missionari stranieri, per lo più segregati in casa, non potevano darsi all’apostolato. I sacerdoti cinesi erano occupati nella predicazione e nell’amministrazione dei sacramenti: la fede si diffuse attraverso uomini e donne battezzati che incontravano parenti e amici, parlavano di religione e della loro adesione al cristianesimo, partendo dalle circostanze della vita di tutti i giorni.
Agostino mentre portava il sacramento dell’estrema unzione ad un fedele venne scoperto e fermato. In un primo momento fu trattato con un certo rispetto per l’età avanzata, ma essendosi rifiutato di abiurare la fede, Agostino subì prima 60 colpi di bastone sulle caviglie e poi 70 frustate. Dopo qualche giorno, il 27 gennaio, morì, divenendo il primo sacerdote di nazionalità cinese di cui sia stato attestato il martirio.