Santa Bakhita 2021, giornata contro la schiaviutù ai fini della prostituzione, è promossa dalla rete Talitha Kum e dai suoi partner. Eventi in tutta Italia a febbraio.
L'immagine scelta per Santa Bakhita 2021 sarà una bellissima scultura, Let the Oppressed Go Free, spiegata in un video dallo stesso autore Tim Schmalz. Tema scelto sarà: Economia senza tratta di persone, con riferimento agli ultimi appelli per un'economia giusta lanciati da Papa Francesco.
Tratta di persone: un mercato che non conosce crisi
Sono bulgare, ungheresi, rumene, albanesi, ma anche cinesi, peruviane, nigeriane le donne trafficate a scopo sessuale, in bordelli, centri massaggio, alberghi e in strada. Costrette anche a prestazioni erotiche davanti ad una webcam. Un’“economia” sommersa che fa guadagnare più di 150 miliardi di dollari all'anno. Nel mondo la tratta coinvolge 40 milioni di schiavi, per il 72% sono donne e bambine secondo i dati 2018 dell’Unodc, il 59% sfruttati nell’industria della prostituzione.
In ricordo della schiava bambina
L’8 febbraio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, promossa dalla rete Talithà kum e istituita da Papa Francesco nel 2015 in memoria di S. Bakhita, sudanese fatta schiava da bambina e poi venduta ad un commerciante veneziano. Una volta liberata convertitasi si è convertita al cristianesimo e si è consacrata a Dio come suora canossiana.Anche la Comunità di don Benzi promuove per l'occasione ogni anno in diverse città iniziative e momenti di riflessione online.
Ogni anno si tiene una veglia internazionale a Roma per far conoscere in tutto il mondo il dramma della tratta, attraverso numeri, storie e riflessioni. Nel 2020 il lavoro svolto puntava a sradicare due ostacoli “globali”: la disuguaglianza di potere tra uomo e donna e la riduzione dell'impegno dei governi nell'assistenza socio-sanitaria e educativa.
Gli eventi 2021 per la giornata mondiale contro la tratta
Il Comitato internazionale ha organizzato una Maratona di preghiera online che attraverserà in diretta streaming le diverse aree del pianeta.
La Comunità Papa Giovanni XXIII ha organizzato o partecipa alle iniziative di preghiera e riflessione sulla tratta a fini sessuale, in collaborazione con le diocesi di Bari, Catania, Ferrara, Genova, Lecce, Modena, Padova, Piacenza, Treviso, Venezia e altre.
Una rete di consacrate unite contro la schiavitù e la tratta
Sono instancabili, non hanno paura di minacce o ritorsioni. La loro battaglia non è solitaria ma procedono unite anche se lontane. Il loro motto è un proverbio etiope: “Quando i ragni uniscono le loro reti, possono abbattere un leone”. Sono le suore anti-tratta. Presenti in 92 paesi di tutto il mondo e attive nell’accoglienza delle donne e dei minori strappati ai trafficanti ma anche nella prevenzione e nell’educazione dei giovani, sono coordinate della rete Talitha Kum, network internazionale della vita consacrata contro il traffico di persone, capitanate dalla coordinatrice internazionale suor Gabriella Bottani.
Nata dieci anni fa quando il fenomeno delle nuove schiavitù è esploso in diverse latitudini, Talitha Kum — proprio per contrastare la compravendita di persone e per la loro liberazione — ha creato 44 reti nazionali nei 5 continenti.
Santa Bakhita è anche sui social network
Gli organizzatori indicano l'account @preghieratratta suTwitter come punto nevralgico del rilancio delle iniziative e dei pensieri contro la tratta che arriveranno dall'Italia e dal mondo. In particolare tutti sono invitati ad utilizzare anche su facebook l'hashtag #PrayAgainstTrafficking per rilanciare il proprio contributo, per quanto piccolo, per la riflessione e la condivisione con le donne vittime di tratta.