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3 Luglio 2024

Al via la Settimana Sociale a Trieste: Mattarella e papa Francesco presenti

"Al cuore della democrazia" per la 50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia, che si tiene a Trieste dal 3 al 7 luglio, un evento di rilievo per la Chiesa e la società civile italiana.
Al via la Settimana Sociale a Trieste: Mattarella e papa Francesco presenti
Foto di Riccardo Ghinelli
Le Settimane Sociali sono un appuntamento pluriennale in cui la Chiesa italiana si confronta sui temi dell'attualità politica. Quest'anno la cinquantesima edizione si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio, con il tema "Al cuore della democrazia". Saranno presenti il presidente Sergio Mattarella e papa Francesco. L'evento prevede assemblee, relazioni, laboratori e manifestazioni pubbliche.
Ci saranno due presenze di primo piano a sancire il rilievo che le Settimane Sociali rivestono per la Chiesa e la società civile italiana. Una, in apertura, sarà quella del presidente Sergio Mattarella, mentre sarà papa Francesco a celebrare la liturgia domenicale di chiusura.

Le Settimane Sociali sono un appuntamento pluriennale in cui la Chiesa italiana si confronta sui temi dell'attualità politica. Quest'anno la cinquantesima edizione si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio. ed avrà per tema “Al cuore della democrazia”. 
Ma vediamo di cosa si tratta.

Le Settimane Sociali: origini

Le Settimane Sociali ebbero inizio nel 1907 a Pistoia e Pisa. Erano anni in cui l'atteggiamento della Chiesa verso la politica era ancora quello del “non expedit”, vale a dire che non fosse conveniente per i cattolici partecipare alle elezioni politiche. Per attenuare le difficoltà emerse da questa situazione, per iniziativa dell'economista Giuseppe Toniolo si vollero approfondire i temi proposti dalla Dottrina sociale della Chiesa con il motto “Ispirare cristianamente la società”. Si svolsero diverse edizioni a cadenza annuale che però incontrarono l'ostilità crescente del regime fascista e nel 1933 si tenne l'ultima del periodo pre-bellico.
Lo spirito delle Settimane, però, non andò perso e nel 1943, sotto la copertura di esercizi spirituali, si tenne a Camaldoli un incontro semi-clandestino dei maggiori esponenti cattolici che redasse il “Codice di Camaldoli” con lo scopo di gettare basi cattoliche per una riorganizzazione della Società. Subito al riprendere della vita democratica, nel 1945, le Settimane ripartirono dando il proprio contributo alla definizione dei principi della Dottrina Sociale della Chiesa a supporto dei lavori dell'Assemblea Costituente. Proseguirono regolarmente fino al 1970 e sono riprese nel 1991 su iniziativa della CEI. Da allora si sono susseguite fino ad oggi con cadenza poliennale. Nel 2007 a Pisa si è svolta l'edizione del centenario durante la quale don Oreste Benzi ha tenuto il suo ultimo intervento pubblico.

Don Oreste Benzi alla 45ª Settimana Sociale dei cattolici italiani a Pisa il 19 ottobre 2007. Tema: "Il bene comune oggi, un impegno che viene da lontano".
Foto di Riccardo Ghinelli

Temi Trattati

I temi trattati in questi centodiciassette anni sono stati molto vari, in genere nell'ambito dell'Economia, della Politica e della Società, sempre con un occhio attento alle problematiche emergenti. Temi ricorrenti il lavoro, la famiglia, il bene comune, la partecipazione alla politica. Le Settimane hanno sempre tenuto un profilo culturale alto, con la partecipazione come relatori dei massimi esponenti della politica e della cultura cattolica italiana.

La Comunità Papa Giovanni alle Settimane Sociali, Trieste 2024

L'edizione di quest'anno ha per tema “Al cuore della democrazia” e intende esplorare quello che rende fertile la democrazia, paragonata a un terreno capace di far crescere una grande varietà di colture. Sotto esame in particolare la partecipazione che, creando una rete di relazioni e scambio, alimenta la dimensione comunitaria e la consapevolezza di essere popolo.
Questa edizione non prevede solo assemblee, relazioni e interventi, ma è stato attivato un percorso preparatorio centrato proprio su un'indagine sulla partecipazione così come è stata attuata dalle diverse realtà che aderiscono alla Settimana.

Ce ne ha parlato Maria Serena Bonazzi, che attualmente vive nella casa-famiglia di Atene ed è delegata a partecipare dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. «Abbiamo iniziato un percorso di preparazione a marzo con lavori di gruppo sulla base di argomenti proposti dalla organizzazione e di schede scaricate da un'apposita webapp. Abbiamo ragionato su diverse tematiche: migrazioni, pace e cooperazione internazionale, disabilità e inclusione, famiglia e genitorialità, giustizia riparativa e mediazione nei conflitti. Ci è stato chiesto di evidenziare non solo i benefici, ma anche le fatiche della partecipazione». I gruppi hanno terminato i lavori in aprile e le loro conclusioni verranno sono servite per il documento preparatorio. Durante la settimana poi i delegati verranno assegnati ai "Laboratori della Partecipazione", ulteriori gruppi ristretti che si alterneranno ai lavori in assemblea.

Operazione Colomba con le "Buone pratiche" alle Settimane Sociali 


Il programma non prevede solo momenti per i delegati, ma anche manifestazioni pubbliche e i "Villaggi delle Buone Pratiche" dove associazioni e movimenti potranno esporre anche all'esterno le loro realizzazioni in più di cento stand.

Ne abbiamo parlato con Francesca Ciarallo, incaricata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII di occuparsi dello stand di "Operazione Colomba", corpo civile di pace che opera in zone di guerra. «Sarà qualcosa di più e di diverso da un'esposizione fieristica. Siamo stati invitati a creare anche momenti di animazione e coinvolgimento del pubblico e soprattutto ci saranno i "Dialoghi delle Buone Pratiche", ambiti di confronto fra i gruppi partecipanti su temi specifici aperti ai delegati e al pubblico».
Destinate ai delegati e al pubblico anche le "Piazze della Democrazia" dove esperti di alto livello dibatteranno su temi della politica, della società e dell'Economia. Anche le serate verranno occupate da spettacoli di musica, eventi teatrali e testimonianze.

Come si vede, un programma ricco e variato, nel quale la partecipazione non è solo oggetto di dibattito, ma anche metodo di lavoro