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25 Luglio 2024

Svezzamento. Che fare?

I consigli della pediatra
Svezzamento. Che fare?
Foto di avitalchn da Pixabay
Come tagliare il cibo perché non sia pericoloso per il piccolo? Quali cibi si possono dare?
Il bambino al sesto mese di vita inizia lo svezzamento e il genitore deve sapere non solo quali cibi offrirgli ma anche come: il cibo va tagliato in modo adatto al bambino che ancora non sa masticare. 
Per capire quali sono i tagli sicuri per lo svezzamento bisogna considerare la consistenza, la forma e la scivolosità del cibo. Il bambino piccolo riesce a schiacciare il cibo ma non a triturarlo perché ancora non gli sono cresciuti i denti adatti, per cui fino a 18 mesi andranno proposti solo cibi morbidi. La consistenza è sicura quando l’alimento schiacciato fra pollice e indice si sfalda oppure quando mordendo un pezzetto e spingendolo con la lingua contro il palato, il cibo diventa poltiglia. Invece tutti gli alimenti che si spezzano senza perdere consistenza possono risultare pericolosi: ad esempio un bastoncino di carota crudo si spezza ma non si sfalda per cui deve essere cotto. La carota cruda va grattugiata finemente e offerta al piccolo poco per volta. Cibi molto duri come le mandorle e la frutta secca devono essere frullati e ridotti in farina e aggiunti allo yogurt o alla frutta. La frutta deve essere matura e non acerba, per poter essere tagliata o sminuzzata: pere, pesche, albicocche e kiwi maturi sono idonei fin dall’avvio dello svezzamento. Le forme più pericolose sono quelle tonde o cilindriche (acini d’uva, olive, mozzarelline, pomodorini) perché se aspirate possono bloccarsi nella faringe e impedire il passaggio dell’aria. L’alimento andrà quindi tagliato a bastoncino, a spicchi sottili, a striscioline fini, triturato o sminuzzato. Il taglio a rondelle, usato per le banane e le carote non è un taglio sicuro perché ha una forma tonda che è potenzialmente pericolosa. I cibi troppo scivolosi e collosi, come gli gnocchi, non sono idonei anche se morbidi perché possono appiccicarsi al palato o alle vie aeree. Il pane non deve essere troppo morbido o con troppa mollica, perché lavorato con la saliva diventa una palla appiccicosa che il bambino non sa gestire. Meglio offrire del pane secco o ripassato in forno o in padella, in modo che si sbricioli e si sciolga in bocca. I cibi molto pastosi come la crema spalmabile di frutta secca e i formaggi morbidi non vanno offerti col cucchiaio, ma vanno stesi in un velo molto sottile su una strisciolina di pane tostato oppure mescolati ad altri alimenti.

Prevenire il soffocamento

È fondamentale capire se il bambino è pronto per assumere cibi solidi. Deve riuscire a stare seduto da solo o con un minimo appoggio ed essere capace di mantenere la testa allineata al tronco. Inoltre deve avere acquisito una buona coordinazione tra occhi, mano e bocca ed essere capace di afferrare il cibo e portarlo alla bocca, avviando poi la masticazione e la deglutizione. 
È importante poi sapere che quando il bambino inizia ad introdurre alimenti di consistenza diversa da quella liquida, potrebbe manifestare una sorta di conato di vomito. In realtà si tratta di un riflesso “faringeo” che si verifica nel bambino quando un pezzetto di cibo supera la metà posteriore della lingua senza essere stato adeguatamente masticato: la faringe si chiude e il cibo viene spinto di nuovo in avanti. Si tratta di un vero e proprio sistema di sicurezza che il bambino mette in atto quando si sta esercitando a sviluppare un’adeguata abilità nella masticazione e può verificarsi di frequente nei primi 6-7 mesi, soprattutto ai primi assaggi.